In parole semplici, cosa fare dopo l’invio del cv? Sollecitare una risposta oppure no? Chiamare, cercare, inviare e-mail al responsabile della selezione oppure aspettare che il proprio cv venga notato e controllare freneticamente posta elettronica e telefonate in attesa del famoso “cenno di riscontro”? A tutti almeno una volta è capitato di domandarsi cosa fare dopo l’invio del cv. Ecco qui di seguito non una risposta univoca a questa domanda ma i pro e i contro di ogni ipotesi.
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Cosa fare dopo l’invio del cv? Dipende
La domanda è di quelle molto in voga sul web e anche su Linkedin si trovano discussioni interessanti a tal proposito. Bene, per molti selezionatori la risposta a : “Follow up sì o no?” è “Dipende”. Partendo da una considerazione: è impossibile stabilire a priori se si sprecherà il proprio tempo cercando di sollecitare una risposta con telefonate o e-mail oppure se proprio questo rappresenterà il plus per venire contattati e magari assunti. Quel che è certo è che ogni azienda ha una propria filosofia e valuta le situazioni in base a differenti variabili in gioco. E soprattutto ogni azienda ha un proprio modo di comunicare. Per questo la risposta a cosa fare dopo l’invio del cv è dipende. E per questo capire i meccanismi che si celano dietro le quinte aziendali può giocare un ruolo decisivo nel rapporto tra selezionatore e candidato. Certo se il cv è stato inviato tramite il form di candidature del sito aziendale, in forma abbastanza standardizzata e senza lettera di presentazione, inviare un sollecito risulterà inefficace. Invece, come sottolinea lo stesso Jason Alba, l’ideatore del noto JibberJobber, la differenza decisiva sta nel contattare le aziende e rispondere alle offerte all’interno di un contesto ben preciso di networking (magari sul forum del social aziendale e tramite contatti e relazioni professionali costruite a regola d’arte).
Follow up dopo l’invio del cv: i sostenitori del sì
Quindi cosa fare dopo l’invio del cv? Secondo i sostenitori del sì non si discute il fatto che sia fortemente consigliato sollecitare una risposta bensì le modalità da seguire per farlo. Telefonata o e-mail? Innanzitutto il messaggio che deve passare è l’entusiasmo e l’ambizione nei confronti di “quel” posto. E poi i tempi: bisogna pazientare almeno una settimana o due prima di cominciare a inviare messaggi al selezionatore del personale. Infine, su quest’ultimo punto non si transige e sono tutti d’accordo: se anche il follow up non suscita alcun tipo di risposta, meglio lasciar perdere e rivolgere le proprie energie altrove.
In alcuni casi si può tentare con un approccio diretto come ad esempio la telefonata. È un po’ rischiosa perché può diventare invadente e fastidiosa. Soprattutto se la segretaria al secondo tentativo continua a ripetere che il responsabile è in riunione. Il mezzo più efficace per dar seguito all’invio del cv è di sicuro l’e-mail. C’è chi addirittura suggerisce una lettera o un biglietto comunque sia scritti a mano. Quel che è certo è che ci sono categorie di professionisti che secondo questi selezionatori devono fare follow up, vale a dire i venditori. È impensabile infatti che chi si candida per questo tipo di lavoro non solleciti il “potenziale acquirente”.
Follow up dopo l’invio del cv? No, grazie.
Ebbene a detta di alcuni selezionatori del personale non c’è scelta peggiore su cosa fare dopo l’invio del cv. Telefonate continue, tono di voce gentile e cordiale con il solo scopo di carpire informazioni, messaggi lasciati in segreteria per farsi richiamare. Per alcuni recruiters non c’è nulla di più irritante e sortisce il solo effetto di farsi bollare come invadente e maleducato. Ad ogni modo i sostenitori del no sono tutti d’accordo su un unico punto: la telefonata è da bandire, se proprio non si resiste alla tentazione di sollecitare una risposta è meglio inviare una e-mail o una lettera.
Per concludere, cosa fare dopo l’invio del cv? L’unica cosa come sempre efficace è quella di utilizzare il buonsenso. Evitare come è ovvio di cominciare sin dall’indomani a tempestare di telefonate l’interlocutore o ad esempio pretendere che la segretaria segni il nostro numero di telefono per farci richiamare. Ma inviare una mail discreta e gentile dopo una decina di giorni non potrà mai essere giudicato un gesto scortese o inopportuno e anzi potrebbe regalarci la chance tanto sperata.
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