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Laurea in Scienze Statistiche: percorso di studi e sbocchi lavorativi

La Laurea in Scienze Statistiche è una di quelle che offre maggiori sbocchi lavorativi. Vediamo insieme tutte le informazioni che servono

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Il tuo sogno è quello di diventare analista e progettista di software? Vorresti avere una carriera come analista di mercato? Il tuo obiettivo è quello di trovare un impiego all’interno di aziende che necessitano di un amministratore di sistemi? La Laurea in Scienze Statistiche è quella che fa per te. Vediamo insieme tutte le informazioni a riguardo.

Laurea in Scienze statistiche: la struttura del corso

Laurea in Scienze Statistiche

Questo corso di studi è uno di quelli che offre maggiori sbocchi a livello professionale e che garantisce uno stipendio a cui, di solito, i laureati ambiscono. Stiamo parlando di una media di ben 1.700 euro netti al mese. Con possibilità di maggiorazioni in base alla qualifica assolta e ad una eventuale specializzazione conseguita con una specialistica o un master.

Curioso di sapere qual’è il percorso da sostenere, come è strutturato il corso e quali sono gli atenei italiani che offrono questa laurea all’interno del loro piano formativo? Nel corso dei prossimi paragrafi cercheremo di fare maggiore chiarezza su tutto quello che si nasconde dietro a Scienze Statistiche. Così anche tu potrai scoprire se hai tutte le carte in regola per conseguire con successo questo titolo accademico.

La Laurea in Scienze Statistiche è un percorso accademico che non prevede il ciclo unico. Per ottenere questo titolo di studio sarà necessario completare con successo la laurea triennale (con ottenimento di 360 CFU) e la specialistica (con ottenimento di 180 CFU).

Durante gli anni accademici avrai a che fare molto spesso con lezioni in cui la matematica la fa da padrona. Da non dimenticare, inoltre, gli innumerevoli insegnamenti di tipo sociologico ed economico, utili soprattutto per entrare a capofitto in un’idea di imprenditorialità e per trovare impiego in ambito di gestione aziendale. In base al corso di laurea a cui sarai iscritto, a partire dal secondo anno avrai a che fare con materie che ti faranno entrare a piè pari nella branca che è di tuo interesse.

In linea di massima tutti gli atenei danno la possibilità allo studente di scegliere degli insegnamenti liberi, ossia degli esami non strettamente legati alla facoltà di iscrizione, che ti permetteranno di approfondire le tematiche che ami di più. Il che renderà il tuo curriculum ancora più interessante.

Da non dimenticare, inoltre, l’opportunità di svolgere uno o più tirocini presso aziende private o pubbliche. Questo sarà un aspetto di vitale importanza perché in primis ti permette di rapportare le conoscenze acquisite in classe con la pratica e, in secondo luogo, perché ti consente di creare i primi contatti utili per un successivo inserimento nel mondo del lavoro.

Al termine dei tre anni di corso (per la triennale, mentre per la specialistica sono solo due) dovrai discutere la tesi. L’elaborato dovrà essere scritto di tuo pugno e potrà riguardare, ad esempio, la statistica applicata ad un ente pubblico locale o a come questa materia sia stata fondamentale per un brand. O, in alternativa, potrai sempre proporre un’indagine statistica di mercato.

Come accedere al corso di Laurea in Scienze Statistiche

Il corso di Laurea in Scienze Statistiche non prevede un test di ammissione. L’immatricolazione è del tutto libera e chiunque sia in possesso di un diploma di scuola media superiore della durata di cinque anni può iscriversi. Ma non è tutto oro quel che luccica. Sebbene l’accesso a questo percorso accademico sia libero, bisogna tenere presente che le lezioni sono particolarmente impegnative, così come i programmi d’esame. Una precedente formazione di tipo scientifico potrà sicuramente aiutarti ad affrontare con successo i test di verifica. Se, invece, la tua cultura precedente si è focalizzata su altri ambiti, non devi disperare. L’importante è avere una buona predisposizione per la matematica e l’economia

