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Lavorare in Antartide: al via selezione per medici, tecnici informatici ed elettricisti

L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie e lo sviluppo economico sostenibile ha da poco pubblicato un bando per reclutare personale qualificato disposto a trascorrere un anno tra i ghiacci e i pinguini

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La mancanza di lavoro, si sa, può costringere ad andare lontano. Ma quanti sono realmente disposti a spingersi fino agli estremi confini della terra? E’ quello che sta per scoprire l’Enea – l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – che è alla ricerca di personale qualificato disposto a partecipare alla XXXII spedizione italiana del Programma nazionale di ricerche in Antartide. Un’offerta unica e suggestiva, destinata a segnare per sempre l’esistenza di chi riuscirà a superare la selezione. E a far ingrossare il suo portafoglio, visto che la partecipazione alla spedizione comporterà un compenso giornaliero di 245 euro al giorno.

Antartide
image by 2j architecture

L’Enea è alla ricerca di esperti elettronici, tecnici informatici, tecnici elettricisti/elettrotecnici e di un medico qualificato nell’area dell’emergenza. Che dovranno staccare il biglietto per l’estremo Sud del Globo dove ad accoglierli troveranno ghiacciai e pinguini. Il personale selezionato dovrà, infatti, operare presso la stazione italo-francese “Concordia”, nel sito di Domec, a 3.233 metri di altezza e a 1.200 km di distanza dalla stazione più vicina. E dovrà fare i conti con la possibilità che le temperature notturne raggiungano i -80 gradi. L’Agenzia ha precisato che i candidati verranno sottoposti a una prima selezione sulla base dei curricula per poi essere convocati per un colloquio volto a valutarne le conoscenze tecniche, le esperienze pregresse e l’attitudine a lavorare in gruppo e ad adattarsi ad ambienti ostili.

Non solo: la partecipazione alla spedizione sarà subordinata al superamento delle prove psico-attitudinali e mediche previste da un Regolamento interministeriale del 1985. Perché è fondamentale che i tecnici e i professionisti che verranno scelti per partecipare alla spedizione dimostrino di essere pronti a fare il passo che stanno per compiere. E di essere in grado di fronteggiare situazioni che potrebbero rivelarsi difficili, non solo dal punto di vista logistico. Nel caso specifico del medico, ad esempio, dovrà assicurare interventi di primo soccorso e l’assistenza sanitaria al personale della stazione “Concordia”, provvedere alla prevenzione e garantire la sicurezza e l’igiene (alimentare e non) in un ambiente difficile come quello dell’Antartide. Avvalendosi della strumentazione presente in loco e rimettendosi unicamente alle sue competenze.

Le candidature dovranno essere inviate entro il 13 giugno. I professionisti selezionati dall’Enea partiranno a novembre 2016 per tornare in Italia dopo un anno. Dietro un compenso giornaliero di 245 euro al giorno che farà guadagnare loro più di 7 mila euro al mese. Senza perdere la retribuzione che (se lavorano) continueranno a percepire in Italia. Un incentivo in più per prendere in considerazione l’idea (più che ardita) di trascorrere un intero anno a più di 15.370 km di distanza da casa.

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