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Contratti di lavoro, aggiornamento dei dati a luglio 2015

Ecco gli ultimi aggiornamenti sull’andamento dei contratti di lavoro in termini di accensioni, trasformazioni e cessazioni.

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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha diramato il consueto aggiornamento mensile sulle dinamiche dei contratti di lavoro, in grado di fornire una puntuale statistica su quanto accaduto al mercato del lavoro italiano nel corso del mese di luglio e dei primi sette mesi del 2015. Vediamo dunque cosa è accaduto per le attivazioni e per le cessazioni dei contratti di lavoro negli scorsi mesi.

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image by Kinga

Ecco i principali dati ottenibili dal dossier.

Attivazioni di contratti di lavoro

Il report del Ministero afferma che nel mese di luglio 2015 il numero di attivazioni di nuovi contratti di lavoro è pari a 767.168 (lo scorso anno erano 774.393 unità). Di questi 137.826 sono contratti a tempo indeterminato, 534.215 sono contratti a tempo determinato, 21.172 sono contratti di apprendistato, 25.111 sono collaborazioni e 48.844 sono le forme di lavoro classificate nella voce residuale (“Altro”).

Per quanto attiene l’incidenza percentuale sul totale, e un raffronto con lo scorso anno, il peso dei contratti di lavoro a tempo indeterminato è salita dal 13,9% al 18%, mentre più lieve è stato l’incremento dell’incidenza dei contratti di lavoro a tempo determinato (dal 69,4% al 69,6%). Di conseguenza, diminuisce il peso dei contratti di apprendistato (dal 3,4% al 2,8%), quello delle collaborazioni (dal 6,6% a l3,3%) e quello delle altre relazioni (dal 6,7% al 6,4%).

Per quanto concerne le ripartizioni di genere, agli uomini sono attribuibili 446.591 nuove attivazioni contro le 441.462 del luglio 2014. Controtendenza per le donne, le cui attivazioni passano da 332.931 unità del luglio 2014 alle 320.577 unità del luglio 2015.

Trasformazioni di contratti di lavoro

Sempre stando a quanto affermano i dati ministeriali, nel mese di luglio 2015 sono state 27.328 le trasformazioni di rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato, erano 21.429 nello stesso periodo del 2014.

Cessazioni di contratti di lavoro

Per quanto infine concerne le cessazioni, nel mese di luglio i contratti terminati sono stati pari a 637.751 unità, contro le 643.942 unità di luglio 2014. Di queste, 137.779 fanno riferimento a contratti a tempo indeterminato, 390.141 a tempo determinato, 13.387 sono relative a contratti di apprendistato, 48.233 a collaborazioni e 42.211 a forme di lavoro classificate nella voce residuale (“Altro”).

Per quanto attiene l’incidenza delle singole forme contrattuali, quelle a tempo indeterminato passano dal 21% al 21,8%, mentre quelle a tempo determinato salgono dal 61% al 61,8%. Le forme di apprendistato calano dal 2,3% al 2%, quelle delle collaborazioni dall’8,9% al 7,6%, quelle residuali dal 6,8% al 6,7%.

Per quanto infine riguarda i dati suddivisi per genere, le cessazioni di contratti di lavoro che hanno interessato gli uomini passano da 369.639 unità a 369.546 unità, dimostrando una sostanziale stabilità. Quelli delle donne mostrano invece una diminuzione più netta, da 274.303 unità a 262.205 unità.

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