Le materie umanistiche continuano a riscontrare un enorme numero di iscritti all’università in proporzione alle reali opportunità professionali che determinate competenze offrono, però una piccola luce in fondo al tunnel s’intravede grazie alle nuove professionalità che il web mette a disposizione del mercato del lavoro. Da sottolineare poi che i laureandi in materie umanistiche arrivano quasi per la metà da percorsi di scuole superiori di tipo tecnico, proprio perché ci si accorge che a livello di fascino delle materie, l’universo umanistico offre alla maggior parte delle persone per forza di cose qualcosa in più, rispetto a quello di provenienza.
Una laurea in materie umanistiche ad oggi quindi si rivolge sempre verso le porte socchiuse di insegnamento, ricerca e concorsi diretti alla pubblica amministrazione, e poi ancora giornalismo, stampa, comunicazione, case editrici e le professionalità collegate alla selezione e gestione delle risorse umane. Proprio quest’ultimo campo è da sempre il più inseguito da laureati e laureandi in materie prettamente umanistiche, ma anche scienze politiche, scienze della comunicazione e similari. Lavorare con le persone rappresenta soprattutto oggi un privilegio, ma anche in questo campo ormai è fondamentale saper utilizzare i social network, che vengono consultati per la selezione stessa dei dipendenti di un’azienda.
Sono proprio le nuove tecnologie ad aprire un varco importante di nuovi sbocchi professionaliper migliaia e migliaia di laureati italiani in materie umanistiche. Il giornalismo sul web a differenza di quello sui mass media tradizionali (tv, radio e carta stampata) offre nuove possibilità di carriera e secondo un percorso più meritocratico, perché il successo/visite che gli articoli riescono ad ottenere, offrono subito un feedback sulla bontà del proprio lavoro. Certo è richiesto un impegno maggiore, perché bisogna stare sulla notizia in tempo reale e scrivere non solo più soltanto per i lettori, ma anche per i motori di ricerca. Un doppio audience, con regole di scrittura molto precise ma anche in costante cambiamento,che richiede ai giornalisti di studiare materie come il Seo, il web marketing ecc. ecc. sconosciute ai redattori tradizionali.
E restando nel mondo della comunicazione, le attività di social media marketing e community management sembrano fatte apposta per un approccio culturale di tipo socio-umanistico, declinato secondo le regole delle nuove tecnologie, tanto che anche i programmi vetusti delle nostre università se ne stanno finalmente accorgendo. Insomma nuove aree per tentare magari un’attività in proprio, raggruppando competenze tipiche della vecchia comunicazione, con le strategie da utilizzare su Internet ed i social network, anche perché la flessibilità culturale e forma mentis duttile di un laureato in materie umanistiche, offre la possibilità alle aziende di trasmettere determinate competenze con più facilità rispetto ad altre tipologie di laureati, perfino in materie tecniche come quella della programmazione informatica, tanto che capita sempre più spesso nel mondo del lavoro che i programmatori migliori non arrivino più da percorsi universitari affini.
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