Avere un ottimo CV è fondamentale per essere presi in considerazione in fase di candidatura. Scopriamo perchè un buon servizio professionale di ottimizzazione e revisione Curriculum Vitae è importante.
A meno che non siate perfettamente padroni della lingua, tradurreste il vostro curriculum in autonomia, chessò, in inglese, francese, tedesco, cinese o romeno? Probabilmente no, per il banalissimo fatto che la traduzione, per quanto potreste anche riuscire a completarla in qualche modo, risulterebbe a dir poco approssimativa, quando non grottesca o ridicola. Non possedendo le competenze necessarie (ovvero non conoscendo approfonditamente la lingua in cui volete tradurre il vostro cv), non potrebbe essere altrimenti.
Avendo bisogno di una traduzione professionale, vi affidereste quindi a degli esperti di questo servizio, in grado di rendere al meglio, anche nella lingua di destinazione, quanto da voi scritto nel curriculum. Ma siete proprio sicuri che il vostro cv in italiano sia perfetto? La revisione professionale cv, in particolare del proprio curriculum, effettuata da professionisti del settore potrebbe essere una scelta decisamente azzeccata. Vi sono infatti alcuni miti del fai da te che è meglio sfatare categoricamente.
# 1 Un curriculum generico è uguale a uno professionale. Davvero? Sarebbe come dire che chiunque può fare, in qualche modo, qualsiasi lavoro. Una simile espressione non è vera, ma potrebbe quasi esserlo. Il problema fondamentale sta però in queste tre parole: “in qualche modo”. Sicuramente la maggior parte delle persone è in grado di mettere un mattone sopra l’altro, altrettanto sicuramente la stessa maggioranza non è in grado di mettere su una casa che stia stabilmente in piedi. Perché? Perché per farlo ci vogliono delle competenze precise, l’esperienza, e mille altre caratteristiche, che nel caso della casa, sono proprie del muratore. Un curriculum, non può cadere a pezzi, può però essere completamente inutile ed in alcuni casi pure dannoso.
“Piantare lì” un documento di lunghezza approssimativa con una formattazione non proprio perfetta, con dentro magari qualche errore di battitura dovuto a disattenzione o pigrizia (sì, tutti, a volte, siamo un po’ pigri, vero?) e con le informazioni importanti messe un po’ alla rinfusa, non è proprio la scelta migliore. Così come non lo è costruirsi da soli una casa che dovrebbe resistere ad intemperie ed eventi naturali di ogni tipo. Ci vivete dentro voi e potrebbe crollarvi in testa. Anche il vostro cv, figuratamente parlando, potrebbe ritorcersi contro di voi. Un curriculum scritto, o almeno revisionato da professionisti, non sarà mai uguale ad uno scritto da un profano del mestiere, per quanto quest’ultimo possa essersi adeguatamente informato, essere attento e volenteroso e via dicendo. Sentirsi in grado di fare da soli, non significa che il risultato sarà necessariamente quello sperato, ovvero il migliore possibile.
# 2 Solo io posso scrivere il mio curriculum (e quindi anche revisionarlo). Sarebbe certamente bello, ma è un falso mito. E’ vero che le informazioni da inserire le conosce solo chi quelle informazioni le ha prima “vissute” tramite esperienze lavorative, ed è altrettanto vero il fatto che nemmeno il miglior revisore professionale di cv è in grado di fare a meno dell’aiuto della persona a cui quel curriculum appartiene, ma pensare che poter fare tutto da soli, a meno che non si abbiano solidissime competenze in materia è fuorviante. Proviamo a fare un esempio banale: quando si andava ancora a scuola e ci veniva chiesto di scrivere dei testi a vario titolo, una delle abitudini più frequenti era quella di far rileggere il lavoro a qualcun altro. A volte lo si faceva addirittura con i compiti in classe. Sia quando ciò era permesso, sia, per così dire, di nascosto.
Questo perché, molto semplicemente, quattro occhi sono meglio di due. Un revisore di cv, legge cosa avete scritto e come. E dato il suo occhio esterno, che per giunta è pregno di competenze e scevro da pregiudizi di sorta (visto che a) non vi conosce b) non è emotivamente coinvolto), è in grado di accorgersi con probabilità straordinariamente maggiore di strafalcioni grammaticali ed errori di battitura, ma anche buchi di informazioni, struttura non omogenea a via dicendo. Tutte cose che certo non fanno fare bella figura con un selezionatore. Tutto questo per dire che il segreto sta nell’interazione. Fare tutto da soli è sbagliato. Far scrivere o mandare in revisione il proprio cv e fregarsene di eventuali richieste di chiarimenti da parte del professionista, o intendere queste ultime come una sua incapacità, è un errore altrettanto grave.
