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Capacità di lavoro in team, una soft skill sempre più richiesta

Capacità di lavoro in team: cosa vuol dire lavoro di squadra, perché è importante avere questa soft skill e come metterla in evidenza nel CV e al colloquio.

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La capacità di lavoro in team è una delle skill più ricercate dai recruiter. Se anche tu ti sei imbattuto in un annuncio dove venivano espressamente citato il possesso di abilità nel team working allora, a questo punto, sapere perché è diventata una delle soft skill più richieste dai datori di lavoro può tornarti utile.

Cosa vuol dire lavoro di squadra

Quante volte, ritrovandoti davanti ad un annuncio di lavoro, tra i requisiti richiesti hai trovato la dicitura “capacità nel lavoro di squadra” o “abile nel team working” oppure ancora “predisposizione al lavoro di gruppo“? Ti rispondo io, perché lo so già, probabilmente tante. La verità è che si tratta di una formula molto usata perché – di fatto – racchiude in sé molte qualità e, se posseduta, dice tanto sulla persona che si sta candidando a quella determinata posizione.

Essere abile nel lavoro di squadra vuol dire essere una persona collaborativa, aperta al dialogo e allo scambio di opinioni, che si confronta facilmente con il prossimo ma che è anche disponibile e in grado di aiutare il proprio team tutte le volte che è necessario farlo. Il lavoro di squadra, quindi, implica pazienza, gentilezza ed empatia. Insomma tutte le volte che un tuo collega ti chiederà aiuto non dovrai storcere il naso, anzi, dovrai essere propositivo e felice di non stare facendo tutto da solo.

Avere capacità di team working, però, non significa solo andare incontro agli altri, ma vuol dire anche saper chiedere aiuto, non essere saccenti e smettere di agire da soli, ma muoversi con consapevolezza pensando a tutto il team. Non devi quindi concentrarti alla risoluzione di un problema o alla realizzazione di un progetto tutto da solo. Forse facendolo speri di ottenere tutti i meriti una volta arrivato all’obiettivo, questo però non è lavoro di squadra, ma l’esatto opposto.

Saper lavorare in squadra, infatti, vuol dire condividere gioie e dolori con i propri colleghi, rallegrarsi insieme quando le cose vanno bene e provare a imparare dagli errori quando si sbaglia. Dialogo, collaborazione e una certa predisposizione al miglioramento, anche in questo caso, saranno la chiave di svolta. Va da sé, dunque, che una persona permalosa, arrogante o poco propensa ad accettare consigli e/o critiche avrà molte più difficoltà a sviluppare abilità di team working a lavoro. Se rientri in queste categorie, per quanto ti possa sembrare difficile ammetterlo, dovrai molto lavorare su te stesso, e tenere ben a mente quello che ti sto per dire.

Molti credono che una persona che predilige il lavoro di squadra sia una persona che non sa lavorare da sola, una persona insicura, che ha bisogno dell’appoggio degli altri per portare a termine un progetto. Bene, prendi appunti, perché non c’è niente di più sbagliato. Lavorare in squadra, infatti, non vuol dire scaricare sugli altri responsabilità e impegni, ma il contrario. Il lavoro di squadra comporta capacità di amalgamarsi al contesto, andare incontro a tutti e a tutte le esigenze e risolvere problemi quando si creano. Questo è l’atteggiamento giusto, altrimenti, riversando sugli altri le proprie responsabilità, si corre solo il rischio di diventare una palla al piede, e finire col pesare sul gruppo (che prima o poi non vedrà l’ora di liberarsi di te).

Perché è importante avere capacità di lavoro in team

Avere delle ottime capacità di lavoro in team è importante nel lavoro quanto nella vita. Concentrandoci però sul fronte professionale, perché scommetto che è proprio questo che ti interessa, le abilità nel team working sono importanti per tantissimi motivi, adesso proverò a citartene alcuni.

Prima di tutto, molto semplicemente, avere delle buone capacità di lavoro in team è importante perché, come puoi notare dando una rapida occhiata alle offerte di lavoro, è uno dei requisiti più ricercati da aziende e agenzie del lavoro. Moltissimi, infatti, sono gli annunci di lavoro che richiedono il possesso di tale requisito. Per aumentare le probabilità di successo e di carriera, dunque, è molto importante non sottovalutare questo aspetto.

