Home » News Lavoro » economia e risparmio

Il prezzo di una pizza

I prezzi delle pizze non sono standard. Dipendono dagli ingredienti, dal locale e dalla zona, principalmente. Bisogna saper scegliere.

Condividi questo bel contenuto


Quella del 2023 è l’estate degli scontrini. Ne abbiamo viste di tutti i colori. Dai due euro in più per un toast tagliato, alla stessa cifra per un piattino, a quello che ha fatto pagare due caffè 60 euro, a quello che al contrario i caffè li fa pagare 70 cent. se uno si porta la tazzina da casa. Di episodi così ne abbiamo sentiti a decine, tutti accompagnati dagli scontrini che dimostravano “un qualcosa”. Cosa, dipende da che parte uno sta se da quella del ristoratore o da quella del cliente. Più in generale le polemiche hanno riguardato i rincari nel settore della ristorazione, che hanno coinvolto anche l’alimento popolare per eccellenza, la pizza: ma siamo proprio sicuri che sia sempre così? Una pizza deve sempre costare poco perché tutti devono potersela permettere? Tecnicamente parlando non è proprio vero, ci sono infatti da fare alcuni ragionamenti.

I prezzi medi delle pizze

Secondo l’Osservatorio del Ministero dello sviluppo economico, nel 2022 una pizza margherita standard poteva raggiungere prezzi molto diversi, a seconda delle zone: dai 7 euro e qualcosa di Napoli ai più di 12 di Macerata. Di conseguenza è facile capire come per le pizze non ci sia un prezzo giusto di riferimento. Però i costi possono variare, oltre che per zona, anche per diverse altre ragioni, alcune poco verificabili, altre di più. Il prezzo cambia sia a seconda del tipo di pizza, che del tipo di pizzeria. Esattamente lo stesso alimento può avere un costo differente se la pizzeria in cui si va è ritenuta di più alto livello o è in una zona della città rinomata. Ma può variare anche a seconda degli ingredienti stessi: quelli per fare l’impasto, la mozzarella, il pomodoro e in aggiunta anche il tipo di cottura.

Non solo margherita

Fino a qui abbiamo parlato della pizza per eccellenza, la margherita. Se invece ci avventuriamo nell’infinito mondo delle pizze elaborate allora il discorso diventa veramente molto più articolato. I pizzaioli grazie alla loro fantasia spesso sperimentano gusti nuovi. Alcune pizze si trovano solamente in determinati locali, sono delle vere e proprie specialità, dei marchi di fabbrica. Ma quanto bisognerebbe pagarle? Ecco, qui i prezzi possono diventare molto aleatori e solitamente vanno dai 10 euro di quelle più semplici agli anche 18-19 di quelle che si rivelano essere di elaborazione molto difficile. La domanda è: è giusto pagarle così? La risposta potrebbe essere: dipende, sostanzialmente dagli ingredienti usati. Se sono di prima qualità e hanno bisogno di trattamenti particolari e via dicendo è abbastanza normale che il costo del prodotto finito almeno fino ad un certo punto salga. Se si usano prodotti da supermercato o similari è invece ovvio che il prezzo di una pizza debba salire di poco rispetto ad una margherita o ad una marinara.

Già ma come distinguere i due tipi? Allenare il palato può essere una buona idea, ma non tutti hanno la possibilità di farlo. Quindi è chiaro che bisogna andare molto a fiducia. Se una pizzeria sostiene di usare materie di primissima qualità e poi non lo fa è un problema e pure grosso perché danneggia quelli che lo fanno davvero. La scelta del locale insomma, e quindi anche la sua reputazione, è estremamente importante. Essere sicuri di andare in un posto di qualità fa sì che l’esperienza sia migliore ma, va detto, il costo sarà maggiore. Una pizzeria economica potrebbe dare meno soddisfazione e permettere però di preservare una certa quantità di denaro e quindi poter uscire una volta in più, ad esempio.

Come scegliere il locale

Da questo ragionamento si può facilmente dedurre che i prezzi delle pizze sono o comunque dovrebbero essere almeno parzialmente anche delle scelte del cliente. Bisogna avere chiaro che il posto bello e di classe costa di più mentre quello alla buona è più economico. Quello che non si può fare è però pretendere di andare in un locale che usa materie di prima qualità e con servizio top e poi voler pagare come se si fosse nella classica pizzeria un po’ arrabattata, che ha certamente un target diverso. I paragoni tra i due locali non si possono e non si devono fare. E’ necessario capire dove si sta andando e valutare il posto per quello che è.

