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Spending Review: luci spente in città per risparmiare?

Si spende troppo in illuminazione pubblica e allora spegniamo le luci, o almeno usiamo meglio quelle che rimangono accese. E’ una delle idee proposte dal commissario alla Spending Review, Carlo Cottarelli. Il compito a lui affidato è tra i più complessi. Risparmiare, e tanto (Renzi vorrebbe ricavare 7 miliardi di euro da destinare al taglio …

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Si spende troppo in illuminazione pubblica e allora spegniamo le luci, o almeno usiamo meglio quelle che rimangono accese. E’ una delle idee proposte dal commissario alla Spending Review, Carlo Cottarelli. Il compito a lui affidato è tra i più complessi. Risparmiare, e tanto (Renzi vorrebbe ricavare 7 miliardi di euro da destinare al taglio delle tasse), senza toccare alcuni punti cardine. Ma, a onor di croanca, l’operazione “Cieli Bui” non è nuova, risale infatti ai tempi del Governo Monti che provò senza successo farle vedere la luce per la prima volta. Cottarelli ora punterebbe a risparmiare almeno 300 milioni di euro attraverso una minore (ma anche migliore) illuminazione dello spazio pubblico. Insomma, il problema non è tanto illuminare di meno, quanto non sprecare energia e (quindi) soldi nel farlo.

A quanto pare la via maestra potrebbe essere quella di “spegnere” parte dell’illuminazione extraurbana e delle zone industriali, unitamente alla sostituzione degli impianti inefficienti, e quindi “spreconi”.  La riduzione della cosiddetta “sovra-illuminazione” che comunque resta un concetto opinabile, è però un problema di vecchia data. Tra le voci più autorevoli a sostegno di un simile provvedimento c’è l’associazione CieloBuio, che combatte contro l’inquinamento luminoso ormai dal lontano 1997. L’associazione ha ovviamente acconto con grande favore l’ipotesi ventilata da Cottarelli, alle prese in contemporanea anche con il “super-problema” degli esuberi dei dipendenti statali.

I motivi del no derivano in gran parte da questioni legate alla sicurezza. Più zone buie più criminalità insomma. A prescindere dall’essere d’accordo o meno con un’affermazione di questo tipo, in questo caso almeno, si tratterebbe di eliminare eventuali sprechi (magari semplicemente abbassando le luci, senza spegnerle) e non di oscurare zone cittadine frequentate anche a tarda ora o, parimenti, zone per così dire “a rischio”. Una via illuminata, fuori città, dove non passa mai nessuno, ben difficilmente sarà teatro di atti illegali. Quindi anche se illuminata non lo fosse, il problema non dovrebbe porsi. Certo è che, dopo non essere riuscita a decollare durante l’era Monti, l’operazione Cieli Bui, o meglio la sua riproposizione da parte di Cottarelli, rimane una questione piuttosto delicata, toccando dogmi radicati come il binomio luce-sicurezza.

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