In secondo luogo, anche se può esistere qualche eccezione, vi sono lavori che non possono essere svolti da chi non è in quadro di lavorare in team. Tantissimi lavori e attività sarebbero impossibili da svolgere senza il possesso di tale requisito. Anche se riuscissi a fare bella impressione ad un colloquio, inoltre, potrebbe essere difficile per te riuscire a mantenere il posto qualora ti dimostrassi non in grado di lavorare in squadra. Pensa ad un cameriere incapace di rapportarsi con i colleghi, o ad una commessa, un assistente di volo, un animatore turistico, credimi, potrei continuare all’infinito e, comunque, ti stupiresti nello scoprire quanti sono i mestieri che richiedono abilità nel lavoro di squadra.

Quanto contano le soft skill

Le soft skill, specie in ambito lavorativo, sono importantissime per dare una spinta alla propria carriera. Ma cosa si intende, esattamente, per soft skill? Se vuoi una risposta a questa domanda, devi sapere che non esiste la definizione di soft skill sul dizionario, ma proverò lo stesso a dartene una.

Con il termine “soft skill” si fa riferimento a tutte quelle capacità che rientrano nella sfera cognitiva e comunicativa delle interazioni umane. Sono tutte qualità che fanno riferimento al modo in cui una persona si relaziona ad altre persone, a come agisce all’interno di un determinato contesto e, quindi, sono del tutto personali e niente hanno a che fare con le abilità tecniche. Per questo motivo la capacità di lavorare in team rientra a pieno titolo nella categoria delle soft skill.

A lavoro le soft skill sono importantissime,  sia nella fase preliminare all’assunzione sia in quella successiva, quando appunto si ottiene l’incarico. Chi si occupa di recruiting, infatti, una volta valutato titoli e competenze di un individuo, deve anche accertarsi che lo stesso abbia il carattere e la tempra giusta per svolgere il lavoro che gli si vuole affidare. Da qui, quindi, la valutazione di tutte quelle che sono le qualità personali e caratteriali del candidato. Le stesse, come accennato sopra, avranno anche un certo peso una volta ottenuto il lavoro. Se l’idea di dover collaborare con qualcuno ti da i nervi, come reagirai quando (per un imprevisto o perché te lo richiede il capo) dovrai far fronte ad un’emergenza e, quindi, passare più tempo del dovuto in compagnia dei tuoi colleghi? Capire che tipo sei, da qui l’importanza delle soft skill, è dunque fondamentale fin da subito. Si tratta di un passaggio che, di fatto, impedirà di far perdere tempo sia a te che all’azienda che è interessata ad assumere nuovo personale.

Essere bravi non basta

Il focus sulle soft skill (e su quanto queste siano importanti per ottenere e mantenere un lavoro) ci porta ad una – quasi scontata – conclusione, ovvero: a livello tecnico potrai pure avere tutte le carte in regola ma, di fatto, essere bravi non basta. Titoli, qualifiche ed esperienza dovranno essere accompagnati dall’atteggiamento giusto, perché non esisterà il professionista perfetto ma di certo esiste il lavoro perfetto per ogni professionista.

Vantaggi per l’azienda

Un’azienda che punta ad assumere lavoratori o lavoratrici con determinate soft skill lo fa perché ha già in mente la strada da seguire. Per raggiungere certi obiettivi (e farlo senza perdere tempo) è molto importante poter contare su persone – professionisti in grado di capire al volo qual è l’approccio giusto al lavoro. Chi si occupa di selezione e formazione del personale se decide di puntare sui candidati che hanno dimostrato di essere abili nel lavoro di squadra lo fa per dei precisi motivi, ovviamente. Nulla è lasciato al caso in queste circostanze, perché dalla qualità del personale assunto dipenderà poi la crescita stessa della società.

I motivi che spingono i recruiter a scegliere i candidati con ottime capacità di lavoro di squadra sono strettamente legati con i vantaggi che l’azienda/committente ne trarrebbe da questa decisione. Piccole e medie imprese e/o grandi multinazionali potranno solo migliorare se formano i loro team con persone in grado di saper collaborare con gli altri, aiutare i propri colleghi e mettersi subito a disposizione quando qualcosa non va. Condividere i successi vuol dire anche lavorare insieme per raggiungerli, e ciò che un singolo fa bene una squadra unita e compatta può farlo ancora meglio.

