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Diventare test driver, il lavoro ideale per chi ha la passione per i motori

Come si diventa test driver, che mansioni si svolgono e quanto si guadagna! Tutte le informazioni in questa pagina

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Chi l’ha detto che a lavoro non ci si possa anche divertire? Svolgere un lavoro che “piace” davvero, e che rispecchi le proprie passioni, è una fortuna che hanno ben pochi; tuttavia, lavori che divertano, pur essendo davvero un numero esiguo, esistono, e fra questi c’è sicuramente la figura del “test driver”. Quello del collaudatore (questo il termine italiano), è infatti un’attività che affascina un po’ tutti, soprattutto noi “maschietti”, che sin dalla tenera età, cominciamo ad essere affascinati dal mondo dei motori. Tra i lavori nuovi e poco approfonditi rientra anche quello del test driver o, tradotto in italiano, del collaudatore di automobili o motocicli. Si tratta di un impiego che presuppone come base il nutrire una grande passione per i motori in primis e poi una particolare formazione volta alla comprensione e alla gestione dei dettagli tecnici del prodotto.
Continua allora la lettura per scoprire tutti gli aspetti legati a questa affascinante professione.

Chi è il test driver e quali sono le sue mansioni principali

Sia che si tratti di una concessionaria che di un’azienda produttrice, è imprescindibile la conoscenza di tutti gli aspetti tecnici e funzionali legati ad un particolare veicolo piuttosto che un altro. Per partecipare a gare sportive o piuttosto commercializzare un’automobile o un motociclo, è necessario sapere tutto su di esso e indirizzare il consumatore verso il modello più adeguato alle sue esigenze. Per fare ciò, non basta basarsi esclusivamente sui dettagli tecnici da manuale, ma occorre conoscere a fondo il comportamento dell’autovettura una volta messa su strada.

La figura atta a provare nella pratica gli autoveicoli è appunto il collaudatore, detto anche test driver.

Questo professionista collabora con le case automobilistiche impegnate principalmente nell’ambito degli sport automobilistici, ma è una figura che si sta rilevando sempre più utile anche nel dare il supporto tecnico alle aziende produttrici di auto e moto per privati nonché alle concessionarie che rivendono questo tipo di prodotti.
L’importanza del test drive sta nel fatto che il professionista, dopo aver provato su strada il veicolo, è in grado di fornire una propria recensione circa le prestazioni dell’auto, la sua guidabilità ed eventualmente gli aspetti da dover migliorare; tale supporto permette alle aziende di produrre automobili e motociclette sempre più all’avanguardia, sia in termini di tecnologia applicata che in termini di maggiore comodità nella loro gestione pratica.
Se anche tu sei un appassionato di motori, allora sicuramente potrai essere affascinato da questo nuovo profilo, in costante crescita anche nelle aziende automobilistiche italiane.

test driver

Cosa fa il test driver nel concreto

Il collaudatore su strada offre un ausilio a 360° alla casa automobilistica.

Infatti, dev’essere in grado di:

  • montare i prototipi
  • eseguire prove sui veicoli in diverse condizioni stradali
  • segnalare eventuali difetti di funzionamento
  • provare il prodotto e individuare i punti da migliorare, nel caso ci siano
  • considerare le caratteristiche della guidabilità del veicolo
  • collaborare con i reparti predisposti alla progettazione delle componenti del prodotto
  • sperimentare nuovi sistemi di pista.

Queste sono le mansioni principali a cui il collaudatore deve adempiere e per fare ciò è necessario essere in possesso di particolari requisiti, che solo un’adeguata formazione tecnica è in grado di dare.

Percorso formativo del test driver

Coloro che riescono a diventare dei test driver di auto e motori, sono davvero pochi. Cosa possiamo fare, allora, per tentare di intraprendere la strada di collaudatore, e diventare “uno dei pochi” test driver italiani?

Innanzitutto, è inutile negare, che le strade (comunque molto difficili) per diventare test driver, sono principalmente due, di cui la prima è praticamente “ad accesso limitato”: molti collaudatori, intraprendono questa professione nella stessa casa automobilistica in cui hanno militato quali piloti. In poche parole, spesso, è necessario aver svolto la carriera di pilota, in quanto si ritiene (e come biasimarli) che questa sia la professione che fornisce la quantità maggiore di competenze, soprattutto dal punto di vista pratico.

Questo però, fortunatamente, non è l’unico modo per diventare collaudatore: c’è la seconda strada, che prevede però, un titolo di studio alquanto difficoltoso. Servono infatti molte competenze tecniche, e quindi è necessario un titolo di studio come una laurea in ingegneria. Ancor meglio se questo titolo è specializzato nel settore automobilistico, ad esempio Ingegnere Meccanico; e magari essere in possesso anche di un Master o di altri certificati.

