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Come cambierà la pensione a fine pandemia. Ecco le novità

La pensione post-Coronavirus e post-Quota 100. Alcune ipotesi su cosa cambierà nel nostro sistema previdenziale

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La riforma previdenziale a cui il Governo stava lavorando prima che arrivasse il Coronavirus ha subito una brusca frenata. Il tema pensione ha infatti avuto uno stop a causa della pandemia che ha interessato l’Italia ed il mondo intero. Cosa succederà a fine emergenza sanitaria? Cosa ci sarà alla scadenza della pensione anticipata Quota 100?

La pensione a fine pandemia

riforma pensioni

Il Coronavirus ha attirato gran parte dell’attenzione dei media e non solo. In questi mesi si è parlato poco di pensione e riforma previdenziale, quella a cui le forze politiche stavano lavorando in vista della scadenza di Quota 100. Infatti, questa misura sperimentale, tra un anno e mezzo volgerà al termine. Cosa ci sarà dopo? Cosa cambierà nel mondo della pensione a fine emergenza Coronavirus? Possiamo confermare che pian piano il dibattito sulla riforma previdenziale sta ripartendo. Per ora ci sono solamente delle ipotesi sul post Quota 100, che devono comunque tenere in considerazione la realtà odierna, ben differente da quella pre-Coronavirus. Sicuramente il percorso sarà lungo e tortuoso, ma è assolutamente indispensabile adattare il sistema pensione alle caratteristiche delle società moderne e mondo del lavoro.

Ipotesi a fine Quota 100

La pensione anticipata con Quota 100, sta per terminare la sua fase sperimentale (assicurata per quest’anno e per tutto il 2021). Tempo di pensare a cosa ci sarà dopo. Per ora ci sono solo alcune ipotesi, come ad esempio quella di introdurre una pensione anticipata completamente contributiva, che si basa sul numero degli anni di contributi versati dai lavoratori. Tuttavia, si tratta di una misura che va palesemente a danneggiare tutti i lavoratori che hanno svolto mestieri discontinui. Altra ipotesi è quella di alzare l’età pensionabile, ma anche questa sembra essere poco fattibile, in quanto penalizzerebbe troppo i lavoratori. Ed ancora, si pensa ad un sistema previdenziale che si regga anche sui fondi pensione, il tutto con varie agevolazioni per lo Stato.

Flessibilità a 62 anni

Un’altra ipotesi che appare essere abbastanza gettonata è quella che arriva da Domenico Proietti, il segretario confederale Uil. Questo spiega l’urgente necessità di introdurre nel sistema pensione la flessibilità intorno i 62 anni. Un intervento del genere allineerebbe il sistema previdenziale italiano a quello europeo, oltre a garantire tutele ai soggetti usciti dal mondo del lavoro a causa del Coronavirus. La proposta di Proietti continua con un’ulteriore misura a favore delle pensioni. Secondo la sua opinione, bisognerebbe estendere la quattordicesima anche alle pensioni fino a 1.500 euro al mese. Dunque, il settore previdenziale torna in fermento dopo lo stop dei mesi scorsi. La riforma non cadrà nell’oblio, proprio perché deve essere adattata alle nuove esigenze sociali e dei lavoratori, tenendo in considerazione i cambiamenti introdotti dalla crisi Coronavirus.

La consegna a domicilio della pensione

Nel periodo di emergenza sanitaria da Covid-19, Poste Italiane ha stipulato una convenzione con l’Arma dei Carabinieri. Si tratta di un servizio offerto ai pensionati over 75, che hanno la possibilità di delegare i Carabinieri per la riscossione e la consegna della pensione a domicilio. Parliamo di anziani a rischio contagio, che non hanno già incaricato altri soggetti alla riscossione mensile dell’assegno previdenziale in contanti. Questi, hanno la possibilità di usufruire in maniera del tutto gratuita del servizio, pensato per limitare gli spostamenti sul territorio di persone a rischio, nel periodo di emergenza sanitaria. Così, i Carabinieri si recheranno personalmente alle poste per riscuotere la pensione e consegnarla poi a domicilio degli over 75 che ne avranno fatto richiesta. I pensionati interessati, possono contattare il numero verde  800 55 66 70 per avere maggiori informazioni e prenotare il servizio che, sarà garantito per tutta la durata dell’emergenza da Covid-19.

Per avere ulteriori informazioni sulla riforma previdenziale, non ci resta che attendere, tuttavia la cosa che ci lascia ben sperare è il fatto che dopo mesi di stop, il dibattito pensione si sta avviando nuovamente.

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