Al lavoro in bicicletta venendo pagati per pedalare? Si può e si potrà. Tutto merito degli incentivi green di cui molti comuni stanno discutendo per via dei 35 milioni di euro che il ministro Galletti ha deciso di stanziare per promuovere la mobilità sostenibile e per cercare di trovare una valida alternativa al problema legato all’inquinamento atmosferico, soprattutto in città. Basta targhe alterne, giorni di stop o iniziative similari che potrebbero essere solo palliativi. Così come si fa già in Francia e in Norvegia, dove il bonus è di 40 centesimi al km, anche in Italia si potrà tentare di cambiare le abitudini dei cittadini, che verranno pagati per lasciare l’auto in garage e spostarsi su due ruote mettendo in moto le gambe e guadagnandone pure in salute. Torino, Milano, Rimini, ma anche Vicenza, dove tre consiglieri comunali hanno promosso una petizione che ha raggiunto circa 1000 firme, e Bari si sono già attivate per raccogliere la sfida.
A Torino e a Milano, ad esempio, per accaparrarsi una parte dei fondi stanziati dal Ministero, sulla base del modello già in uso in Francia, che prevede che i cittadini che scelgono le due ruote vengano premiati con un’indennità di 25 centesimi al chilometro, l’assessore Enzo Lavolta insieme all’assessore milanese Pierfrancesco Maran, hanno unito le forze e stanno studiando un piano ad hoc per le due città.