Per il terzo anno di fila ci siamo recati al Web Summit, che questo 2016 si è svolto per la prima volta nella capitale portoghese, Lisbona. Fino allo scorso anno infatti il Web Summit è sempre stato nella sua storica location, Dublino in Irlanda, Paese del founder Paddy Cosgrave.
Indice
Cosa è e cosa rappresenta il Web Summit
Si tratta della più importante e grande fiera del web in Europa. Ci torneremo ancora nei prossimi anni e consigliamo agli altri di andarci? La risposta è certamente un deciso Sì! Non esiste in Europa un altro evento così ricco di contenuti, idee ed opportunità di networking.
Prima edizione a Lisbona, 2016
L’evento di quattro giorni si è tenuto dal 07-10 Novembre presso il Pavilhão Atlântico, sito di Expo ’98, ed ha attirato 53.056 partecipanti provenienti da più di 150 paesi ed oltre 1.500 startup arrivate da tutto il mondo. Tra i più di 600 relatori era prese un certo numero di alti dirigenti tecnologia da tutto il mondo, tra cui John Chambers di Cisco Systems, Mike Schroepfer (Facebook CTO), Jack Dorsey (fondatore di Twitter) e Elon Musk di Tesla.
Al di fuori del mondo tecnologico e web tante belle presenze, come Salil Shetty di Amnesty International e Joana Coles, Editor in Chief di Cosmopolitan, i calciatori Luís Figo e Ronaldinho.
Ecco in punti come si svolge ed alcuni numeri dell’edizione 2016
- 4 giorni e 4 notti di durata, di cui il primo giorno inizia nel tardo pomeriggio (7 novembre) con le presentazioni e le introduzioni degli organizzatori e delle autorità, parliamo del primo ministro portoghese António Costa (che ha confermato la presenza per il 2017), il Presidente delle Nazioni Unite Mogens Lykketoft, l’ex presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso, etc…
- dal secondo giorno si aprono gli stand, la maggior parte sono piccoli desk dedicati a startup, ognuno dei quali ha un bel cartello con logo, nome azienda, mission aziendale e Paese di origine. Questi desk cambiano ogni giorno, ebbene sì! Durante la notte si cambiano i „cartelli“ ed il giorno dopo si trovano centinaia di nuove startup ad esporre le loro idee.
- Ci sono poi i veri e propri stand delle grandi aziende (Facebook, Indeed, Varnish, Similarweb, solo per citarne alcune), questi sono presenti per tutta la durata dell’evento.
- Sono presenti oltre 600 „speaker“, che a seconda della loro „importanza“ tengono dei discorsi o vengono intervistati nelle numerose aree dedicate all’interno dei padiglioni. I pezzi grossi salgono invece sul palco del Centre Stage. Ecco una foto, giusto per dare un’idea:
- oltre 50.000 presenze (contro le 22.000 dello scorso anno a Dublino). Ogni presente ha un cartellino di tipo badge con ben in vista il nome ed il „ruolo“: Attendee (sono i normali visitatori), Speaker (coloro che sono stati invitati per tenere dei discorsi o essere intervistati), investor (in cerca di belle startup ed idee su cui investire), media (giornalisti, blogger e tutto il mondo della comunicazione). Ci sono poi i „cartellini“ degli espositori.
Per chi è interessante e perché andarci
Il Web Summit è interessante per:
- per chi ha appena avviato una startup ed è in cerca di soci o investitori (presenti centinaia di investor da tutto il mondo, ben riconoscibili grazie al loro badge e sempre ben disponibili ad ascoltare e valutare). C’è poi la possibilità di partecipare ai contest e vincere “investimenti”. In questa edizione la startup danese Kubo (che abbiamo intervistato e di cui vi parleremo) ha vinto 100.000 euro messi in palio dal Governo Portoghese.
- chi è in cerca di partner per nuove idee o per startup già avviate
- chi ha avviato una startup o un qualsiasi progetto ed è in cerca di visibilità (presenti centinaia di giornalisti e blogger internazionali, ben disponibili ad ascoltare chiunque abbia qualcosa di interessante da presentare)
- per chi ha passione per il web, ma ha ancora le idee poco chiare sul cosa fare. Al Web Summit avrà mille spunti ed ascolterà centinaia di storie diverse a cui ispirarsi.
Web Summit Lisbona o Dublino?
