Il convegno svolto il 17 luglio nella sala convegni del CNR Brunelli ha evidenziato l'incremento negli ultimi anni delle azioni di assistenza tecnica finanziate dai fondi comunitari riguardanti le professionalità tecniche relative al settore della sostenibilità ambientale.
I dati presentati dal Ministero dell'Ambiente parlano di una crescita europea tra il 2000 e il 2012 passata da 2,5 a quattro milioni di occupati nei settori verdi (Ecorys).
Anche gli investimenti nell'energia hanno dimostrato tra il 2004 e il 2011, un aumento fino a trenta miliardi in Europa, ma anche in Cina, India e Brasile.
Di fronte al potenziale di crescita del settore (si parla di 120 mila nuovi occupati), il Ministero dell'Ambiente ha avviato una serie di azioni che puntano a promuovere l'occupazione giovanile nei settori di punta dell'economia verde: dalle fonti rinnovabili, ai biocarburanti, alla messa in sicurezza del territorio, delle infrastrutture e degli edifici.
La Fondazione Symbola e Unioncamere hanno presentato il rapporto Green Italy 2011, un accurato studio sulla green economy in Italia dal quale emerge che nel corso del 2011 il 38% delle assunzioni programmate dalle imprese italiane è ricollegabile alle scelte e agli investimenti green che esse hanno compiuto o hanno intenzione di compiere entro fine anno.
La formazione ambientale nel prossimo futuro si rivelerà perciò uno degli investimenti su cui puntare. Per ciò che attiene alle figure professionali emergenti nel prossimo futuro, troviamo: il Consulente in Green Public Procurement (GPP) e il Manager dello sviluppo locale per il turismo eco-sostenibile.
Si tratta di laureati o diplomati con competenze trasversali in area tecnico-ambientale, in turismo eco-sostenibile, giurisprudenza ed economia. Esistono diversi corsi di formazione e Master per specializzarsi ma ciò che si rivela determinante è l'esperienza nel campo unita ad una notevole dose di intraprendenza e conoscenza del territorio al fine di attivare percorsi di green economy in collaborazione con le pubbliche amministrazione.
Il Green Public Procurement (Acquisti Pubblici Verdi) è un sistema che serve a rendere “verdi” gli acquisti pubblici adottandi criteri ambientali nelle procedure di approvvigionamento della Pubblica Amministrazione e nelle Aziende private.
Il GPP potrà essere, quindi, un valido strumento per favorire la crescita di un "mercato verde", attraverso l'inserimento di criteri di preferibilità ambientale nelle procedure di acquisto, la possibilità di considerare i sistemi di etichettatura ambientale come mezzi di prova per la verifica di requisiti ambientali richiesti; la possibilità di utilizzare le certificazioni dei sistemi di gestione ambientale (EMAS – ISO 14001) per verificare le capacità tecniche dei fornitori.
Per ‘rendere verdi’ gli acquisti di un’Amministrazione è necessario agire sulle modalità con cui questi sono realizzati. In particolare, è necessario inserire i criteri ecologici nei bandi di gara per l’acquisto di prodotti e la fornitura di servizi. Una pubblica amministrazione o un’impresa che adotti queste pratiche di acquisto di servizi e prodotti “ambientalmente preferibili” dovrà dotarsi di un consulente e/o responsabile del Green Public Procurement. Questi potrà essere un dirigente, funzionario della Pubblica Amministrazione e/o collaboratore esterno, ma anche un consulente libero professionista, o il dipendente di un’impresa.
Il responsabile del GPP, di un ente pubblico o di un’impresa, dovrà avere conoscenze circa il contesto normativo, competenze pratiche per la stesura di bandi con criteri ecologici, idee e tecniche per la comunicazione pubblica ambientale.
Il Manager per il turismo eco-compatibile è una figura specializzata nello sviluppo locale per il turismo eco-sostenibile. Si occupa prevalentemente dell'implementazione di attività di natura progettuale, con particolare attenzione all'analisi dei contesti territoriali di riferimento, in una logica d’integrazione e valorizzazione dello sviluppo del territorio locale e dell'offerta turistica sostenibile. A tal fine, gestisce rapporti con soggetti pubblici e privati e con associazioni di settore.
Con DPCM del 16 Febbraio 2007 (“Incentivazione dell’adeguamento dell’offerta delle imprese turistico – ricettive e della promozione di forme di turismo ecocompatibile”) sono state decise le ripartizioni e la destinazione dei 48 milioni di Euro stanziati dalla finanziaria 2007 (L. n. 296/2006) per la promozione del turismo eco-compatibile e la realizzazione di iniziative di eccellenza per lo sviluppo e la promozione del sistema turistico nazionale, cercando soprattutto di destagionalizzare e diffondere i flussi turistici su tutto il territorio nazionale. I trentatré milioni e 600 mila Euro saranno appannaggio di tutte quelle piccole e medie imprese che intendano adeguare le proprie strutture e servizi a standard di qualità. Sono comprese anche quelle aziende che metteranno in atto processi di crescita dimensionale nel rispetto del patrimonio paesaggistico.
Investire nella green economy, potrà rivelarsi in un prossimo futuro un mezzo efficace per conciliare crescita economica, occupazione e sostenibilità.
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