Arriva la nuova versione del modello di autocertificazione agli spostamenti, aggiornata al 26 marzo 2020. Ecco le novità e come scaricarlo
Cambia nuovamente il modello di autocertificazione agli spostamenti. Siamo arrivati alla quarta versione. Gli aggiornamenti sono stati necessari a seguito dell’emanazione e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto legge 25 marzo 2020. Ecco il modulo con tutte le informazioni che questo contiene.
Indice
Nuovo modello di autocertificazione agli spostamenti
A soli tre giorni dall’uscita della terza versione del modello di autocertificazione agli spostamenti, ne arriva uno nuovo. Stiamo parlando della quarta versione del documento, essenziale per gli spostamenti sul territorio ai tempi del Coronavirus. L’aggiornamento del documento in questione è stato necessario in seguito dell’entrata in vigore e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dell’ultimo decreto legge 25 marzo 2020. Tale decreto contiene nuove restrizioni e norme relative la lotta al Coronavirus su tutto il territorio nazionale. Ricordiamo che alle misure nazionali, cioè emanate dal Governo centrale, se ne affiancano anche altre emanate a livello regionale.
Il modello di autocertificazione, come lo stesso Franco Gabrielli, il capo della Polizia ha annunciato, deve obbligatoriamente essere aggiornato di volta in volta, rispondendo a ciò che è contenuto nei vari decreti emanati da Governo. Intanto si incrementano anche i controlli e si inaspriscono le pene per chi non rispetta le norme.
Che cosa prevede il nuovo modello di autocertificazione agli spostamenti?
Il nuovo modulo di autocertificazione è stato incrementato di alcune voci ed informazioni necessarie. Si tratta di un documento rilevante, che i cittadini, in caso di spostamenti inevitabili sul territorio, devono esporre alle Forze dell’Ordine. Nel modello, i cittadini devono dichiarare sotto la propria responsabilità:
- di non essere sottoposti a misure di quarantena e non aver contratto il virus;
- indicare il luogo da cui è iniziato lo spostamento e la meta di destinazione;
- essere a conoscenza delle misure anti-Coronavirus oggi vigenti, con le limitazioni sulla mobilità su tutto il territorio nazionale;
- di conoscere perfettamente non solo le disposizioni a livello nazionale ma anche a livello regionale;
- di essere a conoscenza delle sanzioni penali previste nel caso di false dichiarazioni;
- indicare i motivi degli spostamenti: ossia per lavoro, urgenza (per trasferimenti da un Comune diverso), situazioni di necessità e di salute.
Il modello deve essere appositamente firmato dal cittadino e dalle Forze dell’Ordine, riportando il luogo e la data del giorno in cui avviene lo spostamento.
Come e dove scaricare il modulo
Nel caso in cui disponiate di stampanti a casa e dunque avete la possibilità di stampare il nuovo modello di autocertificazione agli spostamenti, potete scaricarlo direttamente da qui:
Nel caso in cui non potete stampare il modello, avete la possibilità di ricopiarlo a mano su carta semplice. Non valgono foto o formati PDF. Il modello è personale e può essere adoperato una sola volta. Ricordatevi di portarlo sempre con voi, anche quando vi spostate a piedi nello stesso Comune di residenza o di domicilio. In caso di controlli dovete esibire il modulo, che verrà controllato e firmato dalle Forze dell’Ordine. Se ci sono dichiarazioni fasulle, scattano le denunce con delle pene che si sono fatte molto più pesanti e prevedono non solo multe ma anche la reclusione.
I controlli e le pene per chi non rispetta le regole
I controlli su tutto il territorio nazionale sono incrementati notevolmente. Il capo della Polizia Gabrielli, ha affermato che la battaglia al Coronavirus si combatte negli ospedali, ma un ruolo molto importante lo hanno anche le Forze dell’Ordine nel controllare e punire tutti i trasgressori. Questi rischiano di vanificare lo sforzo ed il lavoro di tanti. Per questo motivo è aumentata la presenza di forze armate sul territorio, così come nel corso delle settimane sono aumentate anche le denunce. Infatti, su circa due milioni e mezzo di controlli effettuati, ci sono state circa 110 mila sanzioni. Indice che purtroppo sono presenti ancora parecchie persone che non rispettano le normative. Questi soggetti saranno puniti, in quanto le denunce non cadranno nel “dimenticatoio”, come conferma Gabrielli.
L’ultimo decreto ha inasprito anche le pene. Oggi chi non rispetta la legge rischia dai 3 ai 18 mesi di reclusione con multe che vanno dai 500 ai 5 mila euro.
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