Si chiama EaSI il nuovo programma dell’Unione Europea sorto per favorire l’occupazione giovanile e l’innovazione sociale. Un programma che punta a distribuire oltre 900 milioni di euro in tutto il vecchio Continente, consentendo in tal modo di avviare nuovi piani per l’occupazione e l’innovazione sociale, da qui al 2020. Ma quali sono le potenzialità del programma? E in che modo il programma intende dare una nuova speranza occupazionale ai giovani?
Ad essere prioritari beneficiari del programma saranno soprattutto gli enti locali, i servizi per l’impiego, le organizzazioni non governative, gli istituti di istruzione superiore, gli istituti di ricerca e tutte le autorità (dalle nazionali a quelle più vicine al territorio) che possono influenzare positivamente il tessuto occupazionale europeo.
Asse Progress
Il programma è suddiviso in tre diversi assi. Al primo, denominato Progress, spetta la quota di contributi maggiore (circa 560 milioni di euro). Scopo dell’asse è quello di affrontare il tema della disoccupazione (prevalentemente giovanile) e l’inclusione sociale, oltre alla riduzione e alla prevenzione della povertà. A tal fine il programma punta a finanziare progetti di raccolta dati e statistiche, sviluppo di metodologie comuni, simulazioni, classificazioni, indicatori di confronto, studi, analisi, relazioni, valutazioni e analisi di impatto qualitative quantitative. Sono inoltre finanziabili i progetti per gli scambi e la diffusione di buone prassi, eventi, conferenze e seminari, formazione id operatori giuridici e politici, redazione e pubblicazione di guida, attività di informazione e di comunicazione. Il finanziamento comunitario non potrà superare l’80%, a meno che non si tratti di circostanze debitamente giustificate.
Asse Eures
All’asse Eures (probabilmente, il più noto a chi cerca un lavoro) spettano invece 165 milioni di euro. Obiettivo del programma in tale ambito è quello di finanziare azioni dirette a promuovere la mobilità volontaria di persone dell’Unione, su base equa e senza che ostacoli alla mobilità possano pregiudicare la possibilità di intraprendere una nuova esperienza occupazionale. Sono pertanto prioritariamente finanziati lo sviluppo di partenariati transfrontalieri, la fornitura di informazioni, di consulenza e di servizi di assunzione e di collocamento per i lavoratori transfrontalieri, o ancora le piattaforme digitali multliingue per intermediare offerta e domanda dei lavoro. Sono inoltre finanziabili lo sviluppo di programmi di mobilità, attività di informazione e id comunicazione per sensibilizzare sui vantaggi della mobilità geografica e lavorativa. I progetti possono finanziare al massimo il 95% delle spese ammesse.
Asse Microfinanza
Ultimo dei tre assi è quello relativo alla Microfinanza e imprenditoria scoiale, cui spettano 193 milioni di euro. Nell’ambito di tale asse è possibile erogare sostegni concreti a microfinanza e imprese sociali, mediante strumenti finanziari e sovvenzioni. L’asse può finanziare l’intero costo delle azioni realizzate mediate strumenti finanziari.
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