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Quota 100: si può continuare a lavorare durante i mesi di finestra mobile?

Anche per chi ha maturato i requisiti necessari per andare in pensione anticipata con Quota 100 è possibile continuare a lavorare nei periodi di finestra mobile previsti dalla legislazione vigente. Ecco tutti i vantaggi.

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Con l’introduzione della pensione anticipata Quota 100 sorge una lecita domanda in riferimento al periodo di finestra mobile previsto dalla normativa vigente. I cittadini che hanno i requisiti richiesti per accedere alla pensione anticipata, possono continuare a lavorare nei 3 o 6 mesi di finestra mobile? Andiamo a chiarire la situazione.

pensioni Quota 100

Finestra mobile che cos’è?

La questione legata alle pensioni è senza dubbio un rompicapo fatto di legislatura, di burocrazia, di requisiti da raggiungere e scadenze da rispettare. Altra questione è quella relativa ai mesi di finestra mobile. Di cosa si tratta? In maniera molto semplice, i mesi di finestra mobile che variano tra dipendenti pubblici e privati, sono il periodo di tempo tra la maturazione dei requisiti per andare in pensione e la reale ed effettiva riscossione della pensione stessa.

Infatti, il primo assegno pensionistico non è pagato nell’immediato, appena il soggetto raggiunge i requisiti per la pensione, bensì questo è versato qualche mese dopo. Nello specifico, alla maturazione dei requisiti richiesti per andare in pensione è prevista una finestra mobile delle durata di 3 mesi per tutti i dipendenti nel settore privato, ed una finestra mobile di 6 mesi per i lavoratori nel settore pubblico. Anche per chi va in pensione anticipata Quota 100 sono previsti tali periodi di finestra mobile.

Quota 100: si può lavorare nel periodo di finestra mobile?

Come ben sappiamo Quota 100 permette ai lavoratori di andare in pensione anticipata con 62 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi versati. Anche per chi ha maturato i requisiti necessari per andare in pensione anticipata con Quota 100, è previsto un periodo di finestra mobile. Tuttavia l’ingresso in queste finestre mobili che, come abbiamo visto, cambiano tra dipendenti pubblici e privati, porta con se legittimi dubbi.

Uno tra tanti è relativo alla possibilità o meno di poter continuare a lavorare nel periodo che intercorre tra il raggiungimento del diritto alla pensione ed il versamento stesso della pensione. Insomma: i soggetti che hanno maturato i requisiti per la pensione, possono continuare a lavorare nel periodo di finestra mobile? La risposta è affermativa. Infatti, chi entra nel periodo di finestra mobile può continuare a lavorare per quei 3 o 6 mesi previsti, fino al momento del versamento effettivo dell’assegno pensionistico. In questo modo si possono evitare periodi di fermo, senza alcun tipo di entrata economica e senza alcun tipo di conseguenza fiscale.

Quota 100: l’attuale sistema legato alla finestra mobile

Vediamo cosa prevede il sistema e la legislazione attuale per quanto riguarda Quota 100 ed i periodi di finestra mobile. Con l’approvazione del DL 4/2019 è stata reintrodotta una finestra mobile della durata di 3 mesi per tutti i lavoratori che hanno maturato i requisiti richiesti per accedere alla pensione anticipata a partire dal 1 gennaio 2019. Ricordiamo che i requisiti per la pensione anticipata sono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, 41 anni di contributi per i lavoratori precoci.

Anche per la pensione anticipata in Quota 100, il DL 4/2019 ha introdotto una finestra mobile di 3 mesi per i lavoratori nel settore privato e 6 mesi per i lavoratori nel settore pubblico. Dunque, per chi dal 1 gennaio 2019 in poi ha maturato i requisiti richiesti in Quota 100, ossia 62 anni anagrafici e 38 di contributi, si aprono i periodi di finestra mobile. Dunque si potrà effettivamente andare in pensione ricevendo l’assegno pensionistico solo dopo 3 o 6 mesi dal raggiungimento dei requisiti richiesti, entrando così nel periodo di finestra mobile.

Lavorare nel periodo di finestra mobile è utile

Avere la possibilità di continuare a lavorare anche nei periodi di finestra mobile è di notevole importanza ed utilità per i tanti che si apprestano ad andare in pensione. Il primo vantaggio è senza dubbio legato ad un aspetto economico. Per molti potrebbe essere un reale problema non percepire alcuno stipendio nei mesi di finestra mobile (effettivi mesi di stop, in cui pur avendo i requisiti idonei alla pensione, non si può effettivamente andare in pensione e ricevere l’assegno pensionistico). Così, avendo la possibilità di continuare a lavorare, i soggetti hanno l’opportunità di guadagnare senza rimanere senza entrate per i mesi di finestra mobile prevista, il tutto senza conseguenze o rischi per la propria pensione.

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