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Tasse: gli italiani preferiscono tagli alle spese

In questo periodo l’Italia è sotto accusa da diversi punti di vista e alla popolazione è stato chiesto di dare un parere sull’attuale situazione. A quanto pare secondo un sondaggio effettuato da Confesercenti, la popolazione preferisce i tagli sulle spese generali, piuttosto che l’aumento delle tasse. Quasi due italiani su tre, desiderano che il Governo …

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In questo periodo l’Italia è sotto accusa da diversi punti di vista e alla popolazione è stato chiesto di dare un parere sull’attuale situazione. A quanto pare secondo un sondaggio effettuato da Confesercenti, la popolazione preferisce i tagli sulle spese generali, piuttosto che l’aumento delle tasse.

Quasi due italiani su tre, desiderano che il Governo si decida a scegliere la riduzione della spesa pubblica, piuttosto che continuare ad aumentare le tasse. Il 29% della popolazione, vede possibili sia tagli che aumenti di tasse per favorire una ripresa economica sostanziale.

In realtà sommando le persone che risultano favorevoli ai tagli della spesa pubblica, ci si accorge che la percentuale delle persone a favore raggiunge il 94%, solamente un 3% della popolazione considera praticabile solo l’avvio dell’aumento delle tasse per tutti.

La pressione fiscale in Italia sta raggiungendo dei livelli piuttosto elevati, la popolazione dimostra una certa insofferenza sotto questo punto di vista. In queste settimane non si fa altro che parlare dei progetti e dei primi interventi che il nuovo Governo desidera attivare, ma ancora una volta gli italiani rimangono delusi.

Infatti, i progetti per agire ci sono, peccato che siano orientati esclusivamente sul versante delle entrate, almeno nei prossimi mesi. Questo permetterà al Governo di coprire i 35 miliardi necessari per la ripresa economica, di questi, 20 miliardi sono indirizzati alla delega fiscale e 10 dovuti alla minore crescita del Pil.

Inizialmente si parlava di ipotesi di compensazione dal lato dell’Irpef e dall’Irap, ma nonostante tutto, sembra davvero impossibile che gli italiani non soffrano ancora una volta. Il carico è sempre sulle spalle delle famiglie e delle piccole medie imprese, con un progetto di questo genere, dove si pensa di arrivare?

Secondo i calcoli eseguiti da Confesercenti, si rischia nuovamente di raggiungere una pressione fiscale che entro il 2014, raggiungerebbe il 46,1%. Un aumento alle stelle della pressione fiscale che avrebbe un effetto negativo su enti locali e privati.

Nel frattempo s’ipotizzano Ici, Iva, rivalutazioni rendite catastali e così via, ma per il momento non c’è nulla di certo. Alla fine non si poteva sperare che il Governo Monti, in pochissimo tempo risollevasse la situazione economica dell’Italia.

Si parla di un futuro migliore anche se difficile da affrontare, ma in realtà, la pressione fiscale non lascerà un attimo di respiro a tutte le famiglie italiane e alle imprese. Voi che cosa ne pensate? Qual è la soluzione migliore per ridurre la pressione fiscale?

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