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Finale (di anno) col botto: luce e gas più cari

Dopo 9 mesi di ribassi, le bollette di luce e gas si fanno più pesanti. Ma alla fine dell’anno, le famiglie italiane risparmieranno comunque circa 60 euro.

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Le associazioni dei consumatori non hanno dubbi: i rincari che bussano alla porta sono una cattiva notizia, anche perché riguardano utenze irrinunciabili come la luce e il gas. A fornire i dettagli è stata l’Autorità per l’Energia, che ha parlato di un adeguamento trimestrale che, da domani 1 ottobre fino alla fine dell’anno, farà salire del 3,4% il prezzo dell’elettricità e del 2,4% quello del gas.

luce e gas
image by pixelsnap

Le bollette si faranno, dunque, più pesanti, ma il 2015 non passerà alla storia come l’anno più oneroso degli ultimi tempi. Anzi. I rincari dell’ultimo trimestre arrivano dopo 9 mesi di piccoli ribassi che consentiranno, alla fine, agli italiani di sborsare 60 euro in meno, rispetto al 2014. Nel dettaglio: la spesa annua per l’elettricità è stimata in 505 euro a famiglia, in calo del 2,2% rispetto all’anno precedente, con un risparmio di 11 euro. Mentre il gas costerà mediamente 1.123 euro a famiglia, il 4,2% in meno dell’anno scorso, con un risparmio di 50 euro. In definitiva, stando ai calcoli dell’Autorità per l’Energia, le famiglie italiane spenderanno dunque quest’anno, per luce e gas, 61 euro in meno. Ma perché i costi aumenteranno, in questi ultimi tre mesi? Al netto dei tecnicismi che lasciamo ai più scrupolosi, ci limiteremo qui a spiegare che il rincaro dell’elettricità è legato all’aumento del costo di approvvigionamento della “materia prima”, connesso a sua volta al boom dei consumi che si è registrato a luglio, a causa del caldo record. Mentre a pesare sull’aumento del prezzo del gas non è il costo della materia prima (in continua flessione), quanto quello dei trasporti.

“Si tratta di una pessima notizia hanno commentato dall’Unione Nazionale ConsumatoriSi interrompe un calo che durava ininterrottamente dall’inizio dell’anno. Per le famiglie, che già faticano ad arrivare alla fine del mese, sarà un brutto colpo“. “Nonostante i tentativi di spiegazione dell’Authority – ha rincarato il segretario dell’associazione, Massimiliano Dona – si tratta di aumenti incomprensibili, considerata la diminuzione sia del prezzo del petrolio che del gas a livello internazionale. In ogni caso, è giunto il momento che il Governo abbassi le imposte, in particolare sul gas, dato che pesano per il 36,93% sul prezzo finale. Decisamente uno sproposito”. 

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