Percorsi di studio

All’inizio dell’anno accademico ogni ateneo pubblica il proprio piano di studi, comprensivo di tutti gli esami e il relativo programma a cui attenersi per il superamento delle prove. Questo significa che, con tutta probabilità, potrai trovare delle differenze tra i piani presentati nei diversi atenei. Al momento dell’iscrizione al corso di Laurea in Scienze Statistiche avrai comunque la possibilità di scegliere di iscriverti al percorso tradizionale, puntando magari ad approfondire una delle numerose ramificazioni in base al settore di applicazione. Ma vediamo di seguito insieme quali sono i curricula disciplinari tra cui è possibile scegliere.

Curricula disciplinari

Come anticipato nel paragrafo precedente, Statistica è una laurea che vanta diversi ambiti di applicazione. Ogni ateneo presenta ogni anno dei curricula disciplinari tra cui scegliere. In linea di massima, possiamo identificarli in queste macro-aree:

  • Scienze Statistiche ed economiche: approfondisce il settore della statistica applicandolo nello specifico all’ambito finanziario, economico, assicurativo e previdenziale. Durante le lezioni avrai la possibilità di acquisire una buona padronanza di tutte quelle che sono le analisi a livello qualitativo e quantitativo, ma anche effettuare delle previsioni economiche quanto più verosimili, utilizzare con destrezza i sistemi statistico-informativi e gestire in autonomia la relative banche dati;
  • Statistica e Gestione delle Informazioni: è un percorso accademico che ti permette di acquisire in autonomia, amministrare e trattare sia dati qualitativi che quantitativi. Al conseguimento del titolo di studio sarai in grado di descrivere e interpretare fenomeni in numerosi settori (biomedici e ambientali, ma anche gestionali e demografico-sociali) da integrare con l’uso di strumenti informatici;
  • Scienze attuariali e finanziarie: si tratta di un curriculum disciplinare che si focalizza sul farti acquisire delle conoscenze in ambito di finanza matematica ma anche dei mercati e dell’impresa, senza tralasciare il controllo e la gestione del rischio (in qualsiasi forma e a qualsiasi livello). Potrai acquisire, inoltre, competenze in ambito di progettazione e realizzazione in autonomia di analisi e indagini di mercato nel settore finanziario, previdenziale e assicurativo;
  • Data Science: in questo particolare percorso di studi potrai scoprire ogni dettaglio e peculiarità delle metodologie da adottare in campo ingegneristico, informatico, statistico e matematico per la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei big data. Una volta ottenuto il titolo di studio potrai tradurre in autonomia i dati in informazioni indispensabili per il processo conoscitivo e decisionale da attuare all’interno degli ambiti di business più innovativi.

Quale ateneo scegliere?

In Italia sono solo quattro gli atenei che propongono all’interno della propria offerta formativa la Laurea in Scienze Statistiche. Sono localizzati per lo più nel centro e nel nord del paese e offrono, oltre al percorso più tradizionale, anche dei curricula disciplinari particolarmente professionalizzanti. Ma vediamo quali sono:

Quello che consigliamo noi è di valutare attentamente il piano di studi che viene proposto da ogni singolo ateneo e di scegliere in base al prestigio dell’istituto scolastico ma anche ai docenti che terranno le lezioni e al programma di ogni singola materia. In certi casi, la vicinanza a casa non è di certo un fattore su cui improntare in toto la propria scelta, poiché da essa dipenderà il tuo futuro.

