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Lavoro: Huawei investe in Italia. In arrivo 3 mila posti di lavoro

In arrivo entro il 2021 circa 3 mila posti di lavoro con il colosso delle telecomunicazioni Huawei. Annunciati nuovi investimenti per un valore di 3 miliardi di dollari, capaci di confermare la solidità del Gruppo nel mercato italiano.

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Nuove opportunità di lavoro ed occupazione sono in arrivo in Italia con il colosso delle telecomunicazioni Huawei. Investimenti per 3 miliardi di dollari e 3 mila nuovi posti di lavoro in arrivo entro il 2021. L’annuncio è stato lanciato da Thomas Miao, Ceo di Huawei Italia.

Lavoro ed occupazione

Lavoro ed occupazione: in arrivo 3 mila nuovi posti con Huawei

Il Ceo di Huawei Italia, Thomas Miao ha annunciato investimenti per 3 miliardi di dollari, con la creazione di 3 mila posti di lavoro con il Gruppo leader delle telecomunicazioni. Si tratta di un annuncio molto importante, che evidenzia quanto il colosso cinese sia ben saldo sul mercato italiano. Nello specifico, Huawei investirà 1,9 miliardi di dollari per l’acquisto delle varie forniture di cui necessita, 1,2 miliardi di dollari saranno adoperati per il marketing ed operations, mentre i restanti 52 milioni saranno investiti nella ricerca e nello sviluppo. Tutto questo porterà alla creazione di nuove opportunità di lavoro ed occupazione. Infatti, nel giro di tre anni si avranno 1.000 nuovi posti di lavoro che diventeranno 3 mila con l’indotto.

Inoltre, tra i progetti futuri c’è anche quello di aprire un laboratorio, denominato Microelectronics Innovation Lab, a Pavia, direttamente collegato all’Università e centro di ricerca milanese. Sono queste le parole di Miao che si basano sulla totale e costante politica di trasparenza della società con i suoi clienti.

Lavoro ed occupazione: il profilo aziendale Huawei

Huawei è una società cinese affermata a livello mondiale, che si occupa dello sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti e servizi legati alle telecomunicazioni. Nata nel 1987 in Cina, nel corso di pochi anni si è affermata in tutto il mondo, in particolar modo in Italia, dove opera da ormai 15 anni. I prodotti del Gruppo sono adoperati da ben 45 dei primi 50 operatori di telefonia a livello mondiale, ed impiegati da circa 140 differenti nazioni. Huawei opera sul mercato attraverso i suoi 180 mila dipendenti ben suddivisi in: Carrier, Enterprise e Consumer.

La società investe continuamente parte del suo fatturato in ricerca e sviluppo. Infatti, nel 2017, circa il 15% dei ricavi fu adoperato per investimenti connessi all’intelligenza artificiale e cloud da applicare ai propri prodotti di carattere sempre più innovativo e tecnologico. Inoltre, il Gruppo è il secondo produttore mondiale di smartphone, subito dopo la Samsung, superando nel secondo trimestre del 2018 la stessa Apple.

Italia e Cina due Paesi sempre più vicini

La motivazione che ha spinto il colosso delle telecomunicazioni ad investire 3 miliardi di dollari nel nostro Paese è quella di voler restare in Italia, cercando alleanze anche con altri Paesi europei. Da ormai 15 anni Huawei è un player molto importante ed affermato nel mercato italiano, per questo motivo bisogna continuare a lavorare in questa direzione attraverso differenti investimenti, in grado di creare anche nuove opportunità di lavoro ed occupazione. Miao ha poi continuato sottolineando quanto Italia e Cina siano alleati dal punto di vista commerciale: “l’Italia ha bisogno della Cina e la Cina dell’Italia”. Ed ancora, oltre ad investimenti e posti di lavoro, Miao ha parlato anche di 5G chiedendo espressamente al Governo italiano delle regole trasparenti per procedere con l’applicazione del Golden power in Italia.

La questione 5G: regole trasparenti per applicare il Golden power in Italia

Negli ultimi tempi si sta discutendo tanto sulla questione connessa al 5G, ossia all’utilizzo sempre più evoluto e veloce di Internet. Una navigazione veloce ed efficace è diventata ormai essenziale per il mercato, divenendo esigenza di molte realtà economiche ed industriali. Per questo motivo, Huawei chiede al Governo italiano la necessità di regole chiare e trasparenti per poter applicare il Golden power connesso al 5G in Italia. Lo stesso Miao afferma: “Adesso il decreto si limita solo ai fornitori non europei mentre dovrebbe essere rivolto a tutti perché la tecnologia è neutrale, non è legata a questioni geopolitiche.” Il Golden power dovrebbe essere applicato a tutti i player per avere un’infrastruttura davvero efficace e sicura.

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