Scrivere fiabe per lavoro, come liberi professionisti o come impiegati aziendali. Una nuova tendenza che inizia a prendere concretamente piede.
Cosa significa scrivere fiabe per lavoro? Perché il genere fiabesco sta diventando così importante nel mondo degli adulti, investendo anche quelle sfere che ne sono tipicamente escluse, come ad esempio il mondo del lavoro? Si sente sempre più spesso parlare di narratività, comunicazione narrativa e cervello narrativo; anche questi concetti sono stati tradizionalmente relegati al di fuori del mondo del lavoro, fra le aule universitarie, e soltanto adesso, grazie al contributo della psicologia cognitivista e delle tecniche di neuroimaging, emerge con forza il rapporto fra l’esperienza e il pensiero narrativo, in cui le correlazioni fra elementi diversi consentono di fotografare la realtà.
Ecco perché, fra le professioni legate al mondo della scrittura, si fa sempre più strada quella dello scrittore di fiabe su commissione. Si tratta di una figura professionale ancora inconsueta, e che tuttavia si inserisce all’interno di un settore in crescita e che trova uno spazio d’azione sempre maggiore all’interno delle aziende.
Secondo Stefano Calabrese, autore di La comunicazione narrativa (Bruno Mondadori, 2010) e ordinario di Semiotica del testo all’Università di Modena e Reggio Emilia, sin dall’infanzia la mente umana si fonda sulla connessione crono-casuale di episodi. Il cervello umano, quindi, produce vere e proprie narrazioni in cui, stadio dopo stadio, impara a correlare eventi come cause ed effetti, a correlare stati e cambiamenti interiori a fatti esterni e a rapportare la propria evoluzione interiore nel contesto in cui si agisce. Inoltre – prosegue Calabrese – ogni esperienza umana viene compresa sulla base di un confronto con un modello stereotipico, che deriva da esperienze simili e già registrate dalla memoria. Di conseguenza, lo schema fiabesco, con la sua struttura costituita dalla presentazione di un problema, dalla sua elaborazione e dalla relativa soluzione, sembra strizzare decisamente l’occhio agli strumenti per la risoluzione di problemi che, come nel caso del problem solving, sono integrati nel mondo del lavoro già da tempo.
Ecco perché, dopo la conclusione di un vero e proprio processo di narrativizzazione nel campo del marketing e dell’advertising, il modello fiabesco è approdato nelle aziende ed è sempre più spesso utilizzato nel campo dell’identità aziendale, della comunicazione interna ed esterna, in attività di teamworking e per la motivazione delle risorse umane. Chi si dedica a scrivere fiabe per lavoro è tipicamente un libero professionista, anche se, talvolta, può essere uno specialista impiegato direttamente in azienda, nell’ambito della Comunicazione corporate. Questo professionista ha spesso alle spalle una solida preparazione culturale, una forte passione per la scrittura e percorso di studi di tipo umanistico: corsi di laurea triennale in Lettere, Filosofia e Scienze della Comunicazione sono fra i più accreditati e ad essi seguono solitamente corsi di laurea specialistica o master. I più indicati? Comunicazione e Copyright. I guadagni variano a seconda dell’esperienza e sono direttamente proporzionali alla reputazione nel campo, ma anche al network, acquisito e coltivato nel corso del tempo.
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