L'economia italiana china il capo dinanzi all'imponente crisi economica che ogni giorno semina fallimenti, licenziamenti e rovinose strette creditizie e l'imprenditore italiano che fa? Segue forse la tendenza e getta le armi? Tutt'altro, forte del concetto “l'unione fa la forza” individua nel franchising la chiave di svolta.
Il franchising è la formula che attualmente rappresenta “l'elisir di lunga vita” dello spirito commerciale e sono davvero tanti gli imprenditori e gli ex lavoratori dipendenti che diventano franchisee aderendo a una delle tante proposte offerte dai vari franchisor esistenti in tutti i settori.
Non si può certo dire che il nostro Paese ricalchi le orme americane, visto che negli Usa circa un terzo degli esercizi commerciali sono in franchising, ma si può sicuramente asserire che in Italia il ricorso a questa formula commerciale sta prendendo sempre più piede e inizia a registrare interessanti incrementi.
Chi è il franchisee?
Proviamo a delineare i tratti fondamentali di questa figura professionale. Il franchisee è un soggetto dotato di grande spirito imprenditoriale, che vanta una grande intraprendenza e ottime doti di gestione ed organizzazione. E' una persona che sa come relazionarsi con il pubblico, riesce a fare delle scelte in completa autonomia e riesce a garantire una decisa determinazione nel perseguimento degli obiettivi preposti.
I primi passi da compiere per diventare franchisee
Per quanto possa sembrare semplice aderire ad un franchising, in realtà è una scelta che richiede un'attenta analisi. Le prime cose da valutare prima di fare il “grande passo” sono molte, ma tra tutte quella basilare è sicuramente la rispondenza tra risorse monetarie disponibili e costi iniziali da affrontare per avviare l'attività. In base al budget disponibile, si potrà individuare il franchisor che meglio risponde alle nostre esigenze, tanto per prodotto trattato quanto per investimento iniziale richiesto. Successivamente, particolare attenzione dovrà essere posta nella valutazione del contratto proposto e laddove sia necessario è consigliabile ricorrere alla consulenza professionale di un legale. Il contratto, infatti, è un documento fondamentale con cui il franchisor autorizza il franchisee ad utilizzare il proprio marchio e i relativi servizi connessi, in esso sono quantificati i costi d'ingresso ed eventuali royalties annuali da corrispondere alla casa madre, le regole fondamentali che si pongono alla base del rapporto commerciale e l'assegnazione di un'area territoriale di competenza esclusiva. Una volta esaminato il contratto, si dovrà eseguire un'indagine di mercato finalizzata ad individuare i punti strategici della zona in cui si intende aprire il proprio punto vendita in franchising. In questo, un fattivo supporto sarà dato anche dal franchisor che vi aiuterà nel condurre l'analisi territoriale, valutare eventuali concorrenti ubicati nelle zone limitrofe e nell'individuare il locale adatto ad ospitare l'attività. Molto spesso il franchisor si occupa anche di provvedere al primo approvvigionamento e a volte concede la merce in conto vendita. Ovviamente si si avranno a disposizione le risorse monetarie necessarie, la definizione del business sarà molto più semplice, al contrario, se si dovrà fare ricorso ad un prestito finanziario la situazione si complicherà inevitabilmente portando ad una traslazione dei tempi d'apertura dell'attività.
Perché conviene la formula del Franchising?
Rispetto all'apertura di un'attività in forma individuale, il franchising risulta essere più conveniente ed offre molti vantaggi sotto diversi punti di vista. Il motivo ci viene spiegato dal Presidente di Assofranchising Graziano Fiorelli, , il cui commento è apparso su un recente articolo di Italia Oggi. Secondo il Presidente, la chiave di successo della formula franchising è che rappresenta un investimento sicuro. Per usare una metafora, potremmo dire che se attualmente l'apertura di un attività imprenditoriale in forma individuale è un salto nel vuoto, aprire in franchising è come gettarsi indossando il paracadute. E' un business collaudato e viene concesso dal franchisor garantendo all'imprenditore tutto il supporto di cui necessita, l'adeguata formazione e prezzi d'approvvigionamento molto convenienti. A confermare la piena validità di questo strumento commerciale ci sono anche i recenti dati statistici che registrano un dato di chiusura delle attività in franchising pari a un terzo dell'intero dato riferito al totale del commercio al dettaglio.
