Tutti i vantaggi e le informazioni utili su come aprire un negozio per celiaci e il kit di supporto da scaricare
Se in Italia negli anni 80, c’era un soggetto celiaco ogni 30mila persone, negli anni 90 la proporzione è cresciuta radicalmente fino a diventare pari a 1 ogni 1.000, mentre oggi si calcola che gli intolleranti al glutine siano addirittura 1 ogni 150. Merito di un’attenzione crescente nei confronti di questo contesto, e del fatto che finalmente si è positivamente accesa la luce sulla necessità di cercare un miglior benessere alimentare. Ma come fare per poterci riuscire, anche senza apposite cure farmacologiche?
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La dieta senza glutine
La “ricetta” – è proprio il caso di dirlo! – per potersi garantire un miglior benessere anche in caso di intolleranza al glutine, è rappresentata dalla necessità di adottare una dieta senza glutine, ovvero un regime alimentare che ponderi con attenzione (o escluda del tutto, a seconda del livello di gravità) gli alimenti che presentano il glutine.
Per molte persone quanto sopra sta a significare, superficialmente, un vero “dramma”: quando il responso del medico fa ricadere il paziente all’interno del recinto della celiachia, si è portati a pensare che la propria dieta sarà molto stretta, poco diversificata e per nulla saporita.
In realtà, così non è: si pensi che l’Associazione Italiana Celiachia ha scelto circa 10.000 alimenti ritenuti idonei al consumo dei celiaci. Quanto basta per poter rinnovare giorno dopo giorno il proprio menu, senza correre il rischio di ricadere nella monotonia. Inoltre, la stessa Associazione ha selezionato anche i locali che preparano correttamente i piatti senza glutine identificati da un bollino all’ingresso che segnala menù riservati ai celiaci, permettendo dunque a chi vuole trascorrere un bel pranzo o una bella cena fuori casa, di poterlo fare con particolare soddisfazione e benessere.
Aprire un negozio per celiaci o un ristorante: burocrazia
Da quanto sopra dovreste già aver conto utili spunti per poter catturare le migliori idee utili per mettersi in proprio in questo settore, aprendo magari un negozio di prodotti senza glutine o un laboratorio di prodotti freschi, oppure un ristorante, una pizzeria o una creperia, rigorosamente gluten free.
Tutto bene, dunque? Non proprio. Perché la burocrazia, anche per chi decide di vendere questi prodotti, non è affatto semplice. Per avviare un’attività con questi oggetti sociali bisognerà infatti convenzionarsi con il Sistema Sanitario Nazionale ed essere autorizzati al ritiro dei “buoni spesa” concessi ai celiaci dal Ministero della salute.
Non si tratta certamente di procedure fini a se stesse e, anzi, vi consigliamo di rapportarvi con esse in maniera proattiva e consapevole: queste regole servono infatti per evitare che all’interno del settore entrino operatori improvvisati e senza gli adeguati requisiti, con ciò che ne scaturirebbe per la salute delle persone intolleranti al glutine, e per il giusto sviluppo di una sana concorrenza.
Detto ciò vi ricordiamo che per l’autorizzazione è necessario presentare all’Asl dicompetenza una apposita pratica di accreditamento (le procedure variano da regione a regione, e occorre pertanto verificarne le norme vigenti) a seguito della quale, mensilmente si fattura alla propria Asl ogni singolo prodotto venduto con ritiro dei buoni spesa, ponendosi così in attesa dei rimborsi che spesso tardano ad arrivare (in alcune regioni i tempi sono di diversi mesi).
Le lungaggini burocratiche, peraltro, non sembrano scoraggiare gli aspiranti imprenditori nel settore alimentare. Il numero di negozi specializzati in Italia sta crescendo mese dopo mese, e tutte le principali città italiane hanno almeno qualche locale che ha dedicato tutta la propria attività (o ampio spazio) alle diete alimentari per celiaci.
Aprire un negozio per celiaci: costi e guadagni
Per quanto concerne i costi, per l’apertura di un negozio di 30 – 40 mq ci vogliono circa 30 mila euro di arredo e 10 mila euro per le apparecchiature elettriche (frigoriferi, in primis). Per la prima fornitura con 400 – 500 referenze di merce, invece, sono necessari circa 20 mila euro.
I guadagni sono potenzialmente molto buoni, anche se – ovviamente – dipendono dalla zona: per questo motivo è opportuno compiere un’analisi attenta e profonda del proprio mercato di riferimento, puntando magari laddove la concorrenza è minore, il posizionamento è favorevole, la capacità di spesa è soddisfacente. In alternativa, si potrebbe optare per l’apertura di un negozio on line: anche in questo caso, però, state attenti a non sottovalutare i costi, visto e considerato che per l’avvio di un buon sito ecommerce andrà messa in preventivo una spesa di almeno 10 mila euro.
Kit di supporto
Per chi volesse un supporto per aprire un negozio per celiaci ed avere info sulle agevolazioni pubbliche, contributi o soluzioni di franchising, segnaliamo il Kit Creaimpresa (da noi valutato e ritenuto veramente valido): Come avviare un negozio di prodotti per celiaci e per intolleranze alimentari.