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Lavorare come temporary manager: un contributo per l’inserimento

La Regione Veneto vuole favorire la competitività delle imprese promuovendo l’impiego di professionalità quali i “temporary manager“. Ma chi sono costoro? E in cosa consiste il contributo che la Regione settentrionale ha stanziato? Cerchiamo di comprendere quali siano le principali caratteristiche dei temporary manager, e in che modo sia possibile usufruire del contributo ora previsto. …

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La Regione Veneto vuole favorire la competitività delle imprese promuovendo l’impiego di professionalità quali i “temporary manager“. Ma chi sono costoro? E in cosa consiste il contributo che la Regione settentrionale ha stanziato? Cerchiamo di comprendere quali siano le principali caratteristiche dei temporary manager, e in che modo sia possibile usufruire del contributo ora previsto.

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Il temporary manager è un manager professionista che – forte del proprio bagaglio di esperienze e di competenze – interviene a occuparsi di specifici obiettivi aziendali: si pensi al temporary manager che viene chiamato da una impresa in stato di difficoltà, con lo scopo di predisporre un piano per il risollevamento delle sorti. Ancora, si pensi all’imprenditore che non riesce più a seguire autonomamente e pienamente la propria organizzazione, e necessità pertanto di un valido supporto per poter traghettare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo.
 

Con il sintetico obiettivo di cui sopra, il temporary manager costituisce pertanto una validissima professionalità da cui prender ogni beneficio: di norma il suo profilo si base su competenze multisettoriali e multinazionali piuttosto elevate. Inoltre, il temporary manager ha grande attitudine alla comunicazione, è determinato nel raggiungere le mete prefissate, ha leadership e motivazione da diffondere in ambito aziendale.
 

Nel corso degli anni le motivazioni che hanno spinto sempre più imprese a focalizzarsi sulla ricerca del ruolo di temporary manager si sono andate via via consolidando. Tra le principali:
 

  • Necessità di affrontare contesti più complessi: la crisi economico finanziaria del nuovo millennio ha indotto le imprese ad affidarsi a professionalità più esperte nella gestione della crisi, che potesser fronteggiare con più competenze e specificità le sfide locali e globali
  • Flessibilità: la durata del contratto che legherà il manager temporaneo all’azienda è definibile su misura (sono pertanto possibili degli incarichi a “giorni”, che andranno a soddisfare le esigenze di quelle imprese con budget particolarmente ridotto, che desiderano massimizzare l’utilità del manager temporaneo).
  • Risultati in tempi brevi: il temporary manager ha nel suo obiettivo l’obiettivo dell’azienda. Una meta specifica, che il manager riuscirà a conseguire senza pregiudizi, senza influenze e con grande personalità.
  • Arricchimento: con il suo bagaglio di competenze e di esperienze il temporary manager può influenzare positivamente il know how e il know why aziendale, apportando altresì un significativo apporto di innovazione.
 

Contributi per l’inserimento di temporary manager

 
Cogliendo lo spunto di cui sopra, giungiamo alla novità della Regione Veneto, che ha indetto un bando a sportello per il finanziamento di servizi alle imprese che riguardino l’inserimento di figure professionali qualificate come temporary manager.
 
In particolare, si legge nel bando, l’iniziativa ha come oggetto l’erogazione di “contributi a fondo perduto per  l’inserimento di una figura manageriale, “Temporary Manager”, per almeno sei mesi, con l’obiettivo di assistere le imprese e le reti d’impresa con sede nei comuni della provincia di Rovigo nello sviluppo innovativo nei seguenti ambiti: Controllo di gestione e finanza d’impresa; Internazionalizzazione; Innovazione tecnologica, ricerca e trasferimento tecnologico, ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione del processo, innovazione organizzativa; Marketing e comunicazione; Reti e aggregazioni di imprese, iniziative tecnologiche congiunte e filiere dell’innovazione“.
 
Beneficiari. Per quanto concerne le imprese ritenute beneficiarie dell’iniziativa, il bando prevede che il richiedente debba:
 
  1. avere sede legale e/o unità locale operativa attiva nei comuni appartenenti alla provincia di Rovigo (la sede dovrà essere attiva e regolarmente registrata al Registro delle Imprese); 
  2. essere iscritto nella sezione ordinaria del Registro delle imprese, ovvero essere imprese artigiane o turistiche; 
  3. essere attivo e in regola con il pagamento del diritto camerale annuale alla data di presentazione della domanda; 
  4. avere assolto gli obblighi contributivi previsti dalle norme contrattuali e dalle norme sulle salute e sicurezza sul lavoro di cui alla Legge n. 626/1994 e successive modificazioni e integrazioni; 
  5. non trovarsi in nessuna delle situazioni ostative relative agli aiuti di stato dichiarati incompatibili dalla Commissione europea. Non deve inoltre trovarsi in situazioni di liquidazione, fallimento, liquidazione coatta, concordato preventivo.
 
Agevolazione. L’agevolazione concessa consiste in un contributo in conto capitale pari al 40% delle spese sostenute relative al costo contrattuale di inserimento del temporary manager, fino a un massimo di 30 mila euro. Per quanto concerne le spese, sono ammesse solamente quelle relative al costo contrattuale, che siano sostenute dall’impresa tra la data di stipula del contratto con il manager e il 31 marzo 2015, e comunque in data non antecedente a quella dell’inoltro della domanda di ammissione a contributo.
 
Ricordiamo infine che il bando è “a sportello”. In altri termini, si tratta di un bando che disciplina l’erogazione di fondi mediante formulazione di apposita domanda. La partecipazione non avrà limite temporale, ma il bando si chiuderà quando le risorse stanziate giungeranno ad esaurimento. Per maggiori informazioni vi consigliamo di consultare il bando sul sito Regione Veneto.

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