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Lavoro al Sud: le 10 figure che non si trovano

Lavoro al Sud: sono almeno 10 le figure professionali introvabili nella parte bassa dello Stivale. Colpa del divario tra domanda e offerta.

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Al Sud il tasso di disoccupazione supera il 20%, eppure il lavoro c’è. Vi sono infatti alcuni mestieri per i quali il divario fra la domanda e l’offerta è diventato così ampio da risultare attualmente incolmabile. Sono almeno 10 le figure introvabili o quasi nella parte bassa dello Stivale. Lavori che permetterebbero di avere un’occupazione vera,E’ quanto è emerso dalla lettura dei dati forniti dal sistema informativo Excelsior 2014 ed elaborati dalla Camera di commercio di Monza e Brianza. Dati, che si sono basati sulle previsioni delle aziende e che hanno indicato almeno 10 le figure introvabili nel Sud Italia. Si, ma quali sono queste figure? Dai verniciatori agli elettricisti, dai camerieri agli addetti alle pubbliche relazioni fino ad arrivare agli esperti di beni culturali e di informatica, fisioterapisti, personale qualificato per la ristorazione, conduttori di carrelli elevatori e istruttori di discipline sportive non agonistiche.

Lavoro al Sud: le figure introvabili in ogni regione

Vediamo ora quali sono regione per regione, le figure più ricercate e quindi le strade maggiormente percorribili da chi cerca lavoro al sud. In Sicilia, dove il tasso di disoccupazione pari al 22,5%, nonostante si stimi che dei 1280 posti vacanti 690 sono destinati a restare inoccupati, si cercano addetti alle pubbliche relazioni ma anche conduttori di carrelli elevatori. In seconda battuta, fra le professioni in cui vi è un grosso gap fra domanda ed offerta vi sono anche: conduttori di macchinari per il movimento terra, professionisti della riabilitazione sanitaria, custodi, analisti di software, ingegneri meccanici, operatori dei servizi di igiene, operai per articoli in plastica.

Salendo per lo stivale, in Calabria, dove il tasso di disoccupazione è pari al 24,6%, il consiglio è quello di specializzarsi in precisi settori: da quello della ristorazione, a quello dell’informatica, passando per la meccanica e l’estetica. Mancano infatti: camerieri (100% di difficile reperimento), venditori (67%), estetisti e panettieri (60%), operai addetti alle confezioni (50%), analisti di software, infermieri, ostetriche, tecnici di marketing e operatori di servizi sociali (33%) e meccanici (22%).

In Puglia, invece, si cercano soprattutto elettricisti, ma anche carpentieri e falegnami nell’edilizia (43% di figure di difficile reperimento), ingegneri civili (38,5%), analisti e progettisti di software (37%), marmisti, addetti alle pulizie e custodi (33%), barman (32%), chimici e ingegneri meccanici (25%), mentre in Campania, dove il tasso di disoccupazione è pari al 20,4%, si cercano soprattutto verniciatori. In regione altre professioni che offrono opportunità di lavoro sono: quella riguardante gli agenti immobiliari, quella riguardante i servizi di ristorazione, ma si ricercano anche tecnici programmatori visto che 61,5% è di difficile reperimento, spedizionieri e tecnici della distribuzione e falegnami (50%), analisti e progettisti di software (40%), conduttori di carrelli elevatori (38,5%), operatori di catene di montaggio automatizzate (37,5%) e tecnici elettronici (33,3%). In Basilicata, infine, la ricerca di professionisti riguarderebbe invece gli esperti dei beni culturali, gli ingegneri meccanici, gli istruttori sportivi, i fabbri, gli attrezzisti di macchine utensili, gi artigiani e gli addetti alle confezioni.

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