Forse ormai inutile domandarselo, dato che il contratto con Lisbona è stato firmato per 3 anni e le “voci” durante lo stesso Summit dicevano che dato l’esito positivo si stava portando già subito il contratto a 5 anni.
Dal punto di vista dell’organizzazione e della logistica Lisbona è stata sicuramente all’altezza della situazione ed ha mantenuto le aspettative. Quando negli scorsi anni gli organizzatori si resero conto infatti che Dublino iniziava a “stare stretto”, fu proprio il lungimirante (e proprio il caso di dirlo) governo portoghese (ed anche l’amministrazione cittadina di Lisbona) a contattarli, proponendosi per le prossime edizioni.
Nonostante le presenze a Lisbona siano state oltre il doppio (più di 50.000 contro le 22.000 del 2015 a Dublino), non sembrava affatto “affollato” o “caotico” e presentava alcuni vantaggi sia organizzativi che legati alla città:
- Molto più semplice la “pausa pranzo”, tra i vari padiglioni presenti ampi spazi con mini-ristoranti e tavoli, mentre a Dublino bisognava andare in un’area apposita dove dopo una fila estenuante si poteva avere un cibo scadente e costoso. Il Media Village (dove noi potevamo accedere grazie al nostro badge “media”) era poi rifornita in continuazione di ampi buffet, con l’unica pecca che fosse impossibile per i vegetariani o vegani (che al Web Summit non sono pochi) distinguere ciò che è a base di carne (o pesce o derivati animali) da ciò che non lo è (a Dublino vi erano invece proprio file separate per onnivori, vegetariani e vegani).
- A Lisbona si risparmia su alloggio (Hotel, pensioni ed affittacamere hanno prezzi notevolmente inferiori rispetto a Dublino) e soprattutto sui trasporti, a partire dall’arrivo in aeroporto. Infatti la Metropolitana di Lisbona è molto efficace e copre aeroporto, Summit e centro città (dove si svolge il Web Summit Night), rendendo di fatto superfluo l’utilizzo dei taxi (che a Dublino ci avevano svenato)
- Il clima mite di Lisbona anche in pieno autunno permette di sfruttare gli spazi aperti e soprattutto permette di poter sfruttare molto bene il Web Summit Night (ci arriviamo dopo a raccontare cosa è…)
Un grosso punto a favore di Dublino è invece la presenza nella capitale irlandese delle sedi europee dei big del Web mondiale. Lo scorso anno, noi come altre centinaia di partecipanti all’evento, abbiamo preso “due piccioni con una fava”, approfittando del viaggio a Dublino per andare a visitare i nostri contatti di Google, Facebook, Indeed e Linkedin nei loro rispettivi head quarter europei.
Web Summit Night
Il Web Summit va avanti giorno (al MEO Arena) e notte (tra i pub del centro storico). Infatti è organizzato così che grazie alle convenzioni con i gestori dei locali e con la città, la sera i partecipanti si riversano (muniti del proprio badge di riconoscimento) nel centro storico. Numerose quindi le occasioni di fare networking e chiacchierare in maniera informale (ma efficace) tra una Caipirinha e due stuzzichini.
Web Summit, quanto costa?
Per fortuna, i costi di alloggio, vitto e trasporti locali, sono a Lisbona notevolmente inferiori rispetto a Dublino. L’aeroporto di Lisbona è inoltre ben collegato grazie a compagnie low cost e di bandiera.
Il ticket di ingresso del Web Summit ha invece costi molto variabili a seconda del periodo in cui si acquista e della tipologia. Se si decide all’ultimo minuto (late late, come lo definiscono) il ticket standard costa 3.000 euro, ma se si acquista con largo anticipo (magari l’anno prima) si possono spendere meno di 1.000 euro per 2 ticket (500 euro a persona). Questo per quanto riguarda i ticket come attendee, ci sono poi soluzioni a parte che gli Exhibitor, che possono avere (se selezionati) il desk gratuitamente in cambio dell’acquisto di alcuni ticket.
Consigliamo quindi di prenotare in anticipo e cercare sempre opportunità per avere un ticket gratuito (ce ne sono svariate, ad esempio dei contest o come quest’anno 2016 vi era l’opportunità per le donne di ottenere numerosi accessi gratuiti).
Arrivederci al prossimo anno Web Summit!
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