Soltanto nel 2004 è stata istituita la laurea in Scienze gastronomiche rivolta per lo più a tutti coloro che ambiscono a diventare grandi chef o semplicemente lavorare nel settore enogastronomico. Se stai pensando di iscriverti a questo corso di laurea, ma non sai quali sono le materie da studiare, come si articola il corso e quali sono gli sbocchi lavorativi, sei capitato nel posto giusto. Qui di seguito ti daremo alcuni utili consigli su questo corso di laurea. In genere possiamo dirti che la Laurea in scienze gastronomiche ha il compito di formare dei profili ben specializzati e prevede un’unica laurea triennale ed una magistrale. Per ulteriori informazioni, continua la lettura dell’articolo.
Indice
- Struttura del percorso di studio
- Laurea triennale e percorso successivo per la specialistica
- Sbocchi lavorativi
- 5 Università che offrono il corso di laurea
- Torino: Università degli Studi sedi di Grugliasco e Asti
- Padova: Università degli Studi, Laurea in Scienze e cultura della gastronomia e della ristorazione
- Parma: Università degli Studi Laurea triennale e Laurea magistrale in Scienze gastronomiche
- Napoli: Università Federico – Corso di laurea in Scienze gastronomiche mediterranee
- Messina: Università degli Studi – Corso di Laurea in Scienze gastronomiche
- Opinioni di studenti e laureati
Struttura del percorso di studio
Inizialmente fu soltanto Show Food che fondò nel 2004 l‘Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo in provincia di Cuneo, prima nel nostro paese. Nel giro di pochissimo tempo, l’Ateneo divenne un polo di ricerca e di formazione scientifica. Questo fornì in poco tempo delle figure professionali con delle conoscenze e competenze nell’ambito di scienze, politica, cultura, economia ed anche ecologia del cibo. Sin dal primo momento questo corso di laurea venne riconosciuto a livello statale, anche se veniva ricondotto in ambito di indirizzi universitari, come quelli di turismo e agraria.
E’ stato a partire dal 2017 che ci fu un cambio di rotta e una rivoluzione grazie al Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli. Con il decreto del Miur del 28 novembre 2017, dall’a.a. 2018-2019, venne dato il via libera per l’inserimento nell’offerta formativa di corsi triennali in Scienze culture e politiche della gastronomia e magistrali in Scienze economiche e sociali della gastronomia. Ufficialmente quindi la laurea in scienze gastronomiche è nata nel 2004 con l’inaugurazione dell’Università degli studi di Scienze gastronomiche.
Didattica e materie di studio
Il piano di studi di questo corso di laurea prevede ben 20 materie di studio ma non solo, sono anche previsti viaggi didattici e possibilità di fare degli scambi interculturali. Se decidi di iscriverti a questo corso di laurea, sappi che dovrai studiare tanto e affrontare parecchi esami su questi temi:
- biologia
- informatica
- statistica
- scienze molecolari
- basi molecolari e del gusto
- microbiologia degli alimenti
- storia dell’agricoltura e dell’alimentazione
- lingua inglese
- produzioni agroalimentari
- enologia e viticoltura
- analisi sensoriali
- tecnologie alimentari
- economia e diritto agroalimentare
- storia della cucina e del vino
- sistemi e tecnologie di ristorazione
- geografia e turismo
- nutrizione e dietetica
- sociologia dell’ambiente e del territorio
- antropologia culturale
- filosofia e semiotica dell’alimentazione.
Come abbiamo già anticipato, però, durante il corso di laurea è previsto anche un viaggio didattico che può essere principalmente di due tipi:
- territoriale, ovvero volto alla conoscenza della cultura e dell’enogastronomia di un territorio o di una regione;
- tematico, volto alla scoperta di uno specifico prodotto e della sua filiera produttiva. Durante il primo anno potrai fare un viaggio presso una specifica regione italiana, mentre il secondo e terzo anno sono previsti viaggi in nazioni europee o extraeuropee.
