Siete più festaioli o pantofolai? Vi rilassate di più a cena con gli amici o restando a casa a guardare un bel film? Qualsiasi siano le vostre preferenze, vi sarà capitato (o vi capiterà di certo) di partecipare ad una festa aziendale nel corso della quale avrete fatto scoperte (o vi capiterà di farle) più o meno inattese. Col Natale che bussa alle porte, è più che probabile che il vostro capo vi recapiti un invito. Vi consigliamo caldamente di accoglierlo e di impegnarvi a rendere – nel vostro piccolo – la serata gradevole e divertente.
Sia ben chiaro: non vogliamo certo impartirvi lezioni di bon ton, ma mettervi in guardia da qualche possibile insidia. Perché il rischio di perdere il controllo potrebbe creare un certo imbarazzo. O peggio ancora, compromettere i rapporti professionali che avete stretto fin qua. Vediamo allora come è consigliabile comportarsi quando si prende parte ad una festa aziendale e quali sono le cose a cui deve prestare attenzione chi si assume l’onere di organizzarla.
Indice
Come si organizza una festa aziendale
Ci sono vari motivi che possono spingere un dirigente ad organizzare una festa aziendale: il raggiungimento di un risultato importante, l’avvicinarsi di una festività come il Natale o l’assunzione di nuovi manager e collaboratori a cui dare il benvenuto. La prima cosa da prendere in considerazione è che l’invito deve essere rivolto a tutti e che deve essere recapitato per tempo perché se è vero che il freelancer single non avrà (presumibilmente) bisogno di riceverlo con un largo margine di anticipo, è altrettanto vero che alla responsabile delle Risorse Umane, che ha 3 figli e una madre malata da accudire, farà invece comodo saperlo per tempo. Per non sbagliare, meglio inviare gli inviti (via mail o tramite biglietto cartaceo) almeno 2-3 settimane prima.
Bisogna poi individuare la location adatta, tenendo conto del numero degli invitati e del tipo di serata che si vuole organizzare (una semplice cena o una vera e propria festa, con tanto di dj o gruppo che suona dal vivo?). Le possibilità sono tante e dipendono, ovviamente, anche dal budget di cui si dispone. C’è chi, per economizzare (ma non solo), sceglie di organizzare la festa nella stessa azienda e chi opta per uno spazio esterno. Valutate il da farsi, tenendo conto che i dipendenti potrebbero non divertirsi completamente, se invitati a partecipare ad una festa che si svolge nei locali che frequentano quotidianamente per ben altri motivi. Se l’intento è quello di staccare dal lavoro e le finanze ve lo permettono, cercate di puntare su una location esterna all’azienda.
E veniamo alla pianificazione della serata: cosa pensate di offrire ai vostri invitati? Il consiglio è di non limitarvi a soddisfare il loro appetito (al quale dovrete comunque prestare grande attenzione), ma di pensare anche all’intrattenimento. Le possibilità sono tante: dal karaoke alla musica dal vivo; dal gioco dei mimi alla caccia al tesoro. Dipende dal numero di partecipanti e dal tasso di informalità che vorrete conferire all’evento. Nel corso del quale, se siete il dirigente, vi consigliamo di prendere la parola per tenere un breve discorso di ringraziamento. Seguito, se volete, dalla consegna di un piccolo regalo aziendale (una penna, una candelina, un’agendina, un portachiavi ecc…) che i vostri dipendenti potranno portare a casa in ricordo della serata trascorsa insieme. A distanza di sicurezza da pratiche e scadenze da onorare.
Come ci si comporta ad una festa aziendale
E veniamo ai consigli comportamentali che – lo precisiamo – valgono per tutti: dirigenti, dipendenti, collaboratori esterni ecc..
