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Domande a colloquio dei selezionatori asini: è sposata? ha figli? vorrebbe averne?

email pervenuta a La Posta di Bianco Lavoro Ho affrontato l'ennesimo colloquio, i selezionatori erano due uomini, e l'ennesime domande: e' sposata? Convive? Ha un compagno/fidanzato? Vuole avere figli? Domande a cui ho dovuto rispondere NO, NO, NO, NO. E nonostante avessi dimostrato d'aver esperienza, ho notato la commessa che era nel Punto Vendita, giovane, …

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email pervenuta a La Posta di Bianco Lavoro

Ho affrontato l'ennesimo colloquio, i selezionatori erano due uomini, e l'ennesime domande: e' sposata? Convive? Ha un compagno/fidanzato? Vuole avere figli?

Domande a cui ho dovuto rispondere NO, NO, NO, NO.

E nonostante avessi dimostrato d'aver esperienza, ho notato la commessa che era nel Punto Vendita, giovane, molto magra e per tutto il tempo ha fatto la bella statuina, non ha mai servito un cliente e non ha mai sistemato il Punto Vendita.

Ma l'Italia va avanti così.

Grazie e buona notte

Monia P. – Bergamo

La risposta di Marco Fattizzo, direttore di Bianco Lavoro

 

Le domande che le hanno rivolto sono ovviamente vietate dalle leggi. Nessuno può chiederle ad un colloquio di lavoro se è sposata né tantomeno se desidera avere figli.

Fatto sta che un'azienda del genere è meglio perderla che trovarla. Lo so, facile da dire, ma quando si ha bisogno di un lavoro… si scende a compromessi, dando anche delle risposte.

Tali domande poi sono assolutamente inutili. Cosa pretendono che si risponda? “Si, aspetto che mi facciate un contratto a tempo indeterminato per avere poi i cinque figli che desidero…”

Tempo fa ho partecipato ad un seminario internazionale nel quale si parlava proprio di questo argomento, ed il selezionatore americano consigliava a queste domande di rispondere con un secco “non è autorizzato a farmi queste domande, è vietato dalla legge”. Anzi sosteneva che è un dovere morale non dare risposte di questo genere, poiché se nessuno le da poi i selezionatori non le fanno più.

Ma ripeto… facile a dirsi, poi trovandosi di fronte a certe situazioni e con il bisogno di lavorare, diventa dura.

Quello che posso garantirle, se può servire a avere una speranza, è che le aziende molto serie e strutturate conoscono le leggi e solitamente evitano di fare domande di questo genere. Poi ovviamente le eccezioni sono tante.

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