Il Governo ha approvato il Family Act, ossia il disegno di legge per sostenere le famiglie con figli, attraverso varie misure economiche. Il testo prevede sostegni destinati ai nuclei familiari, che dovranno essere messi in atto entro 2 anni. Spazio anche all’assegno universale per i figli a carico. Novità sul congedo parentale, sostegno per le spese scolastiche, sport, attività ludiche e tanto altro. Ecco cosa prevede il testo appena approvato.
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Family Act per sostenere le famiglie con figli

Finalmente buone notizie sul versante aiuti e sostegni ai nuclei familiari. Il Governo ha approvato la Family Act, ossia il disegno di legge, fortemente voluto dalla ministra per la famiglia Elena Bonetti, che contiene misure a favore delle famiglie con figli. In particolare, il Governo si impegna a mettere in pratica tali sostegni economici entro 2 anni. Dalle novità sul congedo parentale, all’assegno universale per i figli a carico, fino ad arrivare a formule per incentivare il lavoro delle donne anche dopo la nascita dei figli. Lo scopo di tutto questo è proprio quello di aiutare i nuclei familiari, (in particolare le donne), a poter conciliare la vita personale con quella professionale, senza dover rinunciare al lavoro.
Ed ancora, il Premier Conte sottolinea come la Family Act punta a sostenere la genitorialità andando progressivamente a contrastare la denatalità, favorendo la crescita dei figli conciliando al meglio la vita familiare con quella professionale.
Family Act e congedo parentale
Le prime novità contenute nel testo del Family Act sono inerenti il congedo parentale. Infatti, la bozza del documento chiede al Governo di stabilire un periodo minimo che non sia inferiore ai 2 mesi di congedo parentale, non cedibile all’altro genitore. Non è tutto, in quanto i papà beneficeranno di un congedo obbligatorio di minimo 10 giorni nel momento della nascita del figlio. Tale congedo dovrà essere riconosciuto e concesso indipendentemente dallo stato civile o di famiglia del genitore in questione, oltre a non dover essere subordinato ad anzianità lavorativa e di servizio. Misure che vogliono dare ai neo-genitori la possibilità di stare con i figli, senza ripercussioni negative sul lavoro.
Sostegni a favore del lavoro femminile
Altro scoglio da dover superare è quello connesso alle problematiche che le donne madri incontrano nel portare avanti famiglia e lavoro. Non è una novità che molte mamme sono costrette a rinunciare alla carriera professionale. Per questo motivo, il Family Act chiede al Governo interventi per salvaguardare ed incentivare il lavoro delle madri, in maniera da conciliare perfettamente la vita familiare con quella professionale. Nello specifico, si punta all’introduzione di un’indennità integrativa della retribuzione per mamme lavoratrici. Tale incentivo economico sarà erogato direttamente dall’Inps, in riferimento al periodo in cui le mamme rientrano a lavoro dopo aver usufruito del congedo obbligatorio. Ed ancora, bonus per assumere baby sitter e colf, sempre tenendo in considerazione la situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare.
L’assegno universale
Spazio all’assegno universale per i figli a carico. Questo dovrebbe essere erogato mensilmente dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 26 anni dei figli, mentre non c’è limite di età per chi soffre di invalidità. Nello specifico, questo prevede un beneficio economico di 240 euro per i figli minorenni, mentre si scende ad 80 euro per i figli maggiorenni fino i 26 anni. Tuttavia, lunedì inizieranno le votazioni in Commissione alla Camera in riferimento a tale misura economica.
Family Act e contributi per le spese sportive, di attività ludiche e culturali
Stare vicino ai nuclei familiari con figli significa anche aiutarli a sostenere spese di vario tipo, come le gite scolastiche, iscrizione ad attività sportive, corsi di arte, di lingua, eventi culturali, ludici e tanto altro ancora. Sostegno alle famiglia nell’acquisto di biglietti per cinema e manifestazioni teatrali, mostre, accesso ai parchi naturali e tutto ciò che può essere istruzione. Importante anche fornire dei contributi alle famiglie per sostenere le spese connesse all’acquisti di libri scolastici e materiale informatico, che oggi sta diventando una componente molto importante del sistema scolastico.
Sostegni economici per chi ha figli all’università
Il Governo dovrà aiutare anche le famiglie che hanno da mantenere i figli all’università. Questo sarà possibile grazie l’istituzione delle detrazioni fiscali per le spese documentate relative all’acquisto di testi universitari per ciascun figlio maggiorenne a carico, regolarmente iscritto ad una facoltà universitaria. Non finisce qui, in quanto sono in previsione anche detrazioni fiscali relative alle spese su contratti di affitto di abitazioni per i figli studenti universitari fuori sede. Questi per frequentare l’università devono trovare apposito alloggio e pagare l’affitto, una spesa che spesso grava completamente sulle spalle dei genitori.
Rette asili nido
Il testo della Family Act chiede al Governo di introdurre un contributo in grado di coprire al 100% le spese sulle rette di asili nido e scuole materne. Questa misura dovrebbe essere valida per asili pubblici e privati oltre che per la copertura di spese relative varie forme di supporto presso la propria abitazione, a favore dei bambini di età inferiore i 6 anni, impossibilitati per vari motivi a recarsi presso asili e scuole materne.
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