Giornata positiva per l’euro e per la borsa italiana, meno fausta per Stati Uniti e dollaro. La borsa di Milano chiude oggi con un netto rialzo dell’1% circa: l’indice Ftse Mib, per l’esattezza, ha segnato un +0,96%, arrivando a quota 22.931 punti. (“L’Ftse Mib è il principale indice di benchmark dei mercati azionari italiani. Questo indice, che coglie circa l’80% della capitalizzazione di mercato interna, è composto da società di primaria importanza e a liquidità elevata nei diversi settori ICB in Italia.” – Fonte: borsa italiana). Una delle cause principali dell’andamento curioso dei mercati di oggi è la crisi del dollaro, decisamente in ribasso nelle quotazioni, che ha infatti ceduto del – 0,10% rispetto allo yen a causa del non favorevole andamento della produzione industriale statunitense. L’euro guadagna invece rispetto allo yen un +1,07% e rispetto al franco svizzero un +1,06%.
Ftse Mib in ascesa: Borsa Milano chiude a +0,96%
L’euro ha dunque ripreso terreno: bene, oltre all’indice Ftse Mib, il confronto attuale con le altre valute, con un rapporto euro/dollaro del +1,16% è ora quotato $1,0615, dopo aver toccato non molto tempo fà il suo minimo storico (che è stato di $1,046). Il settore maggiormente in calo in tutta Europa è quello dei carburanti, a seguito della caduta in picchiata del valore del petrolio, da aprile del 2009 ai suoi minimi storici, nonostante sia già ampiamente risalito dalla crisi che lo fece precipitare alla quotazione di 43 dollari a barile, di poco superata dall’attuale costo del petrolio negli Stati Uniti, dove anche l’oro cede uno 0,09%, assestandosi presso la borsa di New York a 1.151,40 dollari l’oncia, con l’argento che invece guadagna un +0,52% e sale a quota 15,58 dollari. Sceso di molto, tra i beni di primaria necessità, lo zucchero.
Continuano intanto i lavori nell’ambito delle iniziative della Bce per provvedere al risanamento dell’economia dell’Eurozona: le stime pubblicate ieri ci dicono che sono state spese per il programma Qauantitative Easing di cui avevamo già parlato, somme che finora hanno raggiunto un totale di 9.751 miliardi di euro in bond emessi dai vari Stati membri.
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