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Reddito di Cittadinanza: non tutti devono sottoscrivere il Patto per il Lavoro. Ecco le novità

Ecco chi sono gli esclusi, gli esonerati e gli esonerabili dalla sottoscrizione del Patto per il Lavoro nel progetto Reddito di Cittadinanza

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Dalla prossima settimana si partirà con la convocazione dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza per la sottoscrizione del Patto per il Lavoro. Tuttavia non tutti sono tenuti a firmare tale contratto, c’è chi appartiene alle categorie di esclusi, esonerati o esonerabili. Cerchiamo di definire queste tre categorie ed in cosa si differenziano tra di loro.

reddito di cittadinanza

Le convocazioni per il Patto per il Lavoro

Dalla prossima settimana i vari centri per l’impiego incominceranno a convocare i beneficiari del Reddito di Cittadinanza per la sottoscrizione del Patto per il Lavoro. I beneficiari una volta firmato il patto, hanno l’obbligo di rispettare tutti i doveri che esso comporta, altrimenti rischiano di perdere il diritto al sussidio economico. Tuttavia è bene precisare che non tutti i beneficiari sono tenuti a sottoscrivere tale Patto. Ci sono appartenenti alle categorie di esclusi, esonerati ed esonerabili per cui sono previste delle eccezioni. Diventa importante fare chiarezza sulle tre categorie sopra citate e sulle differenze che intercorrono tra di loro. Prima di tutto non bisogna assolutamente confondere gli esonerati con gli esclusi, così come è importante ricordare che anche gli esonerati hanno l’obbligo di recarsi alla prima convocazione del Centro per l’impiego.

Gli esclusi dal Patto per il Lavoro

Gli esclusi dalla sottoscrizione del Patto per il Lavoro non sono tenuti a compiere tutto l’iter che invece si richiede agli altri soggetti. Nello specifico sono ritenuti esclusi:

  • I soggetti che percepiscono una pensione diretta;
  • I soggetti con un’età superiore i 65 anni;
  • I soggetti con un reddito da lavoro superiore 8.145 euro all’anno;
  • I soggetti con un reddito da lavoro autonomo superiore i 4.800 euro annui;
  • Tutti i soggetti non inclusi nella scala di equivalenza;
  • I soggetti disabili

Dunque tutte queste categorie di individui non hanno il dovere di sottoscrivere ed effettuare tutta la prassi presso i vari Centri per l’impiego. Questione diversa riguarda gli esonerati o esonerabili.

Chi sono gli esonerati dal Patto per il Lavoro

Vediamo di chiarire chi sono gli esonerati dal Patto per il Lavoro:

  • Tutti i soggetti che frequentano un corso di formazione per conseguire una qualifica professionale regionale;
  • I soggetti che hanno preso parte ad un’altra politica attiva

Queste sono le categorie di soggetti esonerati dalla sottoscrizione del Patto per il Lavoro, almeno fino a quando la situazione ostativa verrà meno. I soggetti esonerati, hanno comunque l’obbligo di presentarsi alla prima convocazione del centro per l’impiego che si occupano della ricerca e selezione del personale da inserire nel mondo del lavoro.

Le situazioni di esonerabilità

Oltre alle categorie sopra citate, ci sono anche dei casi di esonerabilità, in cui i soggetti sono liberi di scegliere se firmare il Patto per il Lavoro oppure stipularlo in un secondo momento, ossia nel momento in cui la situazione che ha portato all’esonero venga meno. Sono esonerabili:

  • I soggetti che hanno a carico minori oppure disabili;
  • I soggetti momentaneamente impegnati in progetti di tirocinio o di orientamento;
  • Le donne in stato di gravidanza;
  • I working poor, impiegati per almeno 20 ore settimanali con un reddito non superiore gli 8.150 euro se si tratta di lavoro dipendente e 4.800 se si tratta di lavoro autonomo, mantenendo così lo stato di disoccupazione.
  • I soggetti che hanno una situazione di salute particolare, che non permette la sottoscrizione del Patto per il Lavoro stesso. Tuttavia lo stato di salute deve essere certificato da un medico.

Ed ancora, gli operatori del Centro per l’impiego e navigator, durante il colloquio potrebbero individuare dei profili con alto tasso di vulnerabilità per la sottoscrizione del Patto. In questo caso è previsto il rinvio al Comune per la sottoscrizione del Patto per l’Inclusione.

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