Se nel primo una margherita può costare anche 9 euro, nel secondo non dovrebbe superare i 5, 5.50, almeno idealmente. Anche se va detto che una margherita a 9 euro forse ha un po’ meno senso di una pizza con salmone norvegese pescato fresco a 14.  La prima resta una pizza semplice che dovrebbe avere sempre un costo abbastanza abbordabile per chiunque, ma il discorso fatto fino a qui è per dire che nemmeno la pizza è necessariamente un alimento popolare. Dipende da quale pizza si decide di mangiare e da dove la si vuole mangiare, fatte salve le differenze per zona geografica.

Aver chiaro questo concetto significa sostanzialmente essere in grado di scegliere consapevolmente dove andare, saper valutare il posto per quello che è e se si decide di lasciare la classica recensione, poterlo fare in modo da non danneggiare inutilmente nessuno. Se poi la pizza sarà risultata poco gradevole ok, ma è tutt’altro discorso rispetto al giudicarla erratamente cara, ad esempio. Se si vuole una pizza che costa poco, bisognerà scegliere un locale economico, solitamente di quartiere, la classica pizzeria sotto casa insomma, anche se non è detto nemmeno questo; ci sono infatti piccoli locali molto tradizionali e magari con pochi coperti che fanno ottimi prodotti grazie alla scelta degli ingredienti e alla bravura del pizzaiolo. Tenere presente tutto questo però aiuta sia ristoratori che i clienti: i primi perché non subiscono critiche gratuite e magari del tutto infondate a causa del fatto che il cliente nemmeno ha capito bene dove si trova, i secondi perché se sanno esattamente cosa aspettarsi usciranno certamente più contenti dal locale in cui hanno fatto la loro esperienza, che giudicheranno per quello che è e non per quello che loro pensavano che fosse non avendo capito la natura del locale stesso.

Una pizza e così il suo prezzo non possono essere paragonati completamente a caso ad un prezzo di un’altra pizza qualsiasi. I raffronti vanno fatti con cognizione di causa, sapendo esattamente però che cosa si può e che cosa si è disposti a spendere per vivere quel tipo di esperienza. Per fare questo, leggere le recensioni dei clienti precedenti può essere un’ottima idea, anche se pure questo va fatto con un certo criterio. Esistono appunto clienti che non sanno cosa stanno giudicando, recensioni palesemente false e via dicendo, ma almeno in qualche caso le recensioni sono utili: se ad esempio non piace la pizza col “cornicione” alto, dalle foto si può chiaramente evincere la “struttura” della pizza di quel determinato locale. Questa operazione permette di evitare di mangiare una pizza non gradita e, allo stesso modo, di evitare di giudicare negativamente una pizzeria per un qualcosa che magari è la sua specialità. Se non ti piace (o ti piace) la pizza col cornicione è un problema tuo, non della pizzeria. Sei tu che devi sapere cosa vai a mangiare insomma.

Va sicuramente anche pensato che un servizio più alto ha quasi sempre un costo maggiore. Se sul tavolo ci sono tovaglie di stoffa, piatti di porcellana, posate in acciaio e via dicendo, è probabile che il ristoratore avrà più spese nel lavarle, stirare tovaglie e tovaglioli e ogni tanto rinnovare il tutto rispetto ad un altro suo collega che ogni giorno semplicemente butta via tovagliette di carta e posate di plastica. Appunto è un altro target. Non è ovviamente detto che la pizza sia più buona nel primo locale che nel secondo, ma il primo avrà comunque un costo maggiore da sostenere. Un cameriere più esperto, almeno in teoria costa di più del ragazzino che, pur bravissimo, non ha ancora appreso tutti i segreti del mestiere. Se si vuole il primo, bisogna essere disposti a sborsare una cifra maggiore, altrimenti è meglio optare per il secondo che tanto è di tutto rispetto anche lui. Decidere che cosa si vuole ottenere dalla propria esperienza dedicata al mangiare fuori è fondamentale. Quindi in definitiva possiamo dire che il prezzo di una pizza non può mai essere fisso o standard, dipende molto da che cosa si vuole ottenere, ma è davvero imprescindibile saperlo per avere il massimo e per poi non scoprirsi a fare lamentele. L’alternativa è quella molto più semplice di accettare le cose così come sono e andare fuori a divertirsi quando si può, senza farsi troppi patemi d’animo. E’ anche questa una soluzione ottimale se adottata con consapevolezza e quando necessario parsimonia.

Cerchi un nuovo lavoro?

Per avere sempre offerte di lavoro reali e verificate nella tua casella email in linea con le tue esigenze: Registrati su Euspert Bianco Lavoro

Condividi questo bel contenuto
× Eccomi!