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Pubblica Amministrazione si tinge di rosa: quando la presenza femminile supera quella maschile

La Pubblica Amministrazione italiana si arricchisce sempre di più di personale femminile. Il 56,6% della Pubblica Amministrazione è donna. Secondo i dati esaminati da ConvenzionIstituzionali.it, su 22 settori 12 sono a maggior presenza femminile.

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La Pubblica Amministrazione si arricchisce sempre più di personale femminile. La scuola e la carriera penitenziaria sono i settori in cui la presenza femminile supera quella maschile. Il 56,6% degli impiegati nella Pubblica Amministrazione, sono donne. Ma non solo. Secondo i dati presi in esame da ConvenzionIstituzioni, 12 settori su 22  sono donna.

pubblica amministrazione

Le donne, sempre più a lavorare nella Pubblica Amministrazione

Secondo i dati valutati da ConvenzionIstituzioni, la Pubblica Amministrazione si compone sempre di più di impiegati di sesso femminile. Le donne, nella Pubblica Amministrazione italiana, rappresentano il 56,6%, circa 3 milioni, mentre gli uomini rappresentano il 43,4%. Su 22 settori presi in esame, ben 12 di questi sono donna. Questo vuol dire che in 12 settori su 22, il personale femminile supera (rappresentando più del 50%) il personale maschile. E’ soprattutto il settore scolastico e quello legato alla carriera penitenziaria, ad essere composto principalmente da donne. Dati che sicuramente fanno onore alle donne, che si affermano con successo e diligenza in differenti settori della Pubblica Amministrazione.

I settori in cui la presenza femminile supera quella maschile

In 12 settori su 22, le donne sono più del 50% rispetto ai colleghi maschi, a dimostrazione che la Pubblica Amministrazione è sempre più “rosa”. Il settore scolastico è quello che, oltre ad occupare un gran numero di persone (1.106.180 dipendenti) si compone del 79% di personale femminile. Al secondo posto dei settori più “rosa” della Pubblica Amministrazione, troviamo quello relativo alla carriera penitenziaria.

A sorpresa, su 321 impiegati, 220 sono di sesso femminile, con una percentuale del 69%. Di queste 220 donne nel settore penitenziario, ben 217 occupano cariche dirigenziali. Anche il servizio sanitario nazionale è “rosa”. Qui, su 648.663 impiegati, 428.389 sono donne, con una percentuale pari al 66%. Seguono le impiegate nelle Regioni a statuto speciale, dove le donne sono il 60% (54.501) degli occupati, mentre il 58% (pari a 700) è occupato nella carriera prefettizia.

I settori prevalentemente maschili nel pubblico impiego

Quali sono i settori che restano prevalentemente maschili? Ci riferiamo essenzialmente alle Forze Armate, dove i maschi rappresentano il 96%, pari a 169.170 uomini su 178.639 dipendenti totali. Anche i corpo dei Vigili del Fuoco, registra una stessa percentuale di presenza maschile (96%), con 32.102 dipendenti uomini, su un totale di 33.908 dipendenti. Seguono i Corpi di Polizia, dove la presenza maschile si attesta al 92%, con 282.970 uomini, su un totale di 308.765. Nella carriera diplomatica, la presenza maschile è del 78%, con 749 uomini su 958 impiegati totali

L’età media dei lavoratori nella Pubblica Amministrazione italiana

Generalmente, l’età media degli impiegati nella Pubblica Amministrazione è di 50 anni. Tuttavia, le donne sono più giovani dei colleghi maschi. Il comparto più giovane? Parliamo delle Forze Armate, che si compongono di personale giovane con una media di 38 anni. Anche in questo caso, le donne impiegate sono più giovani dei maschi. La media è di 29 anni per le donne nelle Forze Armate, contro i 38 anni degli uomini impiegati nello stesso settore. Nei corpi diplomatici, l’età media delle donne è di 41 anni, contro i 46 anni dei maschi.

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