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Cercare lavoro è anche una questione di marketing. E pure piuttosto agguerrito

Cercare lavoro secondo Jay Levinson è una questione di marketing. Anzi stando al titolo del suo libro, di Guerrilla Marketing (letteralmente tradotto si tratta proprio di marketing da guerriglia). L’essenza di questo marketing da attacco (mordi e fuggi, quasi aggressive) consiste nel raggiungere obiettivi convenzionali (come il profitto, le gratificazioni personali) utilizzando però metodi non …

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Cercare lavoro secondo Jay Levinson è una questione di marketing. Anzi stando al titolo del suo libro, di Guerrilla Marketing (letteralmente tradotto si tratta proprio di marketing da guerriglia). L’essenza di questo marketing da attacco (mordi e fuggi, quasi aggressive) consiste nel raggiungere obiettivi convenzionali (come il profitto, le gratificazioni personali) utilizzando però metodi non convenzionali (ma mai scorretti!) come ad esempio quello di investire le proprie energie invece che il denaro. Utile per chi è alla ricerca di un lavoro e non dispone di grandi budget economici per iniziare. Vediamo meglio di cosa si tratta.

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Come utilizzare il Guerrilla Marketing per cercare lavoro

Secondo i sostenitori del Guerrilla Marketing, il problema di fondo è che molti consigli per cercare lavoro oggi risultano datati, sorpassati. Tutti coloro che sono alla ricerca di un’occupazione applicano gli stessi consigli allo stesso modo senza personalizzare nulla. Risultato? Una sorta di taglia unica che a qualcuno sta meglio che a qualcun altro ma in realtà non è mai adatta per nessuno.

Il mercato è invece differenziato, ogni azienda è diversa dall’altra e le competenze richieste lo sono di conseguenza. Così come sono diversi tra loro tutti i recruiters che leggono cv e lettere di presentazione. Devi entrare nella loro mente e rimanervi impresso per essere notato. E per farlo ti devi differenziare.

Sai che oggi le aziende più grandi e strutturate si avvalgono di software per effettuare un primo screening dei cv? Questo significa che un cv “fotocopia” e standard molto probabilmente non supererà “il taglio” digitale e non arriverà mai sotto gli occhi di un selezionatore “umano”.

Ecco allora tre strategie che puoi mettere in atto subito (prese in prestito appunto dal marketing):

  1. Restringi il tuo target: fare focus su alcune categorie di azienda e su annunci specifici aumenta la tua possibilità di successo in modo notevole che distribuire cv in modo impersonale e “alla cieca”.
  2. Elimina i punti critici: cerca di pensare come i manager ai vertici dell’azienda. I candidati concentrano le loro energie nella compilazione dei cv, tipo scheda tecnica da abbellire il più possibile. I dirigenti d’azienda invece mettono le loro energie nella risoluzione di problemi. Prova ad eliminare un punto critico, proponi di migliorare alcuni aspetti a tuo avviso non al passo con i tempi, proponiti in termini di “benefici” e di certo non passerai inosservato.
  3. La terza strategia è la più “passiva” delle tre: crea un’ottima reputazione online, cura i profili social e concentrati soprattutto su quelli più professionali in grado di poter realmente ampliare la tua rete business e incrementare potenziali occasioni di lavoro.

Ciò che molti candidati intenti a cercare lavoro ignorano sono le dinamiche che animano il mercato, molto simili a quelle di un processo di vendita. Individuare il proprio target, trovare il giusto canale di comunicazione, entrare nella mente dei potenziali datori di lavoro rappresenta una vera e propria strategia di marketing e di “brand” positioning, da studiare e realizzare con impegno e tattiche ben definite.

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