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La relazione tra coach e coachee: le caratteristiche ed i 4 pilastri

La relazione tra coach e coachee è definita relazione facilitante e si basa su un rapporto di fiducia e su quattro pilastri chiave alla base del percorso e delle sessioni di coaching. Scopri quali sono!

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Il coach è quella figura professionale che motiva la persona e le insegna a raggiungere i suoi obiettivi. Per questo il professionista di coaching deve formarsi con un Master in Coaching online ad hoc come quello proposto da Bianco Lavoro se vuole aiutare le persone a stare bene e raggiungere l’eccellenza.

Di volta in volta il coach lavora su obiettivi di natura privata, professionale o sportiva e nello svolgimento della professione ha un ruolo chiave la responsabilità del coachee nel seguire il piano di coaching che si delinea durante le sessioni. L’importante è sapere che il coach nel suo lavoro non fornisce soluzioni né dà consigli ma estrare le risorse già in possesso della persona.

Rapporto tra coach e coachee: la relazione facilitante

relazione tra coach e coachee
Relazione tra coach e coachee: un rapporto di fiducia

Nei master online in coaching si impara a strutturare una relazione facilitante alla base della quale c’è la fiducia reciproca tra coach e coachee. In questo particolare percorso di partnership al centro c’è sempre il Coachee con le sue sfide da affrontare e obiettivi da raggiungere.

Vediamo allora le caratteristiche di questa relazione definita facilitante:

  • Coach e coachee hanno pari livello nella relazione e a tal proposito si parla di simmetria relazionale;
  • Nella relazione facilitante coach e coachee devono essere a proprio agio e sentirsi valorizzati e realizzati per attivare l’area emozionale della positività, della speranza per il futuro e della collaborazione e stima reciproca;
  • La relazione di coaching deve portare alla valorizzazione delle risorse insite nel coachee e si basa su quattro pilastri: accoglienza, ascolto, alleanza e autenticità.

I 4 pilastri della relazione di coaching

Chi studia coaching con il master di Bianco Lavoro apprende i 4 pilastri alla base della relazione di coaching che sono:

  • Accoglienza: si tratta di rispettare i tempi di elaborazione del pensiero del coachee e della capacità del coach di essere empatico verso l’altro;
  • Ascolto: è fondamentale in ogni relazione compresa quella di coaching. Per questo al coach professionista viene insegnato a comprendere cosa comunica il coachee a livello verbale, non verbale e paraverbale oltre che con i silenzi. Per capire meglio il coachee il coach fa domande e ascolta prestando grande attenzione al feedback;
  • Alleanza: si tratta di accettazione e condivisione del progetto del coachee e in questo caso tra le due parti deve instaurarsi una relazione basata su atteggiamento positivo e fiducia;
  • Autenticità: con il coach il coachee ha modo di essere se stesso e comunicare ed esprimere liberamente i suoi pensieri senza il timore di essere giudicato e presentandosi per come è davvero.

Questi 4 pilastri della relazione tra coach e coachee sono fondamentali per garantire il giusto setting in quel processo di coaching in cui ciascuna delle parti ha un suo ruolo e un suo compito. Nasce così quella relazione facilitante da sempre insegnata con corsi e master di coaching online in cui si favorisce la libertà di espressione e pensiero del coachee e si abbandonano giudizi e preconcetti per guardare al futuro con fiducia e positività.

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