In genere, all’interno dell‘Università di Scienze gastronomiche, potrai trovare un orto per poter sperimentare direttamente sul campo tutto quello che hai appreso durante le lezioni. E’ inoltre previsto un laboratorio di scrittura che ha una finalità ben precisa, ovvero preparare giornalisti e critici del campo enogastronomico. E’ anche previsto un laboratorio di cinema che ha la finalità di formare un reporter del settore.
Laurea triennale e percorso successivo per la specialistica
Si tratta di una facoltà a numero chiuso o programmato e, per questo motivo, per potervi accedere ti sarà chiesto di sottoporti ad un test d’ingresso. Ovviamente avrai prima dovuto conseguire un diploma quinquennale. Una volta poi superato tale test d’ingresso e conseguita la laurea triennale, potrai decidere di proseguire intraprendendo un nuovo percorso. Stiamo parlando della laurea magistrale in Promozione e gestione del patrimonio gastronomico e turistico. Potrai, inoltre, scegliere di intraprendere un master di primo livello.
Sbocchi lavorativi
Una volta conseguito il titolo e la specializzazione, ti si apriranno diverse strade. Durante il percorso formativo avrai avuto modo di acquisire competenze. Di conseguenza, quando sarai pronto per iniziare a lavorare dovrai essere in grado di comunicare idee, informazioni, di risolvere problemi e dare delle soluzioni, ovviamente sempre restando nel settore dell’enogastronomia. Gli sbocchi professionali previsti investono diversi settori a cominciare dal giornalismo a finire all’impiego nel settore turistico di enti, istituzioni e associazioni. Ma vediamo nel dettaglio i principali sbocchi lavorativi:
- Professionista di organizzazione di eventi
- Professionisti per la cura dell’immagine di aziende del settore
- Imprenditore di Pmi del settore
- funzionario addetto alla promozione gastronomica di Enti locali
- ricercatore nel campo della enogastronomia
- addetto al marketing di prodotti tipici di aziende del settore
- addetto agli acquisti di prodotti di qualità di aziende della GDO
- giornalista enogastronomico
- imprenditore di aziende agrituristiche
- impiegato in strutture pubbliche come il Ministero dell’Agricoltura o la Coldiretti.
Ovviamente nessuno ti vieta di poter pensare di metterti in proprio o di aprire un’azienda del settore enogastronomico. Potrai anche decidere di diventare un consulente per imprese che già sono esistenti sul territorio.
5 Università che offrono il corso di laurea
In Italia negli anni i Corsi di laurea in scienze gastronomiche hanno avuto un grande successo e sono sempre di più gli studenti che hanno deciso di intraprendere questo percorso di studi, nuovo ma molto interessante. Vediamo qui di seguito le 5 principali Università presenti sul territorio che offrono questo corso di laurea.
Torino: Università degli Studi sedi di Grugliasco e Asti
Il Corso di laurea in Scienze e tecnologie della ristorazione è uno tra i più rinomati del nostro paese. Presso questa facoltà potrai formarti dal punto di vista professionale, approfondire le tematiche riguardanti la distribuzione e somministrazione di alimenti, controllo della qualità della filiera produttiva, sicurezza alimentare, gestione degli acquisti di prodotti alimentari. Potrai anche approfondire la progettazione ed il supporto di sistemi di certificazione della qualità di processo e del prodotto. Nello specifico potrai, presso la sede di Grugliasco, dedicarti alla preparazione di base nel settore delle tecnologie alimentari. Poi ad Asti, invece, potrai seguire un percorso di approfondimento.
