Nel corso degli ultimi anni e, in special modo, negli ultimi mesi, il mondo del lavoro è cambiato. Le aziende richiedono sempre più una forza lavoro che sia poliedrica e in grado di parlare un’altra lingua. E questa propensione è già ben evidente nella fase di recruiting e di scrematura dei cv. Chi conosce altre lingue guadagna sicuramente qualche punto in più. E, di conseguenza, ha maggiori possibilità di essere assunto. A prescindere dalla mansione per cui ci si è candidati. Come fare, quindi, per ottenere le certificazioni linguistiche e valorizzarle nel proprio CV?
Indice
Come ottenere le certificazioni linguistiche
La certificazione linguistica è un particolare attestato che si consegue generalmente a fronte di un esame specifico svolto presso un ente accreditato. Sarà di quest’ultimo la responsabilità di correggere nel modo più adeguato le risposte date dal candidato. E di assegnargli, alla fine, la valutazione più opportuna. Le certificazioni linguistiche si strutturano in sei livelli e si differenziano per le diverse competenze necessarie per ottenerle. Le conoscenze indispensabili per ognuno di essi si possono consultare all’interno del sito internet Cedefop e, più precisamente, all’interno della sezione Europass. All’interno del sito del Miur, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, inoltre, è possibile consultare l’elenco degli enti abilitati a rilasciare le certificazioni linguistiche nel nostro paese.
Come inserire le certificazioni linguistiche nel Cv?
La conoscenza di una o più lingue straniere è una caratteristica determinante sia per la propria carriera formativa, sia per quella professionale. Sarebbe quanto mai opportuno, quindi, inserire questa competenza nel proprio CV. Ma come fare? Innanzitutto è importante indicare nel curriculum ogni singola informazione riportata all’interno dell’attestato. E, quindi, la data di conseguimento dell’esame, la valutazione ottenuta e l’ente certificatore.
A tal proposito, è bene tenere a mente che una certificazione linguistica non è un attestato dotato di una durata infinita. Di conseguenza, tale competenza acquisirà maggior valore se acquisita di recente. Se, invece, è stato ottenuto diverso tempo fa o se, addirittura, è scaduto nel frattempo, sarebbe meglio valutare se sia il caso di segnalarlo o meno.
Le competenze linguistiche vanno sempre inserite nel cv?
Di norma una competenza linguistica va sempre segnalata all’interno del proprio cv. Grazie ad essa, infatti, la propria candidatura acquisisce valore ed efficacia. Oltre a risultare di maggior appeal per un potenziale recruiter e a conferire un punteggio superiore per l’ammissione ai concorsi pubblici. L’unico dettaglio a cui bisogna prestare attenzione riguarda l’anno di conseguimento della certificazione linguistica. Questo attestato, infatti, ha una certa durata, passata la quale può considerarsi come scaduto.
Nel caso in cui fossero passati troppi anni dall’ottenimento di tale riconoscimento senza che si abbiano avuto delle esperienze tali da tenere tali competenze aggiornate (come, ad esempio, un periodo di studio e/o lavoro nel paese in questione), è bene valutare il da farsi. La soluzione più consigliata, in questi casi, è quella di effettuare nuovamente l’esame. In questo modo il proprio profilo candidato risulterà in continua formazione ed aggiornamento.
Dove scrivere le competenze e le certificazioni linguistiche nel cv?
L’impaginazione del proprio cv è un aspetto da valutare con grande attenzione. Una presentazione di sé stessi troppo confusionaria o prolissa, infatti, rischia di produrre l’effetto contrario. Al punto che il recruiter, non trovando le informazioni a lui necessarie, può decidere di non prendere in considerazione il candidato. La scelta migliore, in questi casi, è quella di posizionare le competenze e le certificazioni linguistiche ottenute nel modo più visibile possibile. Il posto più adeguato per l’occasione è, generalmente, all’inizio, subito dopo aver riportato le proprie generalità e i contatti.
Come valorizzare le informazioni?
La sintesi e la chiarezza sono i due principi su cui bisognerebbe sempre basarsi per scrivere il proprio CV. Inutile, quindi, perdersi in artifici linguistici o in discorsi prolissi privi di sostanza solo per cercare di colmare lo spazio nelle pagine. Lo stesso presupposto dovrà essere adottato anche per fornire maggiori dettagli riguardo alla conoscenza di uno o più idiomi.
Questa sezione dovrà essere completa del proprio livello di conoscenza di ogni singola lingua straniera, sia nel linguaggio parlato che nella comprensione di un testo. Senza trascurare, ovviamente, le proprie abilità di scrittura.
Nel caso in cui la conoscenza di una lingua straniera possa essere dimostrata dall’acquisizione di una certificazione linguistica ottenuta di recente, è bene citare sempre la valutazione conseguita e l’ente presso cui si è conseguito l’esame. Eventualmente, in fase di candidatura, è possibile aggiungere come allegato l’attestato ricevuto in forma digitale. Questo dettaglio verrà sicuramente molto apprezzato dal recruiter o da un potenziale nuovo datore di lavoro, poiché darà un’immagine ancora più professionale della nostra persona.
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