Affinare la propria capacità di lavoro di squadra

Se ti stai chiedendo come migliorare nel lavoro di squadra, e come far si che questa qualità diventi sempre più un punto di forza, forse avrai già fatto le tue ricerche e ti sei accorto che non esiste un “corso di studi” finalizzato a ciò. Attenzione però, non demordere. È vero che una scuola specifica per diventare un ottimo team player non esiste, ma è anche vero che vi sono dei modi per migliorare e perfezionarsi in questo senso.

Un’idea, per esempio, potrebbe essere quella di praticare sport. Non una disciplina sportiva qualunque, sia chiaro, ma solo attività che implichino il gioco di squadra e il contatto con altre persone. Calcio, pallavolo, basket e qualsiasi altro sport che comporti l’essere parte di una quadra va bene. È ovvio che dedicarsi al tiro con l’arco o al nuoto sincronizzato, essendo sport praticabili non in gruppo, potrebbe avere l’effetto opposto sulle tue skill.

Se non sei un tipo che ama il movimento, o sai già che non saresti costante nella pratica di uno sport, allora potresti valutare l’idea di darti al volontariato. Oltre che un’attività nobile (e molto apprezzata dai recruiter) è anche un’attività che sviluppa l’abilità nel lavoro di squadra, allena mente e corpo alla collaborazione con gli altri e rende le persone propositive e in grado di sentirsi parte di un gruppo.

Quali sono i ruoli che maggiormente richiedono lavoro di squadra

Te l’ho spiegato sopra che ci sono alcuni lavori che è impossibile pensare di fare (con successo) senza essere bravi nel lavoro di squadra. Su questo punto, però, voglio ritornarci. I ruoli per i quali è maggiormente richiesto il lavoro di squadra, banalmente, sono quelli dove verrai inserito a lavorare all’interno di un gruppo (di nuova formazione o già avviato poco importa). Dal cameriere all’agente di commercio, dall’animatore nei villaggi turistici alla commessa, persino per molti impieghi pubblici questo tipo di approccio al lavoro può fare la differenza.

In generale, comunque, ti consiglio di non sottovalutare questo tipo di soft skill, ma di puntare sempre a migliorarle. Ciò che oggi non ti è richiesto potrebbe fare la differenza domani. In un’era dove la comunicazione, lo scambio di idee e il confronto con gli altri stanno prendendo sempre di più il sopravvento (sia nella vita di tutti i giorni che a lavoro) è veramente raro trovare un posto dove questa qualità non venga apprezzata da un datore di lavoro e/o dai responsabili delle Risorse Umane.

Come mettere in evidenza nel CV e a colloquio la propria capacità di lavora in team

Al di là però di quelli che possono essere i vantaggi per un’azienda, se non sei un imprenditore o non stai pensando di avviare un’impresa tutta tua, allora è probabile che tu sia uno di quei tanti candidati in cerca di lavoro che si stanno chiedendo su cosa puntare per far sì che il proprio curriculum non passi inosservato in fase di selezione.

Oltre che a scrivere sul tuo cv “ottime capacità di lavoro in team” o “eccellente nel lavoro di squadra” (mi raccomando assicurati di riportarlo tra i tuoi requisiti qualora venga richiesta nell’annuncio di lavoro al quale ti stai candidando) vi sono dei “trucchetti” che ti permetteranno di mettere in evidenza – sia nel curriculum che al colloquio – il fatto che tu sia un vero team player.

Fai dello sport? Bene, menzionalo nel curriculum tra gli hobby e gli interessi e, se è il caso, parlane al colloquio. Non sei sportivo ma ha collaborato a progetti solidali o fai del volontariato? Ottimo, come per lo sport, non dimenticare di menzionarlo nel curriculum e, al momento giusto, parlane anche in fase di colloquio. Così facendo dimostrerai veramente di essere abituato al gioco di squadra e alla collaborazione e di essere una persona che non pensa solo a se stessa nella vita di tutti i giorni. Questo rassicurerà i recruiter, poiché avranno la prova di stare parlando con la persona giusta al momento giusto, ovvero quella che stavano cercando.

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