Donne e lavoro. Tra crisi e licenziamenti di massa, discriminazioni nella carriera, mobbing e infortuni, le donne (in certi casi in misura maggiore rispetto agli uomini), soprattutto in questi ultimi anni, si trovano a dover far fronte ad una miriade di problemi legati ai loro diritti. I consultori giuridici aiutano a tutelare questi ultimi. Un modello a quanto pare efficace e ben organizzato sembra provenire dalla Svizzera. Qui la cultura della consulenza giuridica al femminile sembra già ben diffusa. Si tratta di un servizio che viene offerto a tutte le donne che si trovano a fronteggiare difficoltà lavorative, che spaziano dalla disparità del trattamento salariale alle molestie sessuali sul posto di lavoro, o che vogliono conoscere leggi e normative legate alla loro attività professionale, ad esempio inerenti all’assunzione, alle pari opportunità, al congedo di maternità, al diritto a frequentare corsi di perfezionamento o a stabilire il periodo delle ferie.
Di solito,in territorio elvetico, per poter ricevere una consulenza, è necessario contattare la struttura e fissare un appuntamento. Il colloquio avviene in seguito o per telefono o di persona ed è tagliato su misura, proprio per permettere di trovare una soluzione mirata in base alle specifiche esigenze. Dopo essersi confrontate con avvocatesse ed esperte del settore, è possibile ottenere anche un patrocinio legale e farsi accompagnare da una giurista nello svolgimento di tutto l’ iter procedurale. I consultori, essendo sostenuti finanziariamente dallo Stato, offrono un servizio di consulenza gratuito. Solo in caso di assistenza individuale e privata può essere richiesto un contributo minimo per le spese d’amministrazione.
Per quanto concerne l’Italia, lo scenario è un po’differente. Il consultorio giuridico è una realtà esistente seppur strutturata in maniera diversa. Quella legale infatti è quasi sempre solo “una sezione” con la quale è possibile mettersi in contatto all’interno di Associazioni femminili di vario genere, in grado di offrire sostegno, aiuto e confronto in diversi ambiti. Si va dallo sportello per il sostegno socio-sanitario e contro la malasanità a quello per lo svolgimento delle pratiche di divorzio, che offre informazioni utili anche dal punto di vista economico (assegni familiari, mantenimento, alimenti). Inoltre un valido aiuto dal punto di vista psicologico è di sicuro rappresentato dallo sportello di ascolto anti-stalking e di primo intervento in caso di violenze domestiche, sia morali che fisiche. Queste tipologie di associazioni molto spesso propongono anche attività di tipo culturale e ricreativo, organizzano convegni e serate a tema, mostre artistiche, corsi e laboratori creativi: luoghi d’incontro che favoriscono l’aggregazione e l’interazione tra donne in difficoltà sociali e psicologiche e bisognose di rapporti sociali e autostima.
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