Non arrivate in ritardo e non andatevene troppo presto
Cercate di rispettare l’orario e di non cedere alla tentazione di fare il vostro grande ingresso quando tutti sono già arrivati. E’ una questione di organizzazione e di buona educazione: a meno che non ci siano stati imprevisti o emergenze da fronteggiare in ufficio, uscite in tempo per arrivare puntuali alla festa. Ed evitate, se potete, di andarvene prima del previsto. Chi si mette il cappotto quando gli altri stanno ancora chiacchierando o pasteggiando amorevolmente consegna un messaggio inequivocabile; non mi sto divertendo e quindi me ne torno a casa mia. Rilassatevi e cercate di godervi la serata, che potrebbe riservarvi gradite sorprese in qualsiasi momento. Non abbandonate il campo troppo presto o potreste pentirvene.
Socializzate e non fate i guastafeste
Le feste aziendali sono le occasioni ideali per conoscere meglio i colleghi che si incrociano sporadicamente nei corridoi e che svolgono mansioni diverse dalle vostre. Ma attenzione: il contesto informale non vi autorizza ad essere invadenti. Procedete sempre con una certa cautela perché potreste avere a che fare con persone particolarmente riservate, che non amano raccontarsi a chi conoscono appena. Rispettate l’indole e la sensibilità dei vostri interlocutori e intavolate conversazioni che non rimandano al lavoro. Cercate di essere socievoli con tutti e non tiratevi indietro. Cosa vuol dire? Che se un collega vi passa il microfono per duettare al karaoke, la cosa migliore da fare, anche se siete stonati come una campana, è concedervi col giusto spirito. Cercate di divertirvi (senza eccedere) e di approfittare della festa per ampliare il cerchio delle vostre conoscenze. Rimanere appoggiati al muro, mentre gli altri si scatenano in pista, non vi farà guadagnare punti coi colleghi che stanno provando a divertirsi e staccare la spina dai pensieri.
Vestitevi in maniera appropriata
E’ una regola che vale tanto per le donne quanto per gli uomini. Le prime dovrebbero evitare di indossare vestiti troppo corti o scollati e di eccedere col trucco mentre i secondi dovrebbero lasciare nell’armadio le felpe e le camicie non stirate. E’ una questione di decoro e di buon gusto: nessuno vi chiede di arrivare alla festa “castigate” o di indossare il doppiopetto di ordinanza, ma di optare per un abbigliamento curato, che vi consente di muovervi agevolmente, senza rinunciare alla legittima voglia di piacere a se stessi e agli altri. Un accessorio o un’acconciatura possono valorizzare più di una scollatura profonda: vestitevi in maniera appropriata ed evitate imbarazzi a voi stessi e agli altri.
Ringraziate e salutate tutti
Il congedo finale ha una sua importanza. Prima di andare via e di recuperare le chiavi della macchina, accertatevi di aver detto grazie a chi si è premurato di organizzare la festa aziendale (a prescindere dal fatto che vi siate divertiti o meno). Si è trattato comunque di uno sforzo importante, che va riconosciuto a chi ha pensato ad affittare la sala, inviare gli inviti, studiare il menu ecc… Se siete, invece, stati voi ad organizzare la festa, accogliete i ringraziamenti con un sorriso e contraccambiateli con chi vi ha fatto il piacere di intervenire alla serata. Non solo: prima di lasciarvi la festa alle spalle, salutate tutti, anche i colleghi che conoscete appena. E’ una delicatezza che testimonia la vostra buona educazione e la disponibilità ad approfondire, prima o poi, la loro conoscenza.
E chi lo ha detto che le feste aziendali sono tutte noiose? Concedete a voi stessi e agli altri la possibilità di mostrare lati inediti del vostro e del loro carattere e provate a svagarvi un po’. Il capo potrebbe rivelarsi più simpatico di quanto previsto e il contabile che in ufficio non parla con nessuno un vero e proprio “mattatore”. La festa aziendale può essere l’occasione giusta per rinsaldare rapporti già avviati o per stabilirne di nuovi. Non siate rigidi e provate a relazionarvi al di là delle dinamiche dettate dall’organigramma aziendale. Mantenendo sempre il dovuto rispetto e il necessario decoro. Poter contare su una squadra coesa, fatta di collaboratori che riescono a stare bene dentro e fuori l’ambiente lavorativo, è il sogno di ogni dirigente. Aiutatelo a renderlo possibile.
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