Home » News Lavoro

Quando l’estate finisce nel mio paese.

Resoconto di fine estate in una località turistica del Sud Italia Quando si restringono le file di ombrelloni e la spiaggia alleggerita di bagnanti e si incontrano file di esseri umani cariche di bagagli sulla strada che porta alla fermata degli autobus, allora vuol dire che anche il lavoro è finito.Chiudono le piccole e grandi …

Leggi tutto

Condividi questo bel contenuto



Resoconto di fine estate in una località turistica del Sud Italia

Quando si restringono le file di ombrelloni e la spiaggia alleggerita di bagnanti e si incontrano file di esseri umani cariche di bagagli sulla strada che porta alla fermata degli autobus, allora vuol dire che anche il lavoro è finito.
Chiudono le piccole e grandi imprese. Serrano le porte i ristoranti all’aperto, le tante pizzerie, i residence, gli alberghi.

Allora si fa l’esame degli stipendi. E’ sempre lo stesso.
I padroni hanno studiato ben bene il modo di alleggerire le tasche dei dipendenti e i dipendenti hanno incassato illusori stipendi, la “liquidazione” tanto attesa, molte tasse da pagare per conto di lui: il nuovo padrone.
Pensavamo d’essere diversi da loro, i nostri genitori, che partivano oltre frontiera per trovare lavoro e sfuggire alla vecchiezza di questo amato e solitario sud Italia; di questo amato e tortuoso villaggio di anime custodito da strade tortuose, abbellito dal mare che scorre sotto scogli profondi.
Allora c’erano fattori insidiosi come vipere velenose che torturavano moralmente.

Ora ci sono le carte. Fogli bianchi imbrattati di bugie che giovani alla prima esperienza “firmano” e anche molti adulti. Così nelle tasche dello stato arrivano soldi rubati due volti, dai nuovi signori e dalle scadenze.
E poi ci sono gli stranieri, anche loro “in regola”, ma alla regola dei padroni. Contratti di poche ore al giorno per lavori di tredici, quattordici ore al giorno.
Nei ristoranti, pallidi come malati, sottili come fantasmi. Camminano di notte caricando bottiglie di vetro nei contenitori. Ci si accorge della loro presenza da quel boato improvviso, la notte.
Ma l’estate è finita. Le illusioni di felicità sono svanite nella mente dei molti turisti.
Ora rimane l’amara conclusione dell’ennesima certezza che qui le cose non cambiano ripetuto di bocca in bocca come fosse una malattia contagiosa.
E’ quella della rassegnazione. Contagioso virus della zona.


Lettera inviata a: Posta di Bianco Lavoro

Cerchi un nuovo lavoro?

Per avere sempre offerte di lavoro reali e verificate nella tua casella email in linea con le tue esigenze: Registrati su Euspert Bianco Lavoro

Condividi questo bel contenuto
× Eccomi!