Quella di avviare un allevamento ittico potrebbe sembrarvi un’impresa titanica, ma non è necessariamente così. Si può iniziare in piccolo, puntando sulla scelta di una sola specie di pesce, e attendere che le cose prendano pian piano il giusto verso. L’importante è procedere con metodo e prepararsi ad affrontare una sfida che all’inizio potrebbe non ripagare granché (per entrare a regime, secondo gli addetti ai lavori, occorre pazientare circa 3 anni), ma che a lungo andare dovrebbe procurarvi robuste soddisfazioni. Vediamo allora quali sono i passi che un aspirante imprenditore ittico deve compiere per dare corpo al suo progetto.
Indice
Requisiti per avviare un allevamento pesci
Partiamo col dire che, se abitate in un posto di montagna, avviare un allevamento ittico potrebbe non essere un’idea particolarmente brillante. Gli allevamenti di pesci devono essere avviati in località di mare o nelle prossimità di laghi e fiumi. Oppure, come ultima ipotesi, laddove ci sono spazi sufficientemente grandi ai quali bisogna però garantire un continuo approvvigionamento di acqua. Un’altra considerazione da fare riguarda il tipo di attività imprenditoriale che si vuole avviare: siete interessati ad allevare pesci destinati al mercato alimentare o volete occuparvi di pesci ornamentali? Detto altrimenti: volete che i vostri pesci finiscano sui piatti o negli acquari?
Avere le idee chiare è di focale importanza: elaborate un business plan e verificate la fattibilità e la sostenibilità del vostro progetto perché, in base a ciò che intendete fare, dovrete muovervi in un determinato modo, operare determinate scelte e prendere contatti con determinate persone. Quello dell’imprenditore ittico (come molti altri) non è certo un mestiere che si può improvvisare: prendete tutte le informazioni del caso e procedete con lucidità perché un passo falso, specie all’inizio, potrebbe compromettere tutto.
I vari tipi di allevamento ittico
Allevare pesci non è un gioco da ragazzi. Occorre innanzitutto verificare se, nel posto in cui intendete aprire la vostra impresa, ci sono le condizioni climatiche ed ambientali per farlo. Le possibilità sono diverse: i pesci (o i molluschi o i crostacei) possono essere allevati:
- in acqua dolce (laghi e fiumi)
- in acqua salata (mare)
- in vasche artificiali (dentro capannoni, serre o edifici in disuso)
- in vasche di cemento (impiantate nella terraferma)
La scelta della tipologia di allevamento che si vuole avviare è molto importante. Il consiglio è quello di passare in rassegna tutte le soluzioni possibili e di scommettere su quella che richiede il minor sforzo economico. Le spese da affrontare sono parecchie: meglio partire in piccolo ed aspettare che il vostro business si consolidi nel tempo.
Requisiti e burocrazia per l’allevamento pesci
Mettiamolo subito in chiaro: se volete avere successo e scongiurare il rischio che la vostra impresa faccia un buco nell’acqua, dovrete fare tanta gavetta. L’esperienza è un pre-requisito irrinunciabile: prendete contatti con un allevatore ittico della zona e chiedetegli di fare pratica (per almeno un anno) presso la sua struttura. Dovrete conoscere a menadito i tipi di pesce che intendete allevare, sapere quante volte al giorno devono mangiare, come è più opportuno nutrirli, quando si riproducono e quando è meglio metterli in commercio.
Puntate molto sulla formazione: ci sono corsi professionali, organizzati da enti pubblici o istituti privati, che forniscono nozioni e conoscenze più o meno approfondite a chi progetta di avviare un allevamento ittico. Di più: alcune università (come quella di Bologna) propongono percorsi specialistici come la laurea in Acquacoltura e igiene delle produzioni ittiche. Il vostro compito è quello di prendervi cura dei pesci e di supervisionare il loro intero ciclo vitale. Quanta più esperienza maturerete sul campo e quante più competenze acquisirete studiando, meglio ci riuscirete.
Per quanto riguarda la burocrazia, occorre informarsi scrupolosamente sulle disposizioni legislative regionali che riguardano l’acquacoltura. Dovrete ottenere delle autorizzazioni e delle licenze speciali: rivolgetevi agli uffici competenti e fatevi guidare da un esperto.
Investimento inziale: le spese da mettere in preventivo
Avviare un allevamento ittico non è esattamente come aprire un negozio di caramelle sotto casa. Ma non scoraggiatevi: se il vostro piano si rivelerà valido, potrete beneficiare di alcune agevolazioni fiscali ed economiche. Ad ogni modo, il budget iniziale da mettere in preventivo è importante: l’idea di lanciarsi nell’impresa insieme ad altre persone fidate potrebbe rivelarsi la migliore. Anche perché il ritorno economico non arriverà subito: secondo gli esperti, bisogna pazientare almeno tre anni prima di raccogliere i primi frutti in termini di profitti. Fate tutte le valutazioni del caso e prendete tutte le precauzioni necessarie.
Le spese da mettere in preventivo sono:
- l’acquisto delle vasche o delle gabbie galleggianti a mare
- l’acquisto di tutta la strumentazione utile a garantire l’habitat ideale ai pesci
- l’acquisto di avannotti (sono i piccoli del pesce, quelli che escono dalla fase larvale ed iniziano ad assumere le sembianze dell’adulto)
- la retribuzione dei collaboratori (avrete bisogno di uno staff di professionisti specializzati; chi opera a mare, per dire, dovrà rivolgersi anche a dei sommozzatori)
- l’acquisto di macchinari per la trasformazione del pesce
- l’acquisto di vasche refrigeranti per il trasporto del pesce
Si tratta di uno sforzo economico non indifferente, ma con un valido progetto in mano e delle idee innovative, lo scoglio potrà essere superato.
Allevamento pesci: ultime considerazioni
Partite con le idee chiare: volete allevare trote, storioni, spigole, orate o scommettere sul commercio di pesci esotici ed ornamentali? Lasciatevi guidare da chi ha già maturato una certa esperienza nel settore e prendete contatti con le persone giuste: fornitori seri e clienti affidabili. Ricordate che i guadagni non arriveranno subito e che vincerete la scommessa solo se investirete sulla vostra formazione e sulla qualità della materia prima.
Preparatevi, infine, ad affrontare una sfida tanto avvincente quanto impegnativa: gran parte del vostro lavoro si svolgerà all’aperto, a contatto con l’acqua e con i pesci di cui dovrete prendervi cura. Il meteo inciderà pesantemente sulla vostra attività: tenetevi sempre informati e prendete le decisioni per tempo perché una mareggiata (nel caso in cui abbiate scelto di avviare un allevamento ittico a mare) potrebbe procurarvi danni incalcolabili. La vostra attività dovrà adattarsi agli andamenti climatici ed ai cicli biologici dei pesci: se non amate e rispettate la natura, inutile cimentarsi nell’impresa.