Padova: Università degli Studi, Laurea in Scienze e cultura della gastronomia e della ristorazione
Potrai, presso questa facoltà, acquisire delle conoscenze e competenze che possano darti una visione completa delle attività ed anche delle problematiche di questi due settori. Potrai imparare a ricoprire il ruolo gestionale e comunicativo all’interno di un ristorante o all’interno di un’azienda di catering o produzioni tipiche. Una volta conseguito il titolo potrai andare ad operare nel settore della ristorazione e della gastronomia. La laurea triennale ti da poi la possibilità di poter accedere al corso di laurea magistrale in Scienze e tecnologie alimentari con sede a Legnaro.
Parma: Università degli Studi Laurea triennale e Laurea magistrale in Scienze gastronomiche
Nel 2004, il Dipartimento di Scienze degli Alimenti ha istituito il primo corso di laurea pubblico dedicato al mondo della qualità gastronomica degli alimenti e della comunicazione. Una volta conseguita la laurea presso questa facoltà, potrai andare ad operare nei settori del turismo enogastronomico e potrai dedicarti così alla produzione e distribuzione dei prodotti tipici e della gastronomia. Ma non finisce qui, perchè protrai anche lavorare all’interno dei consorzi di tutela e valorizzazione dei prodotti tipici, svolgere attività commerciali specializzate.
Napoli: Università Federico – Corso di laurea in Scienze gastronomiche mediterranee
L’Università Federico II è sicuramente una tra le più importanti d’Italia. Da pochissimi mesi ha presentato questo nuovo corso di Laurea che si pone solo un obiettivo. Quale? Formare professionisti del cibo che possano guardare a questo tema a 360°, mettendo in campo competenze specifiche. L’obiettivo del corso è quello di formare Dottori in scienze gastronomiche. Il corso di laurea in questione è a numero chiuso e riservato solo a 50 studenti e si avvarrà di professionisti nel settore ed importanti chef pluristellati.
Messina: Università degli Studi – Corso di Laurea in Scienze gastronomiche
Frequentando questa Università, sarai pronto a preparare e somministrare pasti sia nella piccola che grande ristorazione. Sarai pronto per lavorare nelle strutture scolastiche, aziendali e sanitarie, così come svolgere attività di consulenza nella valorizzazione e promozione di prodotti alimentari tipici. Potrai seguire questo corso di laurea presso il Dipartimento di Scienze Biomediche, Odontoiatriche e delle Immagini Morfologiche e funzionali.
Opinioni di studenti e laureati
Le opinioni di studenti o di studenti già laureati in questa facoltà, potranno esserti d’aiuto per valutare l’iscrizione a questo corso di laurea. Ecco alcune testimonianze:
Giovanni, 22 anni (Torino): Ciao, sono uno studente di scienze gastronomiche dell’Università di Parma. Ci sono piccole difficoltà organizzative ma se sei un appassionato di gastronomia e dell’alimentazione in generale, lo consiglio vivamente. Io mi trovo abbastanza bene, il giorno è giovane, le discipline di studio molto interessanti così come le visite didattiche ed aziendali.
Lorenzo, 34 anni (Parma): Grande scelta questo corso di laurea, potessi tornare indietro sceglierei questo indirizzo sin dalle superiori. L’Università di Parma in questo senso è la migliore, ma per una maggiore specializzazione ho sentito parlare dell’Università del Gusto di Pollenzo.
Laura 23 anni (Messina): Sono una studentessa dell’Università degli Studi di scienze gastronomiche di Pollenzo. La prima cosa che blocca è il costo, anche se le voci che circolano sono errate. Non si parla di 20 mila euro ma annualmente ha un costo di 13 mila euro. Se si aderisce alla mensa si paga mille euro in più e 5 mila se alla casa dello studente. Sono compresi ben 5 viaggi di istruzione all’anno che corrisponderebbero agli stage in Italia e all’estero. Il corso è ben organizzato e completo. Ovviamente ha un costo che in pochi si possono permettere, ma una volta conseguito il titolo, il posto di lavoro dicono sia assicurato. Sarà proprio così?
Conoscere le loro esperienze probabilmente ti aiuterà a capire se è questa la strada che vuoi percorrere.