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Legge di Stabilità 2016: tutte le novità sul lavoro

Le misure della Legge di Stabilità 2016 per lavoratori e pensionati.

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La Legge di Stabilità 2016 promette di apportare una lunga serie di correttivi nel mondo del fisco e del lavoro. ma quali sono le principali innovazioni che tale ventata di novità normative è in grado di apportare? Nell’attesa che vengano forniti gli opportuni via libera, cerchiamo di capire un po’ di più cosa ci attende a partire dal prossimo 2016, in relazione a partite IVA, pensionati, universitari, part-time e tanto altro ancora.

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image by Adam Gregor

Legge di Stabilità 2016: Partite IVA e start up

Cominciamo l’elenco delle novità da quelle più attese (e in parte smentite): le partite IVA. Le novità modificano l’attuale normativa al fine di ampliare l’accesso al regime fiscale forfettario di vantaggio. La soglia di ricavi per l’accesso a tale regime viene infatti aumentata di 15.000 euro per i professionisti (portando così il limite a 30.000 euro) e di 10.000 euro per le altre categorie di imprese. Viene estesa la possibilità di accesso al regime forfettario ai lavoratori dipendenti e pensionati che hanno anche un’attività in proprio a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o da pensione non superi i 30.000 euro. Per le nuove attività forfettarie viene inoltre previsto un regime di particolare favore con l’aliquota che scende dall’attuale 10% al 5% applicabile per 5 anni (anziché 3 anni). Ancora, in attesa di una riforma strutturale sulla fiscalità delle società di persone, viene aumentata la franchigia di deduzione IRAP per questa tipologia di imprese da 10.500 a 13.000 euro.

Bonus assunzioni

L’agevolazione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato viene confermata anche per quelle effettuate nel 2016, con riduzione dei contributi al 40% per 24 mesi.

Ammortamenti

La misura introdotta in ambito ammortamento, serve a incentivare gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati tra il 15 ottobre 2015 e il 31 dicembre 2016, mediante il riconoscimento di una maggiorazione della deduzione ai fini della determinazione dell’Ires e dell’Irpef: come noto, la maggiorazione prevista è del 40%, conducendo così il valore della deduzione a complessivo 140%.

Pensioni

Novità anche per chi dal mondo del lavoro è uscito, o sta uscendo. Viene infatti aumentata la “no tax area”, cioè la soglia di reddito entro la quale i pensionati non versano l’Irpef. Per i soggetti sopra i 75 anni si passa dall’attuale soglia di 7.750 euro a 8.000. euro, e lo stesso livello è anche previsto per i lavoratori dipendenti. Per i pensionati di età inferiore ai 75 anni la “no tax area” aumenta da 7.500 euro a 7.750 euro.

Ancora, sempre in ambito pensioni viene prevista la settima operazione di “salvaguardia” a favore dei soggetti in difficoltà con il lavoro e che non hanno ancora maturato i requisiti della legge Fornero per accedere al pensionamento. Una nuova normativa sperimentale è introdotta infine per le donne che intendono lasciare il lavoro con 35 anni di contributi e 57-58 anni di età (e la pensione calcolata con il metodo contributivo): il regime è esteso anche al 2016, anno in cui devono essere maturati i requisiti.

Part time

Le novità per il part time sono finalizzate ad accompagnare i lavoratori più anziani al pensionamento in maniera attiva. Dunque, sarà possibile richiedere il part time ma senza avere penalizzazioni sulla pensione perché lo Stato si farà carico dei contributi figurativi. Di contro, il datore di lavoro dovrà corrispondere in busta paga al lavoratore la quota dei contributi riferiti alle ore non prestate, che si trasformeranno quindi in salario netto.

Ricerca e Università

Concludiamo brevemente questa gamma di novità con l’area della ricerca e dell’Università. Ricordiamo in merito che la legge prevede la selezione di 500 nuovi professori tra le eccellenze italiane. Vengono destinati inoltre 45 milioni di euro nel 2016 per l’assunzione di 1.000 nuovi ricercatori, 60 milioni nel 2017, 80 milioni di nel 2018. Sono infine stanziate 6.000 borse annue per gli specializzandi medici, al fine di assicurare qualità e prospettiva al sistema sanitario nazionale.

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