Stiamo parlando del “test driver”, ovvero di colui che prova la vettura su strada, e non il classico collaudatore, ovvero colui che controlla il ciclo di produzione, oppure effettua test (come test di resistenza, di durezza ecc.) sui pezzi che compongono la vettura; tuttavia delle competenze strettamente tecniche sono comunque necessarie. Un buon test driver, non deve solo guidare la vettura ed effettuarne una recensione, ovvero dire la propria sulla godibilità di guida, sulle prestazioni ecc; ma deve anche identificare ed esporre al team eventuali problemi tecnici che risconterà durante la guida di prova.

Se hai la passione per i motori e intendi intraprendere la carriera di collaudatore su strada devi sapere che ti aspetta un percorso formativo che richiede impegno e costanza. Prima di tutto, è necessario seguire un corso universitario in Ingegneria Meccanica o comunque un indirizzo elettrico o elettronico; il corso ha una durata di tre anni accademici più due di specializzazione.

Una volta conseguita la laurea, per arricchire le proprie conoscenze, è utile seguire un Master o un percorso specialistico nel settore. Dopo di ché, alla formazione teorica deve seguire necessariamente un periodo di formazione pratica attraverso un tirocinio che, nel caso non sia previsto dalla stessa università in collaborazione con altri soggetti esterni, dev’essere effettuato presso apposite scuole specifiche. Al riguardo, la scuola per test driver più famosa in Italia è quella di Loris Bicocchi, che approfondiremo nel paragrafo successivo.

Tuttavia, bisogna sottolineare che un’altra strada per diventare collaudatore di automobili consiste nell’essere prima di tutto dei piloti. Effettivamente, durante questa carriera, è possibile acquisire rilevanti competenze tecniche che permettono al professionista di avere una sorta di corsia preferenziale nell’intraprendere poi quella di collaudatore su strada.

L’Accademia di Loris Bicocchi

Loris Bicocchi

Nel caso tu non ne abbia sentito parlare, Loris Bicocchi è un test driver noto in tutto il mondo per aver testato e collaborato nello sviluppo delle supercar di marchi quali Lamborghini, Bugatti, Porsche e tanti altri.
Dal 2009, il professionista si dedica anche all’insegnamento attraverso la propria Academy, che prevede interessanti corsi di specializzazione per gli addetti ai lavori del mondo automobilistico, per studenti che vogliono intraprendere questo genere di percorso, gentlemen driver e semplici appassionati. I corsi hanno programmi e durata differenti a seconda dei destinatari delle lezioni, cioè se si tratta di una formazione funzionale all’intraprendere un percorso lavorativo oppure volta ad arricchire conoscenze personali legate ad un hobby o alla passione per le automobili.

Quanto guadagna un test driver

Da come avrai potuto notare, la figura del collaudatore su strada di automobili o motocicli prevede una formazione altamente specialistica, ma una volta divenuto un professionista del settore, senza dubbio si potranno ottenere delle belle soddisfazioni, sia economiche che personali.

Quando si parla di guadagno, occorre sempre considerare una fascia media di retribuzione, la quale può facilmente subire delle variazioni a seconda del luogo di lavoro, dell’inquadramento, delle politiche aziendali e così via.
In linea generale si può dire che un collaudatore può arrivare a percepire in media uno stipendio di 30/40 mila euro all’anno.

Per un ragazzo che abbia completato la propria formazione tecnica e che si affaccia al mondo del lavoro, cercare un impiego come collaudatore comporta il rapportarsi principalmente con aziende produttrici e concessionarie. Queste, attraverso appositi annunci pubblicati ad esempio sulle piattaforme per il lavoro, possono aprire le selezioni per entrare a far parte del proprio organico.
Anche in questo settore, elementi di fondamentale importanza sono la pertinenza del percorso formativo (meglio se universitario) e l’esperienza sul campo sotto forma di tirocinio o apprendistato.

In conclusione

Quella del test driver è una carriera che presuppone dedizione ed entusiasmo. Due elementi imprescindibili per svolgere al meglio una professione che mette la persona a contatto con il cuore pulsante e con il carattere di un veicolo.
Questa figura infatti ne deve conoscere ogni dettaglio e deve sapere come portare avanti la prova su strada, in modo da fornire recensioni basate su competenza ed obiettività, dalle quali poi avranno seguito gli interventi tecnici e commerciali della casa produttrice.

Un lavoro che si contraddistingue di notevoli responsabilità e al quale non è sempre semplice accedere, ma che al contempo sa riservare davvero tante soddisfazioni e che sono ancora più amplificate se i motori rappresentano la tua principale passione.

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