Sbocchi professionali

Come abbiamo anticipato in precedenza, la Laurea in Scienze Statistiche è uno di quei percorsi accademici che consente di inserirsi fin da subito nel mondo del lavoro, con dei tassi di occupazione che sono pari al 72% secondo le indagini eseguite da Almalaurea per i laureati alla triennale. La percentuale, poi, è destinata ad alzarsi per tutti coloro che hanno terminato con successo anche la specialistica. Ma quali sono nello specifico le mansioni che avrai la possibilità di ricoprire una volta terminati gli studi? Eccoti di seguito alcuni esempi concreti:

  • analista di mercato;
  • statista;
  • responsabile di sistemi economici;
  • addetto all’analisi di gestione aziendale pubblica o privata;
  • analisi e progettazione di software;
  • consulente aziendale;
  • consulente assicurativo o bancario;
  • specialista contro le frodi in campo assicurativo e bancario;

L’importanza del tirocinio

Inserirsi nel mondo del lavoro ai giorni nostri non è cosa davvero semplice. Anzi. E, come abbiamo potuto vedere in diverse occasioni, accade sempre più spesso che conseguire una laurea non apre le porte a qualsiasi impiego. Ma a tutto c’è un rimedio. Se è vero che la laurea non consente in automatico di trovare un impiego, è pur vero che sono molte le opportunità di trovare contatti che ti verranno proposte nel corso di questi anni accademici. Il tuo compito è, ovviamente, quello di cercare di acquisirne il più possibile in modo da trovarti la strada più spianata possibile nell’immediato futuro.

Un’opportunità che non deve essere sicuramente messa da parte riguarda il tirocinio formativo. Questa particolare forma di stage prevede un periodo di lavoro presso un’azienda privata o un ente pubblico che ti verranno pagate sotto forma di CFU. Durante queste ore potrai mettere in pratica tutte le conoscenze acquisite a lezione, ma anche conoscere da vicino le varie realtà aziendali. E, perché no, decidere anche di valutare quale sia la strada da intraprendere per approfondire determinate tematiche (specialistica, master o corso professionalizzante?)

Non solo. Non devi dimenticare, infatti, che gli stage lavorativi ti permettono di creare la tua prima lista di contatti di cui potrai usufruire sia durante gli anni di università che dopo aver terminato gli studi. Che di questi tempi, sicuramente male non fa.

Testimonianze di studenti e laureati

Marco, 22 anni – Torino. Io sono iscritto alla triennale in statistica e personalmente mi trovo molto bene. Come qualsiasi corso esistente non posso di certo dire che è perfetto e in alcuni aspetti si può assolutamente migliorare. Ma complessivamente lo posso definire un ottimo corso. Non penso di fare la magistrale ma solo per questioni personali, non per il corso in sè. Ho alcuni amici che ad oggi frequentano o hanno frequentato la specialistica e si sono trovati molto bene. L’impegno deve esserci tutti i giorni, altrimenti si rischia di rimanere indietro con il programma di studi.

Luca, 27 anni – Roma. Mi sono laureato alla triennale e alla magistrale in statistica e mi sono trovato molto bene. Se posso dare un consiglio a chi sta scegliendo questo corso di laurea è quello di buttarsi a capofitto nello studio. In questo modo in pochissimo tempo potrete terminare gli studi e scegliere il percorso lavorativo che più vi aggrada. Io mi occupo ora di centrale rischi per un istituto bancario e sono felice della scelta fatta. Sicuramente è dura, ma con costanza e impegno è tutto possibile. 

Martina, 21 anni – Bari. Nerd dalla nascita non potevo che scegliere statistica come corso di laurea. Amo le lezioni perché incentrate su matematica ed economia. Il mio obiettivo è quello di specializzarmi in statistica applicata all’ambito informatico in modo da poter lavorare nel campo della programmazione software una volta terminati gli studi. Mi sto già informando per il tirocinio e le opportunità sono davvero molte. Speriamo bene che rimanga così anche quando dovrò cercare un lavoro. Ma le prospettive sono ottime. Molto più di quelle di molti altri miei amici iscritti ad altre facoltà, come biologia o scienze politiche. Chi vivrà, vedrà.

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