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E’ una buona idea lavorare con i parenti? Scopriamolo

Essere al timone di un’azienda al fianco di un affetto sincero può essere una sfida avvincente, ma non sempre i legami di sangue fanno rima con il successo negli affari

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I detti e gli aforismi sulla famiglia spopolano dalla notte dei tempi. Tra tutti abbiamo scelto questa frase di Marcel Proust – “Abbiamo ricevuto dalla nostra famiglia le idee di cui viviamo così come la malattia di cui moriremo” – che fornisce, a nostro avviso, la definizione più onesta ed equilibrata. Fare parte di una famiglia può essere un grande privilegio (lo sanno bene le persone che non l’hanno mai avuta o l’hanno persa precocemente), ma può anche trasformarsi in una condanna. Anche nell’ambiente di lavoro. Ecco perché se vi state chiedendo se sia una buona idea lavorare coi parenti, è il caso che vi fermiate un attimo a riflettere. E che prendiate in considerazione tutta una serie di elementi.

Come è lavorare con i parenti

In tempi di precariato e d’instabilità cronica come i nostri, circondarsi delle persone più care anche in azienda può voler dire tanto. Di contro, ogni piccolo screzio familiare potrebbe trasformarsi in un difficile problema relazionale al lavoro. Cosa è dunque meglio fare? Il progetto di proseguire l’attività di famiglia o di dare corpo a una nuova impresa insieme ai parenti è destinato a fare la nostra fortuna o a trasformarsi in una calamità? Difficile dirlo. I pareri sulla questione non sono affatto univoci. Anzi: all’entusiasmo di chi considera una grande opportunità quella di lavorare a stretto gomito con genitori, zii, cugini, fratelli ecc… fa da contraltare la fermezza di chi mette in guardia dai “parenti serpenti” pronti a rovinarci la vita (anche) professionalmente. A chi dare più credito?

parenti

Anche gli esperti si sono divisi sull’argomento. Il sito americano The Balance riporta l’opinione di due illustri studiosi che la pensano in maniera opposta. Il primo, Joachin Schwass (direttore del “Global Family Business Center” all’Istituto internazionale di Sviluppo del Management di Losanna) è convinto che le imprese a conduzione familiare abbiano una marcia in più; il secondo, John Van Reenen (direttore associato alla “School of Economics” di Londra) sostiene, invece, che abbiano qualcosa in meno rispetto alle altre. Entrambe le opinioni, che i due ricercatori motivano sulla base di robuste valutazioni, meritano di essere prese in considerazione. Perché entrambe dicono parte della verità. Ci sono storiche imprese familiari che hanno sbaragliato la concorrenza perché animate da una passione incondizionata. Di contro, ce ne sono altre che hanno chiuso i battenti miseramente, trascinando soci e fondatori in un fallimento – familiare e professionale – irrimediabile.

I pro e i contro di lavorare con i parenti

Cerchiamo quindi di analizzare più a fondo la faccenda. Lavorare coi parenti può essere una buona idea per vari motivi.

I pro

Lavorare coi parenti può essere una buona idea per vari motivi:

  • Il clima è sereno e fortemente collaborativo. Tutti sono spinti a dare il meglio di loro perché investono tutto (anche il cuore) nell’impresa.
  • Il livello di fiducia è massimo. Ci si può fidare ciecamente dei collaboratori e lavorare con grande serenità. Difficilmente un fratello o una sorella remeranno l’uno contro l’altra, dal momento che hanno tutto l’interesse a mantenere l’azienda in salute per consegnarla in splendida forma ai loro eredi.
  • Si è circondati da persone pronte a fare grandi sacrifici. Quando si tratterà di prendere un’importante decisione o di far quadrare i conti del bilancio, nessuno obietterà nulla, guardando spazientito le lancette dell’orologio, a chi gli chiederà di rimanere oltre il regolare orario di lavoro.
  • Ci si conosce tutti. Il che può risultare utile e vantaggioso anche in termini di tempo, visto che non sarà necessario fare colloqui e provvedere a un attento screening dei collaboratori più stretti.

I Contro

Di contro, lavorare coi parenti può non essere una buona idea per altrettanti vari motivi:

  • Tutti si sentono troppo al sicuro. Fare parte di un’impresa a conduzione familiare può portare ad “abbassare la guardia”. Dal momento che nessuno teme di essere licenziato (soprattutto se è il “cocco di mammà”), il lassismo potrebbe prendere il sopravvento e frenare la spinta alla crescita.
  • I conflitti al lavoro diventano problemi personali. Litigare con un estraneo ha un peso, farlo con un parente un altro. C’è chi arriva a non parlarsi mai più e ad ingaggiare sfiancanti guerre legali che mettono la pietra tombale sulla serenità e sull’unità della famiglia.
  • Può esserci un deficit di meritocrazia. Essere a capo di un’impresa familiare significa lavorare sodo per far sì che i propri figli prendano, un giorno, il controllo di tutto. E se il “rampollo” si rivelasse un completo incompetente? La mancanza di un’effettiva selezione può creare seri problemi, dal momento che i futuri dirigenti non verranno scelti (solo) per i loro meriti.
  • I contributi esterni sono limitati. Se l’organigramma dell’azienda colloca ai piani alti (quelli in cui vengono prese tutte le decisioni che contano) solo i membri della famiglia, il contributo che può essere apportato da risorse esterne, fresche e creative, viene fatalmente penalizzato. L’impresa potrebbe soffrirne molto in termini di crescita e innovazione.

Lavorare con i parenti: conclusioni

In definitiva, dunque, lavorare coi parenti è o non è una buona idea? Dipende. A noi pare che, come in tutti gli altri casi, occorra fare attentissime valutazioni. Partendo dal carattere dei propri familiari. Il vantaggio è che potreste guidare un’impresa con chi già conoscete benissimo. Sfruttatelo e venitene a capo: siete pronti a dividere le responsabilità col cugino fannullone? O ad affidare i conti dell’azienda alla sorella spendacciona? Ricordatevi poi di scindere sempre la sfera lavorativa da quella privata. La frequentazione H24 può giocare brutti scherzi (lavorare col proprio partner, ad esempio, può minare la stabilità del rapporto): se usciti dall’azienda, continuate a parlare di lavoro con le persone che dovrebbero aiutarvi a “staccare la spina”, la routine potrebbe confinarvi in una “trappola infernale” dalla quale sarà difficile evadere. Smessi i panni del socio in affari, riscoprite il piacere di rilassarvi in famiglia. Anche il business se ne avvantaggerà.

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