I dati che evidenziano l'evoluzione del franchising negli anni
Il franchising è una formula commerciale in continua ascesa che fino al 2008 ha registrato una crescita esponenziale. Negli anni successivi, pur riscontrando molti consensi, ha risentito di un certo rallentamento economico che ne ha frenato la corsa al successo ma ad oggi conta 880 brand e più di 50.000 punti vendita con un volume d'affari che si aggira intorno ai 23 miliardi e garantisce una base occupazionale a circa 180.000 addetti.
L'Assofranchising, organizza periodicamente corsi formativi dedicati a franchisor, franchisee e direttori commerciali. I corsi disponibili possono essere visualizzati collegandosi al sito http://www.assofranchising.it e cliccando sulla sezione formazione. Durante tali corsi, gli addetti al settore potranno approfondire le complesse tematiche che regolano la parte normativa del franchising come: le autorizzazioni da ottenere per aprire l'attività, l'arredamento e l'approvvigionamento del punto vendita e i vari compiti e obblighi riferiti alle diverse figure.
Per concludere, vogliamo identificare la figura del settore che negli ultimi anni sta riscuotendo più successo posizionandosi sul podio delle figure professionali più richieste: il tutor dell'affiliato.
Chi è il tutor dell'affiliato?
E' una figura professionale il cui compito principale si sostanzia nella gestione dei rapporti esistenti tra aziende affiliate e il franchisor. E' un operatore che opera in nome e per conto del franchisor e svolge specifiche mansioni come:
- intermediazione tra le due figure professionali oggetto del contratto di franchising;
- gestione dei contratti e degli approvvigionamenti dei punti vendita;
- supervisione dei frachisees finalizzata a verificare il rispetto delle regole poste dal franchisor;
- promozione e sponsorizzazione dei punti vendita affiliati;
- pianificazione e monitoraggio delle varie attività commerciali.
- I requisiti essenziali per svolgere al meglio questo lavoro sono principalmente due ossia:
- un'approfondita conoscenza del mercato riferito al settore in cui si svolge la propria attività;
- un'adeguata esperienza riguardo ai complessi meccanismi commerciali che costituiscono il cuore pulsante del franchising.
In buona sostanza, il tutor accompagna l'affiliato durante le varie fasi di avviamento sostenendolo e consigliandolo dal periodo antecedente la definizione contrattuale del rapporto commerciale, all'apertura del punto vendita e si propone come valido supporto anche nel periodo successivo. I settori che in questi ultimi anni hanno registrato un forte incremento di questa formula commerciale sono il franchising alberghiero e quello relativo al settore delle agenzie di viaggi. Il settore in cui invece si registra un maggior ricorso al franchising, infine, è sicuramente quello immobiliare. In questo caso infatti, il franchising rappresenta una buona opportunità per mettersi in proprio, per tutti coloro che intendono realizzare il proprio sogno imprenditoriale, magari dopo aver maturato un'adeguata esperienza professionale presso un'agenzia affiliata. E' a tutti gli effetti un dipendente del franchisor e deve essere in possesso di alcuni requisiti fondamentali come:
- buone capacità di problem solving;
- spiccata attitudine a relazionarsi con i franchisees;
- ottime capacità di mediazione;
- determinazione;
Per svolgere questa mansione infine, il soggetto interessato dovrà essere pronto a sopportare prolungati periodi di stress, dovrà pertanto essere in grado di dominare le sue emozioni mantenendo il controllo anche nella gestione delle situazioni più complesse.