Il raduno delle Fiat Panda a Pandino: ecco le foto

Si è tenuto a Pandino, un paesino con uno splendido castello in provincia di Cremona, l’annuale raduno mondiale che vede come protagonista la Fiat Panda, la leggendaria utilitaria del marchio torinese che da ormai 44 anni viaggia per le strade di tutto il mondo. Raduno bagnato, raduno fortunato: nonostante la pioggia infatti, ad essersi iscritte sono state ben 1031 auto provenienti da ogni dove. Non è il record assoluto ma quasi, visto che l’anno scorso le iscrizioni erano state solamente una ventina in più. A fare da cornice al raduno proprio il castello di Pandino, una meraviglia forse anche un po’ sottovalutata. L’evento, che come detto è di portata mondiale, è durato ben tre giorni, contrariamente ai due dell’anno passato.

Breve storia della Fiat Panda classica

Della Panda esistono tre edizioni: la prima è nata nel 1980 dalla matita di Giugiaro, la seconda nel 2003 e la terza nel 2012. Ma a tenere banco al raduno ovviamente è stata la versione classica made in 80’s, quella che ha fatto entrare la Panda nel cuore della gente. Chiamata amichevolmente anche “Pandina”, quasi come il paese che ospita il raduno, per via delle sue piccole dimensioni, il soprannome è stato attualmente ripreso proprio dalla Fiat per la nuova versione dell’utilitaria che uscirà a breve e che appunto porterà il nome di Pandina.

Della versione classica ai tempi e durante tutti gli anni di produzione sono stati creati una miriade di versioni. Le prime ad essere messe in strada sono state le Panda 30 e 45 (i numeri indicavano la potenza in cavalli), poi sono nate quelle che portavano nel nome la loro cilindrata: 1000, 1100, assieme alla Panda Young nelle versioni 750 e 900, solo per nominarne qualcuna. Nel 1990 venne creata anche un’edizione limitata dell’utilitaria per i mondiali di calcio di Italia 90. Ma tra tutte le versioni esistenti, che non elencheremo nella loro totalità, la più apprezzata di tutte è forse sempre stata la Panda 4X4.

Piuttosto potente per la macchina che doveva essere (il 1000 aveva 47 cv, ma pesava solo 740 kg) , la Panda 4×4 negli anni è diventata una specie di mito di cui si dice sia in grado di andare ovunque e superare ostacoli non alla portata anche di grossi Suv moderni con trazioni complicatissime controllate elettronicamente e potenze stratosferiche. Non si sa se questo corrisponda esattamente alla realtà, è però vero che grazie alla sua leggerezza ed all’essere piuttosto spartana, la Panda 4×4 si è sempre dimostrata agilissima in ogni situazione, anche su terreni decisamente impervi, tanto che le versioni 4×4 hanno ancora oggi valutazioni discrete (sotto i 4000 euro è davvero difficile trovarne una in buone condizioni). Tra le tante versioni va sicuramente segnalata anche la Panda Selecta, dotata di cambio automatico. Prodotta tra il 1997 ed il 1998 era dotata di un motore 1100 da 54 cv.

Una nota di colore? Dieci anni dopo il suo debutto la Panda classica vide anche la nascita di una sua versione totalmente elettrica. Datata quindi 1990, la Panda Elettra (così si chiamava) poteva raggiungere i 70 km/h e sviluppava una potenza di 9.2 kw. Ed era ovviamente alimentata a batteria. A causa del tipo di alimentazione pesava decisamente di più delle sue sorelle endotermiche, circa 1150 kg, contro i circa 800 delle altre. La prima versione della Fiat Panda, in tutte le sue versioni ed in tutti i suoi allestimenti è stata in produzione fino al 2003, quando è stata sostituita dalla sua erede, completamente ridisegnata ed ovviamente di concezione più moderna.

La pioggia in ogni caso non ha fermato nemmeno noi, che siamo riusciti un po’ di sfuggita a fotografare qualche modello particolare presente al raduno di Pandino. Abbiamo immortalato sia le versioni più normali da strada, che quelle iper-elaborate per il fuoristrada nel deserto. Quella con le gomme super-maggiorate, quella con l’alettone da corsa, quella abbassata come una Ferrari e qualcun’altra che certo sarà veramente difficoltoso incontrare per caso in strada.