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Pensioni: più soldi per chi lascia il mondo del lavoro. I piani del Governo

Servono più soldi per le pensioni, con particolare riferimento a quelle minime. Ecco le idee del Governo per riformare il sistema previdenziale italiano

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La questione pensioni resta un tassello abbastanza caldo e particolarmente delicato da affrontare il prima possibile, soprattutto in vista della scadenza di Quota 100. Servono più soldi per i pensionati il cui potere d’acquisto è calato notevolmente a causa della crisi economica in atto. Quali sono i piani a cui sta lavorando il Governo per affrontare la questione?

Più soldi per i pensionati

aumento pensione

La crisi sanitaria che ha inevitabilmente innescato anche la crisi economica ha colpito le tasche dei pensionati. Il potere d’acquisto di chi ha lasciato il mondo del lavoro si è ridotto notevolmente nel corso dei mesi. Torna così l’attenzione su uno degli argomenti più scottanti e delicati, ossia quello delle pensioni. Servono più soldi per i pensionati ma il reperimento delle risorse non è certamente semplice ed immediato. Il Governo sta pensando a delle soluzioni, soprattutto in vista della scadenza di Quota 100 prevista per dicembre 2021. Sul tavolo di lavoro ci sono diverse ipotesi ed idee a cui guardare con particolare attenzione, per creare una nuova e valida riforma pensionistica.

Pensioni: la necessità di trovare più soldi

La riforma delle pensioni è un aspetto molto importante a cui il Governo sta lavorando per creare delle valide alternative a Quota 100, ormai in scadenza. La categoria dei pensionati non è stata risparmiata dalla crisi economica che interessa il nostro Paese da ormai quasi due anni. La causa di tutto questo è stata la pandemia da Covid con le successive chiusure e lockdown che hanno cambiato il modo di lavorare, facendo strada al telelavoro, ma allo stesso tempo hanno frenato la crescita economica. Oggi la situazione lentamente sta ripartendo ma restano tanti i problemi da dover risolvere. Uno di questi è relativo alla diminuzione del potere d’acquisto dei pensionati. Alla luce di tutto questo servono più soldi per le pensioni, in particolare di quelle minime, assicurando una completa e radicale riforma del sistema pensionistico, unica alternativa per invertire la rotta e migliorare le condizioni di vita di chi ha lasciato il mondo del lavoro. A questo punto sorge spontanea una domanda: “come trovare i soldi per aumentare le pensioni?”

Come trovare i fondi

Il Governo è a lavoro per trovare sufficienti fondi capaci di garantire l’aumento delle pensioni, con particolare attenzione per quelle minime. Con l’approvazione del Ddl Delega per la riforma fiscale approvata di recente, sono già stati fatti dei passi importanti in riferimento alle pensioni. Tale documento prevede una serie di riforme in grado di far rientrare il nostro Paese nella spesa che è stata prevista per le pensioni. Nel dettaglio prevede di:

  • stimolare la crescita economica con il miglioramento dell’efficienza delle imposte e relativa riduzione del carico fiscale che pesa sui fattori di produzione;
  • la semplificazione dell’intero sistema, anche grazie all’eliminazione dei micro tributi;
  • contrastare l’evasione ed elusione fiscale;
  • la progressività del sistema rispettando il principio di giustizia ed equità.

Questi sono i punti salienti del Ddl in questione.

Pensioni ed i piani per il prossimo anno

Per superare Quota 100 e garantire delle valide alternative, i vari partiti politici hanno avanzato diverse ipotesi ed idee. Qui di seguito ne riportiamo alcune tra le più rilevanti.

Quota 97-98

Una proposta è quella di Quota 97-98, ossia una sorta di Quota 100 modificata. Tale proposta consentirebbe di andare in pensione a partire dai 62 anni. Ad ogni modo c’è da ricordare che prima si esce dal mondo del lavoro e più aumentano i costi. Per essere più precisi, la decurtazione prevista è la seguente:

  • uscita dal mondo del lavoro a 62 con una decurtazione pari al 10%;
  • pensione a 63 anni con una decurtazione del 8%;
  • uscita a 64 anni con decurtazione pari al 6%;
  • il 4% previsto per chi esce a 65 anni;
  • 2% per chi va in pensione a 66 anni.

Dunque secondo tale sistema è possibile andare in pensione da 62 anni, tenendo in considerazione la relativa decurtazione economica.

La pensione di garanzia

Attualmente un lavoratore può abbandonare il mondo professionale nel momento in cui matura una pensione pari a 1,5 volte l’assegno sociale che è di circa 470 euro. Il sistema della pensione di garanzia prevede l’abbassamento del tetto da 1,5 a 1,2 volte garantendo comunque un assegno previdenziale non inferiore a 660 euro al mese. Ovviamente stiamo parlando di proposte che devono essere studiate meglio prima di essere messe in atto e su cui vi manterremo aggiornati.

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