Buone notizie per i contratti a tempo indeterminato. Infatti, i contratti di lavoro che prevedono l’assunzione del lavoratore a tempo indeterminato (il sogno di ogni lavoratore e di ogni disoccupato in cerca di lavoro, che stava rischiando di diventare un miraggio per molti) hanno avuto quest’anno un incremento del 5% rispetto allo scorso anno: i dati confrontati riguardano il mese di febbraio 2015 rispetto al febbraio del 2014. Quest’anno a febbraio i nuovi assunti con contratto a tempo indeterminato rappresentano ben il 37,5% del totale, ovvero 5 punti percentuali in più rispetto al febbraio dello scorso anno. La ricerca è stata condotta dalla Confederazione Nazionale Artigianato.
Tempo indeterminato: contratti in incremento
Secondo le analisi degli economisti, il merito dell’incremento dei contratti a tempo indeterminato per le nuove assunzioni sarebbe da attribuirsi alla famigerata Legge di Stabilità. Tra gli squilibri che sembra infatti aver causato in alcuni ambiti, dei quali non abbiamo mancato di mostrarvi le debite analisi, oggi qualche merito la Legge di Stabilità sembra mostrarlo: sarebbero le norme introdotte relativamente alla decontribuzione per i primi tre anni di attività, infatti, ad aver incentivato i datori di lavoro riguardo la scelta di questo tipo di contratto di assunzione. I primi segnali positivi ci sarebbero già stati, secondo i dati raccolti dalla Cna, a gennaio di quest’anno. In questo mese di febbraio c’è stato un ulteriore incremento in tal senso.
Bene anche le assunzioni a tempo pieno: siamo passati dal 21,3% del totale del 2014 al 31,2% del 2015. La ricerca è stata condotta su un campione di 20 mila imprese, prendendo in esame soprattutto la categoria delle cosiddette Pmi, le piccole e medie imprese italiane. Secondo l’osservatorio del mercato del lavoro della Cna, inoltre, da questo mese di marzo in poi si registreranno ulteriori incrementi sia dei contratti a tempo pieno che dei contratti a tempo indeterminato (ovviamente spesso le due cose nello stesso contratto coincidono anche). Soddisfazione, dunque, da parte della Confederazione Nazionale Artigiani, riguardo il Jobs Act e la Legge di Stabilità. Recenti dichiarazioni ufficiali, infatti, avevano stimato in questo senso: “Già da marzo si registrerà una ricomposizione delle forme contrattuali applicate ancora più marcata e si auspica che l’occupazione torni a crescere grazie al miglioramento del quadro congiunturale in atto”.
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