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Vendere t shirt online: un business possibile

Si può puntare sulla creatività, sulla particolarità delle stampe o semplicemente su frasi ad effetto e slogan: ecco come vendere t shirt online

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Un business che si può avviare anche senza una formazione specifica e senza grandi budget a disposizione: per vendere t shirt online occorrono fantasia, intraprendenza e dimestichezza con il web. Le T-shirt hanno fatto molta strada da quando sono nate, nel lontano 19° secolo: devono le loro origini alla Marina Militare statunitense e, c’è da scommetterci, non spariranno di certo, almeno per il momento. Basti pensare che solo negli Stati Uniti rappresentano un mercato da 25 miliardi di dollari ma che potenzialmente è molto più ampio se si considerano le riproduzioni abusive.

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image by hxdbzxy

Quanti ricordano i bei tempi dell’adolescenza, quando si stampavano delle t-shirt con slogan o personaggi famosi e si rivendevano durante l’estate per racimolare qualche soldo? Forse anche tu hai cercato varie offerte di lavoro in estate e magari venduto proprio T-shirt in gioventù! Ad ogni modo da allora le cose sono cambiate ma solo perché oggi è tutto sul web: l’industria delle T-shirt è esplosa grazie ad Internet e alla crescita dell’e-commerce e delle piattaforme di marketing. In teoria, oggi chiunque con un computer e una connessione  può mettere su un sito web e cominciare a vendere t shirt online ad un pubblico internazionale.

Dunque “hai la stoffa” per diventare un imprenditore e vendere t shirt online? Sicuramente sì ma sarà bene leggere alcuni consigli prima di buttarti in questo business.

Come vendere t shirt online: alcuni consigli

1. Comprendi e studia il modello di business delle T-shirt. Vendere t shirt online non vuol dire semplicemente stampare su delle magliette alcuni slogan o delle simpatiche faccine. A meno che tu non abbia le spalle davvero ben coperte, non pensare a questa opportunità come al tuo primo business ma usa le T-shirt come una forma di promozione della tua attività già esistente, del tuo blog o di una campagna specifica. Molti giovani stilisti ad esempio pensano a vendere t shirt online per lanciare il proprio brand.

2. Crea e progetta una T-shirt. Scegli un tessuto o un design per le tue T-shirt che sia di media qualità. Ricordati sempre infatti che nessun logo o stampa al mondo potranno bastare se la maglia che si indossa è scomoda o ha una pessima vestibilità. All’inizio fai le cose in modo semplice  e prevedi un solo disegno per un solo tipo di T-shirt. Troppe persone perdono la testa davanti a questo tipo di opportunità di guadagno e stampano dozzine di T-shirt diverse ma che non venderanno mai. A coloro che conosci direttamente (familiari, amici, vicini di casa) spiega bene cosa la T-shirt rappresenta e fai in modo che essi stessi abbiano voglia d’ indossarla.

3. Fase stampa: fai le cose per bene. Qui il discorso di base da affrontare è prima di tutto economico. In Italia ci sono molti fornitori pronti a stampare su magliette tinta unita. Il tipo di stampa migliore è quella serigrafica ma è costosa e non adatta quindi a piccoli quantitativi. La più diffusa è la stampa digitale, che prevede la riproduzione del disegno su un film molto sottile che viene poi fuso sul tessuto. Acquistare una macchina di questo genere costa circa 4mila euro, una a stampa serigrafica 15mila. Un investimento chiaramente da evitare nella fase iniziale. Affidati allora ad un tipografo che stampi di qualità (ad un buon prezzo) ma che riesca anche a sviluppare le public relation per aumentare un po’ il tuo giro d’affari. Molti di loro lavorano in vere e proprie agenzie e si occupano non solo della stampa e produzione ma anche delle vendite, degli ordini, dell’inventario. Sono tutti aspetti da non sottovalutare e che se fatti in prima persona rubano molto tempo: in questo modo invece potrai dedicarti alla tua attività e alla tua strategia di marketing.

4. Dedicati al marketing online e punta sui social media. È pur vero che abitando in una grande città sarà possibile proporre la vendita delle proprie T-shirt in molte attività commerciali. Ma il web rimane davvero il modo migliore per lanciarsi. Molti si affidano ai gruppi su Facebook, alle fan page e a Instagram per promuovere le proprie T-shirt. Puoi anche aprire un blog e cominciare a postare delle foto professionali di te (o qualche amico) che indossi le tue magliette. La prova “social” è la migliore e d’altra parte perché non mostrare ai tuoi potenziali consumatori come indossare i tuoi prodotti?

5. Da dove cominciare? Un caso ad esempio: Teespring. Una piattaforma di crowdfunding specializzata in progettazione e vendita di t-shirt. Nata come azienda a conduzione familiare oggi è una piattaforma strutturata che offre a chiunque lo desideri la possibilità di progettare il design delle magliette, fissare gli obiettivi di vendita e lanciare le proprie campagne. Nel momento in cui la campagna raggiunge il suo obiettivo, Teespring si occupa della produzione e della distribuzione, e poi monitora i profitti che vengono sempre tenuti sotto controllo dall’imprenditore. Attualmente Teespring è già presente in 80 Paesi del mondo  e la piattaforma ospita grandi fundraisers, nuovi brand fashion e personaggi famosi per campagne di beneficenza. E il servizio è gratuito. Un buon inizio per questo tipo di business, non c’è che dire.

 

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