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Mutui: da Comissione Senato ok al Fondo di solidarietà

Buone notizie per chi ha un mutuo e ha perso il lavoro. Nel pomeriggio di ieri la Commissione permanente finanze e tesoro del Senato ha dato parere favorevole al Regolamento per il “Fondo di solidarietà”, destinato al sostegno di quei nuclei familiari che, dopo aver acceso un mutuo sulla prima casa, si sono trovati nell’impossibilità …

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Buone notizie per chi ha un mutuo e ha perso il lavoro. Nel pomeriggio di ieri la Commissione permanente finanze e tesoro del Senato ha dato parere favorevole al Regolamento per il “Fondo di solidarietà”, destinato al sostegno di quei nuclei familiari che, dopo aver acceso un mutuo sulla prima casa, si sono trovati nell’impossibilità di affrontarlo a causa di sopraggiunti cambiamenti della condizione economica di partenza. Una misura questa  ideata e fortemente voluta da Federica Rossi Gasparrini, presidente di Federcasalinghe. Attualmente è in vigore il Piano per le famiglie, sostenuto dall’Abi e da diverse associazioni di consumatori. L’Associazione bancaria italiana ha rinnovato per la quinta volta la proroga, mantenendo il “Piano” ancora attivo.

La speranza è quella di garantire la continuità tra le due misure, anche se tra esse sussistono differenze sostanziali. Il Fondo di solidarietà è infatti più restrittivo del Piano per le famiglie (ma garantisce una copertura superiore). Le condizioni di accesso sono quindi diverse. Per il 2012 il Fondo dispone di 20 milioni di euro. Per accedere agli aiuti previsti dal Fondo (una volta entrato in vigore), si deve aver perso un posto di lavoro a tempo indeterminato, contrariamente al Piano che invece “accetta” anche perdite di posti a tempo determinato, la cassa integrazione (entrambi però, solo se verificatisi entro il 28 febbraio). Per entrambe le misure invece,  vale la condizione della sopraggiunta morte o non autosufficienza del mutuatario.

Un’altra differenza rilevante riguarda gli interessi del mutuo. Il Piano famiglie attribuisce il peso economico di tali interessi sul titolare del mutuo (che dovrà pagarli dopo la fine della sospensione), mentre il Fondo, una volta in essere, coprirà anche quelli, scaricando le famiglie dall’incombenza. Il Fondo di solidarietà (che permette la sospensione del mutuo per 18 mesi), potrebbe essere attivato già ad aprile, visto il parere favorevole espresso ieri dalla Commissione del Senato. A fine gennaio l'omonima Commissione della Camera aveva dato anch'essa parere favorevole. Per accedere al Piano famiglie invece (la misura attualmente attiva), è necessario recarsi in banca e chiedere l’apposito modulo da compilare, tale operazione va fatta entro il 31 marzo.

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