Fa parte della formazione del nuovo governo Renzi, è il responsabile del Lavoro e delle Politiche Sociali e si chiama Giuliano Poletti. E punta su collaborazione e dialogo con il Parlamento e con le forze sociali per attuare le riforme necessarie a risolvere le emergenze del Paese. Sul tavolo delle questioni da risolvere c’è di …
Fa parte della formazione del nuovo governo Renzi, è il responsabile del Lavoro e delle Politiche Sociali e si chiama Giuliano Poletti. E punta su collaborazione e dialogo con il Parlamento e con le forze sociali per attuare le riforme necessarie a risolvere le emergenze del Paese. Sul tavolo delle questioni da risolvere c’è di sicuro la questione della disoccupazione. Il tasso di occupazione ha registrato alla fine del 2013 un calo percentuale del 1,9% e quello giovanile è in picchiata, arrivando al 41,6% di disoccupati. Da risolvere anche le 160 vertenze di aziende in crisi, che necessitano di una soluzione urgente di concerto con il Ministero dello Sviluppo. Per non parlare del problema degli “esodati”, scaturito dalla riforma sulle pensioni da parte dell’ex ministro Fornero.
Tra le promesse di riforme del nuovo governo si darà priorità al cosiddetto Jobs Act, che il nuovo Presidente del Consiglio Renzi ha garantito già per il mese di marzo. Una revisione totale della miriade di forme contrattuali esistenti, che il premier ha deciso di ridurre in modo drastico e che sfocerà in un contratto di inserimento (a tempo indeterminato) e a tutele progressive e crescenti, fino ad arrivare a quella generale prevista dall’articolo 18. L’obiettivo è quello d’incentivare l’assunzione degli under 30 e di ridare equità alla società, il che vuol dire non lasciare indietro nessuno e rendere tutti utili e attivi. Bisogna pensare però anche ai giovani imprenditori e a tutte le aziende italiane, con l’alleggerimento della pressione fiscale e gli incentivi ad auto-prodursi il lavoro. Tradotto in parole povere significa assistenza non solo nella fase di start up, più competitività e possibilità d’investimenti per le imprese e quindi più potere d’acquisto reale per i lavoratori. Aria di novità anche per quanto riguarda le politiche economiche a sostegno del reddito, per trovare nuovi strumenti che permettano di rifinanziare gli ammortizzatori sociali.
Giuliano Poletti è di Imola, ha sessantatrè anni, due figli e una carriera professionale nella politica che l’ha portato, nel corso degli anni, alla presidenza di Legacoop (associazione che conta più di 15mila cooperative), l’unica che nel biennio critico 2011-2012 ha registrato un aumento occupazionale del 2,6%, incrementando il proprio personale dipendente di quasi 13mila unità. È stato uno dei primi ad avvicinarsi a Renzi, confidando nelle sue capacità di innovazione e auspicandosi che il suo operato possa essere di aiuto allo sviluppo dell’Italia, mettendo fine ad una produzione legislativa frenante e oberata di ostacoli e fardelli burocratici.
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