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Mancata comunicazione assunzione: l’Inps aggiorna le sanzioni

L’Inps ha aggiornato la sezione informativa sulle sanzioni amministrative e civili che sono comminate a coloro i quali non effettuano la necessaria comunicazione per l’assunzione di un lavoratore. L’occasione ci è quindi utile per fare il punto sulle modalità di formalizzazione dell’assunzione, e sulle sanzioni amministrative e civili in vigore per il lavoro nero: un …

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L’Inps ha aggiornato la sezione informativa sulle sanzioni amministrative e civili che sono comminate a coloro i quali non effettuano la necessaria comunicazione per l’assunzione di un lavoratore. L’occasione ci è quindi utile per fare il punto sulle modalità di formalizzazione dell’assunzione, e sulle sanzioni amministrative e civili in vigore per il lavoro nero: un tema particolarmente importante, che è bene non sottovalutare al fine di evitare di andare incontro a situazioni di natura pregiudizievole.

 

Quando è obbligatoria la comunicazione all’Inps. La comunicazione di assunzione deve essere presentata all’Inps entro le ore 24 del giorno precedente (anche festivo) a quello in cui si instaura il rapporto di lavoro. La comunicazione sarà efficace automaticamente anche nei confronti dei Servizi competenti, del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), nonché della Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo, semplificando in tal modo le procedure a carico del datore.

In merito, l’Inps ricorda come la procedura sia obbligatoria:

  • anche per il periodo di prova;
  • qualunque sia la durata del lavoro;
  • anche se il lavoro è saltuario o discontinuo;
  • anche se già assicurati presso un altro datore di lavoro;
  • anche se già assicurati per un’altra attività;
  • anche se di nazionalità straniera;
  • anche se titolari di pensione.

Ancora, l’obbligo di comunicazione sussiste anche nelle ipotesi di proroga, di trasformazione e di cessazione del rapporto di lavoro (in tali casi, la comunicazione deve avvenire entro cinque giorni dall’evento). La comunicazione dovrà essere altresì effettuata in caso di variazioni di elementi del rapporto di lavoro come retribuzione, orario, settimane lavorate, ecc., necessari per il calcolo dei contributi. Non è invece necessario effettuare la comunicazione nell’ipotesi in cui il datore di lavoro proceda a prestazioni di natura occasionale e accessoria (in questo caso infatti il rapporto sarà regolato mediante i c.d. “voucher”).

Sanzioni amministrative e civili per il lavoro nero. Sancito quanto sopra, ricordiamo come il datore di lavoro che omette o ritarda la comunicazione obbligatoria all’Inps debba pagare una sanzione amministrativa alla Direzione Provinciale del Lavoro che oscilla tra i 100 e i 500 euro per ogni lavoratore di cui non si è comunicata l’assunzione. Nell’ipotesi di mancata iscrizione del lavoratore domestico all’Inps, la DPL può applicare una sanzione tra 1.500 e 12.000 euro per ciascun lavoratore in nero, maggiorata di 150 euro per ogni giornata di lavoro effettivo, cumulabile con le altre sanzioni civili e amministrative previste per il lavoro nero.

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