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Recovery Fund: trovato l’accordo. All’Italia oltre 208 miliardi di euro

Trovato l’accordo sulla Recovery Fund. All’Italia spettano 208.8 miliardi di euro e la responsabilità di mettere in campo misure vincenti di ripartenza

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L’Europa ha trovato il tanto atteso accordo sulla Recovery Fund e gli aiuti da destinare agli Stati colpiti dall’emergenza Coronavirus. Ad annunciare la notizia il Presidente del Consiglio Ue Charles Michel. All’Italia 208,8 miliardi di euro, di cui ben 81 di sussidi e 127,4 miliardi di prestiti da dover restituire in un secondo momento. Ora bisogna lavorare a misure concrete che possano utilizzare questi fondi per risollevare l’economia del Paese il prima possibile ed in maniera efficace.

Trovato l’accordo sul Recovery Fund

Recovery Fund

I leader europei hanno raggiunto l’accordo sulla Recovery Fund ed il bilancio Ue 2021-2027. A renderlo noto questa mattina è stato il Presidente del Consiglio Ue Charles Michel. Si è trattato di un negoziato record, durato ben 92 ore, cercando di accordare tutti gli Stati nell’adottare soluzioni valide e dividere equamente i fondi a disposizione. Nello specifico il Recovery Fund ha una dotazione di ben 750 miliardi di euro. Di questi, 390 miliardi di sussidi e 360 miliardi di euro di prestiti. Per quanto riguarda il bilancio, questo è stato fissato a 1.074 miliardi di euro. Rispetto all’iniziale proposta della Commissione è diminuito l’ammontare di prestiti a fondo perduto, dai 500 originari ai 390 attuali.

I fondi destinati all’Italia

In tutto questo, cosa spetta all’Italia? Ebbene ad accordo raggiunto, il nostro Paese è quello che più di tutti beneficerà degli stanziamenti Next Generation Ue, aggiudicandosi il 28% del totale. Parlando di cifre esatte e precise, all’Italia spettano 208,8 miliardi di euro, di cui 81 di sussidi a fondo perduto e 127 miliardi di prestiti da dover poi restituire. Fondi in più per l’Italia, considerata uno dei Paesi più colpiti dall’emergenza sanitaria da Coronavirus. Infatti, si parla di ben 36 miliardi in più rispetto all’iniziale proposta avanzata dalla Commissione, che aveva pensato di concedere all’Italia 173 miliardi di euro. Il Premier Conte esce soddisfatto, a testa alta da questo incontro con i leader europei, portando a casa più fondi che saranno adoperati per risollevare l’economia e rilanciare il Paese in Europa. I Paesi frugali (Austria, Danimarca, Olanda, Svezia) hanno tentato in tutti i modi di limitare gli stanziamenti nei confronti dei Paesi del Sud più colpiti dalla pandemia, senza riuscirci.

Il bilancio Ue 2021-2027

Diamo ora uno sguardo al bilancio europeo 2021-2027. Questo è rimasto a 1.074 miliardi di euro. Più sconti concessi ai Paese frugali, ma anche l’introduzione di rimborsi su richiesta del Regno Unito ai tempi di Margaret Thatcher, che tanti leader europei avrebbero voluto cancellare con la Brexit. Ed ancora, alla Danimarca 322 milioni all’anno di rimborsi , ai Paesi Bassi 1,921 miliardi di euro, all’Austria 565 milioni, alla Svezia 1,069 miliardi. Dunque, si è cercato di accordare un po’ tutti gli Stati, in maniera da raggiungere un’importante accordo economico in tempi sicuramente non facili per nessuna economia, non solo a livello europeo ma anche mondiale.

Recovery Fund: adesso bisogna mettere in campo misure efficaci

L’Italia esce vincente dall’incontro con i leader europei, portando a casa più fondi di quelli previsti. Conte non può che ritenersi soddisfatto per quanto accaduto e pronto a mettere in campo delle misure di carattere vincente per risollevare le sorti dell’economia italiana. Ottenuti i fondi dall’Europa, ora l’Italia ha una grossa responsabilità sulle spalle, ossia adoperarli nel migliore dei modi per raggiungere importanti obiettivi economici. Ovviamente bisognerà dare prova all’Europa della nostra maturità e capacità di gestire un Paese in piena emergenza economica. Nessuno spreco è ammesso ma solo strategie di ripartenza concrete, efficaci e vincenti.

L’Italia è uscita forte, facendo sentire le proprie ragioni senza abbassare la testa a compromessi, che avrebbero potuto danneggiare in qualche modo il nostro Paese. Ora bisogna guardare avanti e conquistare la fiducia europea con una nuova sfida, che vuol dire adoperare al meglio i fondi ricevuti. Nel corso dei prossimi giorni vedremo come procederanno i lavori.

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