Continua a crescere il numero di reti di impresa realizzate all’interno del territorio italiano. Una crescita che conferma l’interesse che le piccole e medie imprese della Penisola ripongono all’interno di questo strumento di collaborazione, e che sembra riguardare – pur con qualche differenziazione – tutte le macro aree italiane. Ma cosa sono le reti di impresa? E quali sono le attuali valutazioni effettuabili sul dinamico ritmo di incremento di tali contratti sul nostro mercato?
Cosa sono le reti di impresa
Le reti di impresa sono degli accordi di collaborazione, scambio e aggregazione, siglati da imprese, e in grado di rappresentare un modello di business di “rete”, alternativo rispetto al tipico approccio “solitario” e frammentato, che contraddistingue il nostro tessuto economico. In altri termini, forti della consapevolezza che migliori risultati possono spesso essere raggiunti solo mediante dimensioni e integrazioni più accentuate, sono sempre di più le imprese che hanno scelto di condividere degli obiettivi, mediante aumento della capacità innovativa e della competitività aziendale.
Attualmente, pur disciplinato dalla legge, la normativa applicabile prevede un’ampia autonomia contrattuale per poter adeguare gli obblighi giuridici agli scopi e agli obiettivi che le imprese che si uniscono in rete desiderano raggiungere. Le imprese possono dunque adottare forme di collaborazione nell’ambito delle rispettive imprese, scambio di conoscenze e prestazioni industriali, tecnologiche e commerciali, esercitare in comune attività di impresa.
Si tenga altresì conto che, al fine di poter condurre congiuntamente i propri obiettivi, le reti di impresa possono costituire un fondo patrimoniale e organi comuni, e domandare la registrazione presso il Registro delle Imprese, al fine di ottenere il riconoscimento della soggettività giuridica.
Quanto crescono le reti di impresa in Italia
Introdotto quanto precede, i dati statistici più recenti, aggiornati alla fine di agosto, segnalano come il numero delle piccole e medie imprese che hanno stabilito contratti di rete in Italia sono state pari a 11.879 unità negli ultimi 5 anni, per un numero di nuove reti pari a 2.348 unità.
La crescita delle reti appare dunque essere costante, considerato che il loro numero era di sole 25 unità nel 2010, 214 nel 2011, 327 ad aprile 2012, 767 ad aprile 2013, 1.300 ad aprile 2014 e, infine, 2.348 ad agosto dell’anno in corso. La crescita delle reti di impresa è inoltre andata di pari passo con la crescita del numero di imprese coinvolte, dimostrando tuttavia un crescente allargamento dei network: da febbraio a oggi il numero dei contratti di rete è infatti cresciuto del 19% (da 1.969 unità a 2.348 unità), contro un incremento di oltre il 20% delle imprese coinvolte (da 9.842 unità a 11.879 unità).
Per quanto attiene la loro distribuzione territoriale, la maggior parte delle imprese coinvolte in rete si trova in Lombardia (2.299), Emilia Romagna (1.257), Toscana (1.167), Veneto (1.012), Lazio (988). La prima regione del Sud per importanza in termini di volume di imprese coinvolte è la Puglia, con 688 imprese.
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