# 3 I soldi, sempre i maledetti soldi. Avete mai sentito l’espressione “gira tutto intorno ai soldi”? O magari quest’altra: “Sono i soldi che fanno girare il mondo”? Ecco, se non è proprio così, poco ci manca. E i soldi sono “maledetti” solo perché sono sempre troppo pochi. Uno dei dubbi più frequenti sull’utilizzare un servizio di scrittura o revisione cv riguarda proprio il lato economico, un lato che potremmo suddividere in due questioni distinte: A) Vale la pena spendere per un servizio che, in fin dei conti, si può anche svolgere autonomamente? B) Vale la pena spendere per un servizio che comunque non garantisce a prescindere l’ottenere un colloquio di lavoro, tantomeno quindi può garantire un’assunzione. Detto che si tratta sempre e comunque di scelte personali, proviamo comunque a dare risposte ragionate.
Iniziamo dal punto A. Spendere per qualcosa che ci si può fare da soli, è logico? E’ conveniente? E’ Utile? E… è economico? A dirla tutta, in parte abbiamo già risposto nei primi due punti. Un servizio professionale non è uguale ad un fai da te anche ben progettato e realizzato. E comunque un occhio esperto in più, certo non può guastare. Andando un po’ più a fondo si può proseguire nella risposta, trasferendo le domande di cui sopra ad altri ambiti, altre quotidianità della vita. Ad esempio, quando mangiate un piatto di pasta, quest’ultima ve la fate in casa? Tutte le volte? Può essere che in qualche caso ciò si verifichi, ma in generale la si compra già fatta al supermercato, o dal pastaio se fresca. Perché questo? Perché comprare da qualcun altro una cosa che ci si può fare da soli?Ecco, a questo proposito possiamo dire che il tempo e la qualità sono due variabili imprescindibili.
Quanto ci vuole per fare la pasta fresca a mano in casa? Tra tutto, qualche ora bisognerà pur dedicarla, no? Per non parlare del risultato… c’è chi è un talento in cucina, c’è chi ha imparato a farla decentemente, ma c’è anche chi prima di quattro o cinque volte (e le ore di cui sopra) non cava un ragno dal buco. Può succedere, mica tutti devono saper cucinare o fare la pasta fresca in casa. Riproponiamo quindi la stessa domanda in modo differente: vale la pena impegnare tutto quel tempo (togliendolo ad altre attività), magari per uno svariato numero di volte senza per giunta essere certi che il risultato sia ottimale? Non è meglio, più facile, più veloce e anche più economico comprare la pasta al supermercato e perdere quei 20-30 minuti solo per cuocerla, per poi però essere soddisfatti di ciò che si è mangiato? Andiamo avanti, perché lo stesso discorso non è quindi applicabile anche alla scrittura e/o revisione professionale cv? Vale la pena, sbattere ripetutamente la testa per ore su qualche foglio zeppo di info che conoscete a menadito, cercando (giustamente) di migliorarne la qualità, senza però essere certi del risultato? A voi la risposta.
Passiamo al punto B. Facciamo che il discorso al punto A vi ha convinto e che in questo momento stiate pensando “beh, ci sta, perché devo sprecare tempo io per un risultato incerto, quando investendo un numero variabile ma non esagerato di euro posso ottenere il massimo risultato?”. Facciamo anche però, che molti tra voi, giustamente, staranno invece pensando: “sì ok che ci sta, ok anche che se mi faccio rivedere il cv da un esperto, quello me lo mette giù nel migliore dei modi, però nemmeno questo mi garantisce un colloquio né tanto meno un’assunzione, quindi che cavolo li spendo a fare sti soldi che già ne ho pochi?”. Vero, niente da dire. Vero però è anche che o si è dei super raccomandati con agganci ben saldi agli alti livelli, o niente e nessuno vi garantirà un colloquio o un posto di lavoro. Siamo quindi nel campo delle probabilità.
Quando un cv arriva ad un selezionatore, questo lo legge in pochi secondi e se non gli piace, o in quei pochi secondi non trova quello che cerca, passa ad un altro. Ora, può darsi che voi non siate giusti per il posto per il quale vi siete candidati e che quindi il vostro curriculum, pur scritto e revisionato da esperti, non vada bene lo stesso. Però c’è anche il caso opposto, quello per il quale siete proprio quelli giusti per il ruolo offerto, ma il cv che avete mandato è, per così dire approssimativo e che siete quelli giusti quindi, il selezionatore non lo saprà mai, ne vorrà saperlo, perché sarà certamente restio ad approfondire un cv fatto non a dovere, con informazioni magari parziali o un po’ confuse, una struttura che è un pugno nell’occhio, una foto dai tratti poco o per nulla professionali. Pensate che differenza potrebbe fare una revisione professionale cv, fornendo un documento ben fatto e ben strutturato (con ovviamente allegata lettera di presentazione anch’essa revisionata professionalmente) e chiedetevi se ora non spendereste quel numero variabile ma non esagerato di euro di cui sopra un po’ più volentieri.
Quindi rivolgersi a dei professionisti conviene? Certamente si, a patto che siano davvero bravi e referenziati, come questi ad esempio: Servizi revisione CV e traduzione in inglese Career Loupe.
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