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Sciopero degli avvocati: No alla media conciliazione

Dal 16 al 22 marzo gli avvocati si asterranno da tutte le udienze per protestare contro l’entrata in vigore dell’obbligo della media conciliazione.   Il Blocco completo dell’attività forense è decisa dall’Oua, l’Organismo unitario dell’avvocatura, contro l’obbligatorietà della mediaconciliazione e la “rottamazione”della giustizia civile. Nel mirino dei legali la novità che entrerà in vigore dal …

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Dal 16 al 22 marzo gli avvocati si asterranno da tutte le udienze per protestare contro l’entrata in vigore dell’obbligo della media conciliazione.

 

Il Blocco completo dell’attività forense è decisa dall’Oua, l’Organismo unitario dell’avvocatura, contro l’obbligatorietà della mediaconciliazione e la “rottamazione”della giustizia civile.

Nel mirino dei legali la novità che entrerà in vigore dal 21 marzo quando, prima di adire il tribunale o il giudice di pace sarà obbligatoria la preventiva visita presso uno degli organismi di mediazione accreditati dal ministero della Giustizia.

Quali sono i motivi dello sciopero?

L’istituto della mediaconciliazione obbligatoria, non funzionerà, perché determinerà un più difficile accesso alla giustizia per il cittadino; determinando un ulteriore dilatamento dei tempi per la presentazione della richiesta di giustizia al giudice.

In aggiunta determinerà un aumento degli oneri e una lievitazione dei costi che saranno a tutti a carico del cittadino (con importi variabili da 105,00 euro a 9.240,00 euro, in base al valore della controversia che si intende conciliare); perché costituirà un ulteriore strumento dilatorio per la parte inadempiente che non ha alcuna volontà di conciliare la lite.

Tutto ciò appare, sul piano sistematico, in totale disarmonia con aspetti processuali e tecnici con l’effetto perverso di un probabile corto circuito per innumerevoli domande, perché prevede la nullità di una proposta di conciliazione che può avere ricadute pregiudizievoli nel giudizio di merito anche per chi non intende far ricorso alle procedure stragiudiziali di media-conciliazione

In vista delle giornate di astensione, l’Oua chiede un intervento del premier Silvio Berlusconi.

Con una lettera indirizzata al presidente della Camera, Gianfranco Fini e ai vice presidenti, Antonio Leone, Rosy Bindi, Maurizio Lupi, Rocco Buttiglione l’associazione ha sollecitato a un incontro con i deputati fissato per il 16 marzo. Più di 2000 sono le adesioni di singoli avvocati alla manifestazione che si svolgerà a Roma.

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